Serie A2 – Pallacanestro Roseto
NEL DESERTO RIFIORISCE IL ROSETO, INNAFFIATO DAL PROFETA IN PATRIA: NANDO FRANCANI.

La squadra torna alla vittoria nel PalaMaggetti a porte chiuse, difendendo forte e ripartendo minuti e responsabilità. Esordio vincente per il coach rosetano Nando Francani. La partita, le pagelle di Settepanella e le foto di Mimmo Cusano.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 26 Ottobre 2025 - Ore 23:15

PALLACANESTRO ROSETO 83
RIETI 79

Parziali: 20-12; 24-16 (44-28); 20-31 (64-59); 19-20 (83-79). 

PALLACANESTRO ROSETO: Sabatino 8, Cannon 6, Brocco n.e., Petrovic 16, Donadoni 7, Robinson 7, Landi 2, Tsetserukou 6, Sperduto 16, Timperi 1, Di Gregorio n.e., Cinciarini 14. Coach: Francani.

RIETI: Parravicini 6, Piunti 7, Williams 14, Palumbo 11, Pascolo 4, Guariglia 13, Perry, Piccin 4, Udom 7, Mian 13. Coach: Ciani.


Nell’assordante silenzio del PalaMaggetti chiuso ai tifosi, sale la marcia trionfale della Pallacanestro Roseto dell’esordiente coach Nando Francani, profeta in patria, che dopo 5 sconfitte consecutive riesce a invertire la rotta al termine di una partita tanto bella quanto sofferta, che ha visto il Roseto comandare anche di 18 punti nel primo tempo, per poi subire il ritorno di Rieti, battuto alla fine per 83-79. 

Alla palla contesa, Roseto parte con Robinson in regia, Cinciarini e Donadoni esterni, Petrovic e Cannon lunghi. Rieti risponde con Parravicini play, Perry e Udom esterni, Williams e Guariglia sotto canestro. 

Dopo il primo vantaggio sabino sullo 0-3, Roseto prende con autorità in mano le redini della contesa, conducendo al 5° per 16-5 e concludendo il primo quarto 20-12, grazie ai 9 punti di Petrovic e ai 6 di Cinciarini. 

Coach Francani porta tanta difesa in più e i rosetani giocano benissimo anche il secondo quarto, comandando al 15° 29-19, arrivando al massimo vantaggio di 18 punti sul 39-21 e andando a bere il the del risposo avanti 44-28. 

Nel secondo tempo, Rieti torna prevedibilmente in partita vincendo la terza frazione 20-31 a inseguendo 51-38 al 15° e 64-59 al 30°, spinto dall’eccezionale periodo giocato da Fabio Mian, che segna 11 punti con 3 triple consecutive, rimettendo in partita i suoi. Roseto, nel momento in cui riaffiorano i fantasmi del +12 sciupato contro Cremona nell’ultima gara casalinga, ha il merito di non mollare, continuando a difendere forte e proponendo anche redditizie difese a zona adeguata. 

L’ultimo quarto vede Rieti anche sorpassare di un punto e la partita in perfetto equilibrio. Al 35° il tabellone dice 67-66 e ci vuole tutta la meravigliosa determinazione dei rosetani per portarla a casa per 83-79, restando sereni negli ultimi minuti. 

Le statistiche personale issano sul gradino dell’MVP Alessandro Sperduto, che in 20 minuti giocati in maniera quasi perfetta segna 16 punti con 4/4 da 3 e 2/3 da 2 punti. 

Molto bene anche Danilo Petrovic con 16 punti e 3 rimbalzi in 28 minuti, con 20 di valutazione. 

Doppia cifra anche per capitan Daniele Cinciarini: 14 punti, 3 rimbalzi e 15 di valutazione in 22 minuti. 

La squadra ha dunque mostrato evidenti miglioramenti in difesa e l’innesto del vice allenatore Francesco Tricarico è stato immediatamente assorbito. 

Coach Nando Francani, dopo la vittoria, non ha nascosto il suo ringraziamento a Franco Gramenzi – coach dello scorso anno del Roseto – per alcune soluzioni messe in campo. 

Roseto tornerà in campo mercoledì a Rimini in trasferta e in casa domenica contro Avellino, ancora a porte chiuse.
 

Luca Maggitti Di Tecco

 

PAGELLE
PALLACANESTRO ROSETO-RIETI 83-79
Le pagelle del professor Lorenzo Settepanella.


JUSTIN ROBINSON 7+
La cura Francani prevede una manovra dal ritmo più alto, meno infruttuosi palleggi e una maggior suddivisione delle responsabilità, contando sulla voglia di riscatto di un nucleo italiano a cui viene concesso, in fase di costruzione, di toccare il pallone mediamente molto di più di prima. Il playmaker di New York esegue alla lettera e beneficia per primo della diminuzione di pressione cui è solitamente sottoposto, ed il minutaggio più umano gli lascia le energie per segnare due canestri da campione nell'ultimo quarto: il tre punti del 36' (per il 70-66), e la geniale penetrazione che, a 19" dalla sirena, porta Roseto a +3 (per il 79-76). Le sue sono cifre tutto sommato normali, ma è meno condizionante e, contemporaneamente, ugualmente determinante (7 punti con 2/5 dal campo, 4 rimbalzi e 8 assist in 30'). 

JALEN CANNON 7
La pressoché totale assenza di pick and roll nella manovra offensiva di Roseto gli toglie qualche pallone giocabile in attacco, ma non ne scalfisce minimamente né la solidità difensiva, né la pericolosità offensiva nell'infuocato finale. E averne contenuto il minutaggio a meno di 30' ha permesso di averlo più fresco nelle fasi salienti (6 punti con 3/4 dal campo, 4 rimbalzi, 2 perse, 3 recuperi, 2 assist e 4 falli in 27').

