Serie A2 – Pallacanestro Roseto
UN PRIMO QUARTO ORRIBILE CONDANNA ROSETO

I rosetani fanno harakiri nella prima frazione, iniziata 15-0 e terminata 24-6. Poi è tutta una rincorsa che arriva al -5 del 36°, ma non basta. Dunque sconfitta, ultimo posto solitario e rabbia per un atteggiamento iniziale che ha vanificato tutto.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 12 Novembre 2025 - Ore 23:15

RUVO DI PUGLIA 88
PALLACANESTRO ROSETO 81

Parziali: 24-6; 21-20 (45-26); 18-27 (63-53); 25-28 (88-81). 

RUVO DI PUGLIA: Musso 5, Moody 12, Reale 2, Borra 1, Brooks 21, Granieri n.e., Di Zanni n.e.,  Anumba, Laquintana 20, Jerkovic 15, Nikolic 6, Ulaneo 6.  Coach: Rajola.

PALLACANESTRO ROSETO: Sabatino 5, Gaeta n.e., Cannon 23, Tsetserukou, Robinson 16, Donadoni 17, Landi 4, Sperduto 9, Timperi 3, Petrovic 4. Coach: Bassi.


La Liofilchem perde 88-81 a Ruvo, compromettendo la gara nel primo e disastroso quarto, perso 24-6. A nulla è valsa poi la partita giocata in rimonta. 

Alla palla contesa, Ruvo di Puglia parte con Laquintana, Moody, Brooks, Jerkovic e Borra. Risponde Roseto con Robinson play, Timperi e Donadoni esterni, Cannon e Tsetserukou lunghi. 

Inizio al fulmicotone per Ruvo di Puglia, che vola 15-0 dopo 5 minuti, con 8 punti di Brooks. Poi arriva il primo canestro di Cannon. Ruvo non sbaglia nulla e infila 3 triple consecutive con Laquintana, Brooks (da 8 metri) e ancora Laquintana, per il 24-6 della fine del primo quarto, con i pugliesi che hanno già indirizzato nettamente la partita, anche perché il Roseto tira 0/7 da 3 punti. 

Il secondo quarto vede Ruvo scappare sul +20 dopo 3 minuti e mezzo (32-12), Roseto tira 0/11 da 3 punti dopo 15 minuti e i risultati si vedono, ovviamente a favore dei padroni di casa. E se anche dai tiri liberi manca la mira (Petrovic, che solitamente tira con l’89%, fa 0/2), Roseto ha ben poche speranze. Brooks rientra e riprende a segnare (4/4 da 3), per il 38-17, poi la prima tripla degli ospiti segnata da Timperi (1/12 per il Roseto), per il 38-20 al 17°. Brooks è immarcabile e Ruvo vince anche il secondo quarto (21-20), andando al riposo avanti 45-26. 

Ruvo comincia il terzo quarto allungando 53-30 a 6:48, poi Roseto si mette a zona e Donadoni segna 7 punti in fila per il 56-37 del 25°. Roseto con la zona e i tiri liberi risale sul -13 (58-45 a 3:10 e 60-47 al 28°), poi Robinson in acrobazia per il 60-49 e dalla lunetta per il -9 (60-51 a 1:15). Nel momento migliore del Roseto, tripla di Musso per il 63-51, poi Cannon per il 63-53 che chiude il terzo quarto. 

Nell’ultimo quarto, Roseto continua con la zona e in attacco arriva al -6 (71-65) a 5 minuti e mezzo dalla fine grazie alla tripla di Robinson, l’1/2 di Sabatino dalla lunetta e il contropiede di Donadoni. Laquintana infila la tripla del 74-65 al 35°, poi Cannon per il 74-67 e Petrovic con il 2/2 per il -5 (74-69) al 36°. A questo punto Laquintana e Moody inventano triple e Roseto non ce la fa più, perdendo 88-81.

Le statistiche personali dei rosetani vedono svettare Cannon con 23 punti, 9 rimbalzi e 34 di valutazione in 34 minuti. Doppia cifra anche per Donadoni con 17 punti, 3 rimbalzi e 12 di valutazione in 32 minuti e Justin Robinson con 16 punti, 6 rimbalzi, 6 assist e 26 di valutazione in 37 minuti.

La vittoria dell’Urania Milano in casa contro Pistoia (prossima avversaria del Roseto) per 92-77, lascia la squadra del Lido delle Rose all’ultimo posto solitario in classifica.

Il primo quarto dei rosetani, per atteggiamento, ha di certo fatto venire voglia a una intera cittadina di imbarcare la squadra e lo staff su una nave senza motore, lasciandola alla deriva al largo della Groenlandia, senza riscaldamento né viveri. Ammettiamolo senza problemi.

Poi però, passata la rabbia, deve necessariamente tornare l’amore di una piazza per la sua squadra. E l’amore, si sa, è incondizionato.

Adesso la squadra è ultima, da sola. Sportivamente, un dramma. Dunque, adesso ha bisogno di qualcuno che le voglia bene. E cioè una città intera, che deve ricordarsi quel che si dice da questa estate: bisogna salvarsi all’ultimo minuto utile.

Certo, sembra una sfilata di occasioni perdute: tanta fatica e poi, nei minuti finali, vincono sempre gli altri, per via di qualche cosa di sbagliato accumulato. Ma questo non cambia le cose.

O Roseto, unita, risorge come squadra o sarà una intera città a retrocedere.

Forza e coraggio, dunque.



Stampato il 11-13-2025 09:33:56 su www.roseto.com