Ragazzo dell’Europa – Luigi Lamonica
RITORNO SUL LUOGO DELL’ESORDIO: CHARLEROI.

Luigi Lamonica, arbitro abruzzese in giro per l’Europa ad arbitrare, ci racconta i viaggi che fanno il Viaggio.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 28 Dicembre 2010 - Ore 01:30
Puntata 02 del 16 dicembre 2010.
BELGIO. Charleroi.
 
Buongiorno a tutti o, meglio, buonanotte. sono le 4  e sto per prendere il bus che mi porterà a Ciampino per il volo diretto per Charleroi.

Nella mia puntata precedente vi avevo raccontato che in periodo di crisi si guarda con molta più attenzione al controllo delle spese e così anche a noi è richiesto di stare attenti il più possibile con le tariffe. Per questo motivo, anche se per principio non sono favorevole alle low-cost per viaggi di "lavoro" - in quanto se accade qualcosa, una cancellazione o un ritardo imprevisto - diventa impossibile senza comprare un altro biglietto pagandolo di tasca propria raggiungere il luogo della partita, ho prenotato il volo con Ryanair.

Questa volta però, la tariffa con Alitalia o Brussel Airlines mi era sembrata davvero improponibile, circa 3 volte il prezzo che ho pagato, per di più il volo  scelto è diretto e l\'aereoporto di arrivo è proprio nella città dove si svolgerà la partita e non come accade solitamente con le low-cost in generale, che usano aereoporti secondari distanti anche 100 km.
 
Per di più devo dire che Ryanair, nonostante la musichetta che mettono ad ogni fine viaggio per annunciare che anche il tuo volo come il 90% e passa dei voli Ryanair è arrivato in orario o in anticipo, i gratta e vinci che ti propongono di comprare sul volo, i calendari delle hostess in costume da bagno, è una compagnia aerea molto più affidabile di altre che “si spacciano” per compagnie di bandiera.

Logicamente durante il volo ho recuperato un po’ del sonno perso la notte, anche se più che un volo, con Ryanair sembrava un mercato del pesce: ogni 5 minuti le hostess annunciavano che avrebbero iniziato a breve la vendita dei prodotti duty free, dei gratta e vinci con magnifici premi in palio, il servizio ristoro, il calendario di beneficenza… insomma un negozio ad 11.000 metri di altezza. Non c\'è rispetto per un povero e stanco viaggiatore che vuole riposare un pochino…
 
A Charleroi ho arbitrato la mia prima partita di Eurolega, nell\'ormai lontano 2001. Mi è tornato in mente visitando il centro brevemente stamane, dove ho avuto dei flash camminando sotto una pioggerellina fastidiosa, tipica di queste parti, ricordando di esserci già stato… la memoria mi sta per lasciare a piedi!

Comunque sarà stata domenica, sarà stata la pioggia, ma mi è sembrata una città quasi disabitata per strada. A mezzogiorno pochissima gente, niente traffico (e questo sicuramente non è un male), il grigio plumbeo del cielo, le abitazioni scure senza un colore, senza un fiore sui balconi… insomma una vera tristezza, ancor più accentuata dal fatto che i miei colleghi arriveranno entrambi in tarda serata.

Cosi ho pranzato velocemente e sono tornato in hotel a finire il sonno che l\'equipaggio della Ryanair aveva ampiamente disturbato in mattinata.

La sera non è che la città si sia poi così animata e nonostante le decorazioni natalizie per le strade, le stesse continuavano ad essere desolate. Così dopo una cena a base di Fondue Bourguignone (non ricordo se si scrive proprio così) veramente buona e soprattutto economica, sono tornato in camera, navigando per cercare di trovare i risultati del Campionato Italiano e le ultime notizie sul voto di fiducia…

Lunedì mattina sarà stato il sole, sarà stata anche la compagnia di Sinisha (uno dei due arbitri, il croato), con il quale ho passeggiato un pochino, Charleroi mi è sembrata tutta un\'altra città. Non che si sia parlando di New York e neanche di Barcellona, ma perlomeno si incrociavano delle persone nelle strade. Comunque, non deve essere un grande divertimento vivere da queste parti…

Probabilmente tutte le persone erano già proiettate alla partita della sera, visto che per arrivare all\'arena abbiamo dovuto fare anche la fila all\'ingresso del parcheggio! Comunque lo Spirodome era tutto esaurito, con una buona rappresentanza di tifosi greci, credo lavoratori immigrati, che volevano far sentire il loro incoraggiamento per la squadra del Pireo.
 
La partita è stata interessante e, salvo un breve periodo nel secondo quarto, l\'Olympiacos l\'ha sempre controllata senza mai forzare, con un vantaggio oscillante tra gli 8 ed i 15 punti. Troppo il divario tecnico/fisico tra le 2 squadre, molto più evidente con l\'inizio delle rotazioni. D\'altra parte la differenza di budget è abissale e non credo esistano più di 1 o 2 squadre che possano permettersi di far alzare dalla panchina un giocatore del calibro di Papaloukas come 7° uomo!
 
Ho incontrato e conosciuto l\'allenatore dello Charleroi, il "nostro" Giovanni Bozzi, molto cordiale e simpatico con il suo italiano francesizzato, che ha dato una bella impronta aggressiva alla sua squadra. Peccato che non riusciranno a qualificarsi per le Top16. Sarebbe stato un successo notevolissimo.

A fine partita siamo stati invitati a cena al buffet che la società organizza per i suoi tifosi, logicamente a pagamento, per la cifra di 60 Euro: cibo di qualità con ampia scelta di portate tra carne e pesce e ricco buffet di dolci. La cosa pazzesca è che hanno 2 turni - prima della partita e dopo la partita - e vendono 800 consumazioni! E questo accade per tutte le partite della stagione, anche per quelle della Lega Belga. Fatevi i conti, e vedrete che praticamente l\'incasso dei biglietti e l\'incasso del catering fanno un bel business!

Terminata la cena, sorpresa! Venivano giù certi fiocconi di neve che mia madre avrebbe detto: "Stà a \'ncacià!".

Buona notte a tutti e alla prossima settimana, sicuramente da un\'altra latitudine e con un clima mooolto più mite!

Un abbraccio.
 
LA PARTITA
Spirou Charleroi 67
Olympiacos Pireo 80
 
 
ARCHIVIO > I viaggi precedenti.
 
Puntata 01 del 9 dicembre 2010. SPAGNA. Vitoria.
 






Stampato il 03-29-2024 00:06:02 su www.roseto.com