Fischi Europei – Luigi Lamonica
DUE SEMIFINALI, DUE ‘MAGLIE AZZURRE’ IN CAMPO.

Luigi Lamonica, arbitro abruzzese agli Europei in Lituania, ci racconta la sua esperienza. Stasera arbitrerà la Semifinale Francia-Russia.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 16 Settembre 2011 - Ore 03:00
Puntata 19 di giovedì 15 settembre 2011.
 
Ciao a tutti dalla lontanissima Lituania.
 
“Aspettatevi l\'inaspettabile”, “la palla è tonda”, “la pallacanestro è uno sport senza pronostico”…
Quante volte ho sentito queste frasi, ripetute fino alla nausea. E talvolta ho anche pensato: “Uffa, che retorica!”.
E invece ieri è accaduto tutto quello che queste frasi trite e ritrite dicono.
 
Tragedia, “katastrofa”, flop, fiasco e mille altri aggettivi oggi riempivano le pagine dei giornali nazionali, per descrivere la giornata di ieri: una data che per tutto il popolo lituano rimarrà per sempre nella memoria come l’anniversario di una catastrofe nazionale.
 
Sulla stampa facevano bella mostra le foto che ritraevano lo sconforto dei giocatori dopo la partita persa con Fyrom, ma soprattutto le foto con le lacrime dei tifosi, ancora increduli di aver assistito ad una così incredibile partita di pallacanestro.

Si avvertiva ieri sera e forse si avverte ancor di più oggi una profonda tristezza nell\'animo di tutti i lituani: dai volontari che ci seguono ed assistono dal primo giorno alle receptionist dell\'hotel, passando per i camerieri nel ristorante. Le aspettative per questa squadra, per questo orgoglio di una Nazione tutta, erano altissime. Gli investimenti sono stati tanti, qui tutti sono a conoscenza di questo Europeo e lo aspettavano da anni. Per questo, si attendevano un epilogo diverso.
 
Nessuno poteva immaginare di giocarsi "la partita della vita" oggi, contro la Slovenia, per uno dei 4 posti - oltre ai 2 riservati alle squadre finaliste, che andranno direttamente nel tabellone delle 12 per Londra - a disposizione dell\'Europa per la partecipazione al torneo preolimpico del prossimo anno.
 
Oggi nella Kaunas Arena tutta una Nazione si è virtualmente stretta attorno ai propri beniamini per incitarli, solo 16 ore dopo la inaspettata sconfitta con Fyrom, e spingerli con il loro tifo verso una vittoria contro la Slovenia. Ma, già dall\'inizio, si capiva che i tifosi avevano ancora davanti gli occhi gli ultimi 11 secondi ed il tiro di Vlado Ilievski, che ha significato la fine del cammino verso la Medaglia d\'Oro, verso l\'Olimpiade di Londra. E lo si è capito al momento dell\'inno: molti avevano gli occhi lucidi e la voce velata da quel filo di commozione misto al rammarico, per quello che poteva significare vincere un Europeo in casa con tutto il supporto di un intero popolo ed invece non sarà.

Non ho mai visto un luogo dove la pallacanestro è vissuta in questo modo, con questa competenza, con questa passione. Gli stessi russi ammettono che la Lituania è un posto speciale, la vera culla della pallacanestro, e che durante il periodo d\'oro della gloriosa Unione Sovietica, giunta all\'apice conquistando la medaglia d\'oro alla Olimpiade di Seul 1988, molti di quei giocatori erano originari di qui. E questo rende i lituani particolarmente fieri.

Oggi l\'orgoglio di un popolo intero ha dato la forza per superare l\'ostacolo e vincere una partita giocata sotto le proprie possibilità, avendo nelle gambe la fatica della partita di ieri e davanti gli occhi, nella mente, nel cuore, quei terribili, maledetti 11 secondi e quella sciagurata palla consegnata ai giocatori macedoni. 

Detto della “tragedia cestistica lituana”, torniamo a parlare dell’Europeo in generale. Ormai siamo agli sgoccioli di questa avventura lunga e faticosa, che ha arricchito la mia persona di nuove amicizie come quelle con Ronnie Nunn, Martynas (il responsabile dei trasporti), lukas e Vytis (i nostri autisti ad Alytus) e permesso di cementare le conoscenze con Alejandro "la bestia di Leon", il nostro preparatore atletico che si è fatto in quattro per aiutarci, prepararci, metterci a nostro agio dentro e fuori il campo e che negli ultimi tre giorni, da quando siamo arrivati qui a Kaunas, è debilitato da una bronchite. C’è poi il grande, grandissimo Chema Buceta, che ha trasformato i nostri momenti di preoccupazione, stanchezza, malinconia e - perché no - forse anche paura, in momenti di una ilarità spesso giunta alle lacrime. E poi, compresi quelli tornati a casa che ci mandano sms di incoraggiamento, 39 colleghi con i quali ho trascorso tre settimane bellissime. Il "sogno" continua e si arricchisce di nuovi stimoli, nuove sfide.

Domani è tempo di Semifinali ed ancora una volta - voi tutti potete andarne fieri - i vostri Fabio Facchini e Luigi Lamonica porteranno in alto il buon nome della Scuola Arbitrale Italiana. Se qualcuno riflettesse un pochino, invece di fare sterili polemiche, si accorgerebbe che, nonostante tutto, noi - e non solo io e Fabio - ci facciamo notare per le nostre doti tecniche, comportamentali ed umane. Questa estate, ovunque c\'è stata una squadra Nazionale, l\'arbitro al seguito è stato chiamato a dirigere la Finale. Probabilmente non accadrà in Lituania, ma questo cambia davvero poco.
 
Se invece di discutere su quale metodo applicare nelle valutazioni arbitrali, impiegassimo lo stesso  tempo a reclutare, conservare, proteggere ed istruire le nostre nuove leve, sono sicuro che avremmo una categoria arbitrale da fare invidia al mondo intero.
 
Venerdì 16 settembre 2011, alle ore 18 Fabio Facchini arbitra la Semifinale Spagna-Fyrom, mentre alle ore 21 Luigi Lamonica arbitra la Semifinale Francia-Russia.
Due Semifinali, due “maglie azzurre” in campo.

Un sorriso "azzurro", come il cielo di casa nostra che inizia a mancare.
 
 
[La GARA]
FYROM (MACEDONIA) 67
LITUANIA 65
Parziali: 18-20, 12-14, 19-18, 18-13.
 
 
EUROBASKET 2011
Semifinali
SPAGNA-FYROM (MACEDONIA)
FRANCIA-RUSSIA
 
 
[Il CAMPIONATO EUROPEO sul WEB]
 
Il sito ufficiale della FIBA (inglese)
 
Wikipedia (italiano)
 
 
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