Fischi Mondiali – Luigi Lamonica
DA IZMIR A ISTANBUL

Luigi Lamonica, arbitro abruzzese ai Mondiali in Turchia, ci racconta la sua esperienza. Puntata 10 del 3 settembre 2010.

Izmir (Turchia)
Sabato, 04 Settembre 2010 - Ore 02:30
Oggi torniamo a Istanbul e Izmir ci vuole salutare nel miglior modo possibile, facendoci ricordare questa settimana.
 
E\' una giornata spettacolare e dal 25° piano, dove sono alloggiato, c’è una vista mozzafiato sulla baia,  con i traghetti che uniscono i due lati che si incrociano, lasciando una scia bianca  che si mescola con il blu intenso del mare…

Come al solito, dato che odio farlo, ho lasciato che la valigia da sistemare, sia l\'ultima, anzi l\'ultimissima, cosa da fare. Questa volta devo ammettere di essere stato  veloce, preciso e ordinato e così, alle 10.25 (ben cinque minuti prima dell\'orario previsto), sono sceso giù nella hall per il check out e il ritrovo.
 
Logicamente, Batù, Murat, Kerem, Ilke e Cagri erano lì, come al solito ad aspettarci. Avevano smesso le loro divise da volontari e se le stavano facendo firmare in ricordo di questa per loro indimenticabile esperienza. Dopo avere espletato anche io il rituale delle firme, abbiamo iniziato a prendere in giro Anthony, bersaglio preferito delle nostre battute in questa settimana.
 
"Ehi Anthony, ti è mai successo di dover autografare una maglietta in quella lega dove arbitri?" e giù tutti a ridere, compresi gli stuard dell\'hotel, mentre lui, con il suo contagioso sorriso, risponde: "No way!". Così, scherzando, la tensione ed il magone per quei ragazzi si è un po’ sciolto. Manco a dirlo, ci hanno accompagnato in aeroporto, ci hanno assistito al check in e ci hanno accompagnato fin dove potevano, al controllo sicurezza, e a quel punto si sono dovuti fermare. Li abbiamo salutati come si fa con un parente quando è in partenza per un lungo viaggio e girandomi  mentre eravamo in coda, e aspettavo il mio turno al controllo, qualcuno di loro aveva gli occhi lucidi.
 
Cagri mi si è avvicinato e mi ha detto: "Luigi, (mi aveva sempre chiamato Mister Lamonica) domenica ho la mia prima partita di arbitro di calcio, ma ho deciso che a dicembre inizio il corso da arbitro di basket!". Ci sono emozioni nella mia attività che nessuna finale scudetto o traguardo sportivo ti possono dare: il conoscere questi 5 ragazzi turchi, o LiHan, volontario alle Olimpiadi di Pechino, o le centinaia di colleghi in questi anni; visitare Efesus e la Casa di Maria, il Muro del Pianto a Gerusalemme, Lourdes, la Piazza Rossa a Mosca, il Partenone ad Atene, il Museo del Prado a Madrid o - semplicemente - passeggiare per le Ramblas di Barcellona, attraversare il Check-point Charlie a Berlino e vedere il famoso Muro, avere la cena ufficiale alle Final4 e scoprire la meravigliosa sala della Camera di Commercio di Bologna a Piazza Maggiore, oppure - nella stessa occasione delle Final4, però a Barcellona -entrare nel palazzo Reale del Montjuic e rimanere a bocca aperta per la maestosità della sala ovale. Oppure ancora camminare come se il tempo si fosse fermato sulla Grande Muraglia o per le sterminate piazze della Città Proibita a Pechino, o fare una escursione a Rangototo Island nella baia di Auckland. Sono tutte emozioni che senza l\'arbitraggio non avrei mai potuto provare.
 
Ma la cosa che più mi arricchisce e che mi ha dato lo stimolo in tutti questi anni è la moltitudine di persone incontrate. Persone che col passare del tempo non hanno più un nome, anche se non dimentico i loro volti, le loro usanze, i loro sorrisi: particolari che mi aiutano a ricordare dei momenti che mi hanno procurato tante emozioni e che mi hanno arricchito dal punto di vista umano, permettendomi di sentirmi sempre e dovunque cittadino del mondo. Perché se mi dovessi trovare da solo nel paese di uno dei tanti esseri umani incontrati in questi anni, sono sicuro che ritroverei sempre un amico sul quale poter contare. E questa sensazione non è paragonabile né barattabile con nessun risultato sportivo.

Questa sera inizia in Italia il raduno pre-campionato per i miei colleghi di Lega A. Io e Guerrino Cerebuch, logicamente, saremo assenti giustificati. Sarà il solito, impegnativo, raduno fatto di lezioni teoriche, test atletici e scritti sul regolamento e come sempre sarà l\'occasione per una celebrazione che coinvolge gli arbitri che hanno raggiunto dei traguardi numerici, a livello di partite e anche il momento, purtroppo, di salutare quelli che abbandonano l\'attività.
 
Quest’anno sarà importante e, credo, anche particolare: Pierluigi D\'Este verrà giustamente festeggiato per la sua lunghissima e brillantissima carriera. Pier, come mi piace chiamarlo, è il primatista assoluto di presenze nel nostro campionato. Non chiedetemi il numero (non conosco precisamente neanche le mie di presenze): sono più di 700, forse più vicino alle 800, le sue, se non ricordo male. Sono certo che per molto, moltissimo, tempo nessuno riuscirà ad avvicinarlo. Segno di grande professionalità, costanza, caparbietà, intelligenza, talento, educazione e rispetto sia dei ruoli sia dei rapporti umani. Molte volte ci siamo trovati su posizione distanti, ma le nostre discussioni sono sempre terminate con un sorriso ed una pacca sulla spalla.
 
Caro Pier, non mi mancheranno sicuramente i tuoi logorroici interventi alle riunione dell\'associazione, né la tua presenza sul campo :-)), ma sicuramente sarà difficile sostituire le belle chiacchierate del sabato sera nei pre-partita invernali o le discussioni tecniche a pranzo, dove solitamente iniziava il nostro colloquio pre-gara. Sono certo però che l\'amicizia che ci ha legato da quella famosa, per me, partita di Coppa Italia di Bologna del settembre 1993, dove mi hai portato all\'esordio, rimarrà immutata.
 
Pier, domani mattina, nella standing ovation che i miei colleghi ti tributeranno, ne sono sicuro, se userai un po\' di fantasia -  so che è difficile data la tua età - mi vedrai, lì in mezzo a loro, con gli occhi lucidi…

Tornando qui in Turchia, stasera cena ufficiale offerta dal Comitato Arbitri della  Federazione Turca a tutta la famiglia Fiba.

Le designazioni sono arrivate da sotto la porta, come un regalo di Babbo Natale che scende dal camino e porta i suoi doni. Domani ci sono due grandi partite: Serbia-Croazia e Spagna-Grecia.
 
Non arbitro: tutti gli arbitri sono extra europei.
Per la prima ci saranno: Maranho (Brasile), Jordan (USA), Butler (Australia).
Per la seconda scenderanno in campo: Carrion (Portorico), Kennedy (USA), Mercedes (Repubblica Dominicana).

Ciao, alla prossima.
 
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