DANIELE CINCIARINI 7
Un tantino egoista ma ispirato sia in un primo quarto in cui, specie in avvio, colpisce ripetutamente dall'arco, sia nel finale in cui segna il preziosissimo canestro del +3 (per l'81-78), a 10" dalla sirena (10 punti con 4/8 dal campo e 2 rimbalzi in poco meno di 14').

DANILO PETROVIC 8
Impressionante la metamorfosi capace di trasformare il giocatore indeciso e molle andato in onda fino a Cento, nello sveglissimo e consapevole killer della difesa di Rieti. Furbo, preciso, capace di leggere i mismatch, di correre in contropiede e con la freddezza che gli permette di segnare anche i 2 liberi della sicurezza a 4" dalla sirena. Rigenerato nello spirito e nella mente e, insieme a Sperduto, nettamente il migliore in campo (16 punti con 6/8 dal campo, 3 rimbalzi, 1 persa e 2 recuperi in 28'). 

ARISTIDE LANDI 5
Diversi errori su mal consigliati tiri scoccati da distanze proibitive e, col cambio di passo subito dalla manovra, ancora più in difficoltà a marciare al ritmo degli altri. Ci mette, tuttavia, mestiere, e segna un paio di liberi importanti a fine terzo quarto (2 punti con 0/4 dal campo e 2 rimbalzi in 12'). 

ALESSANDRO SPERDUTO 8
Al rientro dopo un turno di stop, recupera verve e fiducia nei propri, eccellenti, mezzi balistici, segnando canestri pesantissimi nell'arco di tutta la gara e mostrando, nonostante qualche inevitabile sbavatura, impegno difensivo. Probabilmente l'elemento capace di trarre più di tutti beneficio dal cambio di guida tecnica (16 punti con 6/7 dal campo, di cui 4/4 dall'arco, 3 perse e 2 falli in 20'). È atteso ad un salto di qualità in termini di continuità.

KIRYL TSETSEROKOU 6+
Sorprendentemente aggressivo e reattivo, riesce ad incidere contro avversari assai più blasonati, sgomitando a rimbalzo e colpendo nel cuore dell'area avversaria (6 punti con 2/2 dal campo, 3 rimbalzi, 3 perse, 1 recupero, 1 assist e 4 falli in 13').

ANTONINO SABATINO 6,5
A differenza rispetto alla gestione Finelli, è impiegato molto più come alternativa a Robinson che al suo fianco, assicurando aggressività sulla palla, intraprendenza, e mostrando una commovente abnegazione difensiva su un Udom in grado di sovrastarlo fisicamente. Molto utile (8 punti con 2/5 dal campo, 4/4 ai liberi ed 1 recupero in 13'). 

MARCO TIMPERI 6
La solita, enorme, freschezza atletica usata con profitto in difesa e a rimbalzo (1 punto con 0/2 dal campo, 3 rimbalzi ed 1 recupero in 12').

ALESSIO DONADONI 7-
Si fa carico di una enorme mole di lavoro in ambito difensivo su esterni e lunghi, gestendo, nonostante i parecchi errori, la responsabilità anche in attacco e contribuendo in modo determinante in fase di costruzione. Un tantino falloso ma, comunque, uno di quelli per i quali il cambio di passo è parso più evidente (7 punti con 1/7 dal campo, 4/5 dalla linea, 2 rimbalzi, 5 assist e 5 falli in 23').

COACH FERDINANDO “NANDO” FRANCANI 9
In appena cinque giorni rigenera nella testa, nello spirito e nell'approccio tattico un gruppo parso sfiduciato ed in piena crisi di identità, e agguanta due punti fondamentali per classifica e morale. Toglie una buona fetta di responsabilità dalle spalle degli americani per distribuirla a pioggia sui giocatori italiani, fraziona in modo più equo i minutaggi al fine di avere Robinson e Cannon più freschi nei minuti finali e, soprattutto, realizza un impianto difensivo capace di fare la differenza, tenendo Rieti ad appena 28 punti nei primi due quarti. Il suo Roseto è aggressivo, e mostra una sorprendente attitudine al sacrificio e al recepimento di alchimie difensive inattese, come un paio di difese a zona sfoderate solo in corrispondenza di alcuni giochi di Rieti e capaci di dare buoni frutti contro un avversario ricco di fisicità, talento e qualità in ogni ruolo. E in attacco niente pick and roll o quasi, spaziature corrette e, soprattutto, un flusso di stampo gramenziano capace di far toccare la palla a tutti e di evitare situazioni di stagnazione. Il suo Roseto ha un volto così diverso dal precedente sia in attacco che in difesa al punto di non risultare nemmeno scoutizzabile da un avversario brutalizzato da così tanta reattività. Una vittoria che, tuttavia, lascia qualche rammarico per le passate sconfitte subite in gare non proibitive ma che, ferme restando le esigenze di rinforzare l'organico, potrebbe, parallelamente, aprire un nuovo corso. Pare che Coach Francani non abbia ancora sciolto la riserva sul proprio futuro, ma se la società riuscisse a convincerlo a restare, si sarebbe già dotata, a km zero, della miglior soluzione possibile.

Lorenzo Settepanella


IMMAGINI
PALLACANESTRO ROSETO-RIETI 83-79
Le foto di Mimmo Cusano

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Stampato il 10-27-2025 15:16:46 su www.roseto.com