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Roseto chiude il 2025 con il triplete ‘A1-3x3-Final Eight’ e la convocazione in Nazionale Sperimentale di Caloro e Lucantoni. Le riflessioni di Righi, Del Governatore e Coser. E sabato 20 dicembre alle 20.45, tutti al PalaMaggetti!
Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 16 Dicembre 2025 - Ore 11:00
«Peccato, potevamo chiudere il girone di andata al quinto posto».
Con una semplice frase, coach Simone Righi dimostra la forza delle Panthers fresche di qualificazione, da neopromosse e ottave, alla Final Eight di Coppa Italia, che si svolgerà a Tortona dal 4 al 6 gennaio.
Già, perché prima del compiacimento viene la voglia del continuo miglioramento. Perciò il giovane allenatore non può non ripensare alla partita interna persa all’ultimo tiro contro Battipaglia.
La squadra rosetana – che ha avuto in Nazionale Sperimentale (Green Team) Beatrice Caloro e Lavinia Lucantoni, convocate da coach Andrea Capobianco – oggi riprenderà a lavorare in palestra in vista della prima giornata di ritorno, sabato 20 dicembre alle 20.45, al PalaMaggetti.
Coach Righi chiosa: «Contro le campionesse d’Italia di Schio, sogno di avere il pubblico che ci ha spinto alla promozione in A1. Sarebbe il più bel modo di farci gli auguri di Natale e ringraziare una parte fondamentale dei successi di questo eccezionale anno e cioè i nostri tifosi».
Il 2025 ha visto le Panthers promosse in A1, poi vincere il titolo estivo di basket 3x3, infine conquistare, da matricole, la Final Eight di Coppa Italia.
E siccome per avverare i sogni non bisogna mai sognare, bensì lavorare duro, il general manager Francesco Del Governatore dichiara: «Stiamo già lavorando in chiave futura per consolidarci, perché non esiste nessuna squadra più forte della società che la esprime».
Dunque massima tensione verso i risultati, come predica coach Righi, oltre a preciso disegno di crescita e irrobustimento, come illustra il GM Del Governatore.
Fra azione e pensiero, le triple di Lucrezia Coser: esordiente a 27 anni in A1 e MVP contro Brescia, grazie ai suoi canestri pesanti nel secondo quarto.
La capitana dichiara: «Quello che è successo al PalaLeonessa è il completamento di un lavoro, che dura da tutto un girone, sia della squadra sia mio personale. Il crescendo tecnico e umano mi ha fatto superare la “sindrome dell’impostore”. Ho saputo scacciare i demoni e potuto contare sulla grande fiducia delle compagne. Perciò, quando la palla mi arrivava, sapevo che potevo fare canestro così come loro si fidavano del mio tiro».
Le Pantere rosetane, archiviata la storica qualificazione e un anno 2025 che è il migliore dei primi 104 anni di pallacanestro femminile rosetana, guardano ora all’obiettivo principale della stagione: la salvezza.
Sarebbe però bello se sabato 20 dicembre ci fosse un PalaMaggetti tutto esaurito, per una vera e propria “festa” dedicata alla squadra di basket femminile che ormai rappresenta tutto l’Abruzzo.
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