Fischi Europei – Luigi Lamonica
ARBITRO LA FINALE, GRAZIE ANCHE A TUTTI VOI.

Luigi Lamonica, arbitro abruzzese agli Europei in Lituania, ci racconta la sua esperienza. Domenica 18 Settembre 2001, alle 20 ora italiana, Luigi arbitrerà la Finale Spagna-Francia.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 18 Settembre 2011 - Ore 01:45
Puntata 21 di sabato 17 settembre 2011.
 
Ciao a tutti dalla lontanissima Lituania.
 
-1.

È sempre così. Alla fine ti senti svuotato, tutti questi giorni ti vuotano poco per volta, piano piano ti tolgono le energie fisiche, mentali e non vedi l\'ora di buttare tutta la poca roba rimasta pulita dentro le valigie e prendere il volo per casa. Ma una volta arrivato, quando le ore di sonno torneranno ad essere quelle normali e non le scarse 4 di ogni santa notte qui in Lituania, ripenserò a questi 22 giorni vissuti intensamente e mi mancheranno. Eccome se mi mancheranno.

Oggi il meeting è stata una pura formalità, non sono state mostrate clips delle partite di ieri ma solo una lista infinita di complimenti, che ci stanno arrivando da tutte le parti. Ieri entrambe le semifinali sono state due partite bellissime, equilibrate, ben giocate e soprattutto ben arbitrate. Ma la cosa che mi ha reso orgoglioso è stata la percezione che tutte quelle persone che fino a poco tempo fa consideravano gli arbitri un male necessario per la pallacanestro e pensavano che gli arbitri sono necessari solo perché non se ne può fare a meno; quelle stesse persone oggi dicono che il successo di questa edizione dell\'Eurobasket è, in qualche modo, legato ai buoni arbitraggi visti fin qui e che un buon arbitraggio aiuta a vedere una buona pallacanestro.

È un piccolo inizio, una inversione di tendenza, un riconoscimento ed un apprezzamento a Fiba Europe ed al dipartimento arbitrale che per la prima volta ci ha considerato e trattato da veri professionisti, mettendoci a disposizione il meglio: da Ronnie Nunn ad Alan Richardson agli istruttori tutti, da Chema Buceta, che ha curato la nostra preparazione mentale e psicologica ad Alejandro Vaquera, che ci ha seguito costantemente dal punto di vista fisico, preparandoci a dare il massimo (per quanto mi riguarda, 10 partite in 20 giorni). Insomma, uno staff di grandi professionisti che credo sia uno dei motivi principali di un successo forse inaspettato.

Ieri a cena i volti erano quelli distesi, stanchi dopo tanti giorni lontano da casa, ma consapevoli di essere arrivati alla fine e di essere lì sul rettilineo finale, con il gruppo ormai definitivamente staccato, pronti a tagliare il traguardo a braccia alzate.

Non vorrei ripetermi ma oggi, dopo la Semifinale, andare in giro per Kaunas è stato davvero facile. Tutti che ti chiamano, addirittura tifosi che vogliono farsi una foto con te. Abbracci con la simpatica delegazione macedone, abbracci con coach David Blatt, allenatore del Maccabi Tel Aviv "prestato" alla Russia, seduto ad un caffé con un amico israeliano. Persino un greco ha voluto farsi una foto con me. Ma la cosa che più mi ha reso felice ed orgoglioso è stato il saluto con Miguel Betancor, incontrato alla tappa del “3 contro 3” organizzato da Fiba Europe qui a Kaunas. Nei suoi occhi l\'orgoglio di aver pensato una struttura professionale per gli arbitri, di aver lottato con il coltello fra i denti per ottenerla, di averci saputo proteggere dalle critiche e anche la soddisfazione di godersi il meritato successo, unanimemente riconosciuto.
 
Nel mio, di sguardo, l\'orgoglio di aver creduto in quest’uomo, di una onestà e sensibilità fuori dal normale, nel 2003. Grazie a te Miguel - che in questi giorni non hai fatto altro che ringraziare noi - per averci protetto e coccolato, per aver creduto in noi e averci messo nelle condizioni migliori per poter lavorare serenamente. Noi non abbiamo fatto niente di speciale, tu avevi capito cosa dover fare e noi ti abbiamo seguito.

Grande clima oggi all’Arena di Kaunas. La Lituania giocava la sua ultima partita ed i tifosi erano impazienti di far sentire il loro incoraggiamento ai propri beniamini. L\'Inno Nazionale, cantato a squarciagola da tutto il palazzo, come al solito ha provocato la pelle d\'oca a tutti i presenti e la finale per il 5º posto contro la Grecia è stata una partita vibrante e coinvolgente.
 
Personalmente, nell’aria avvertivo qualcosa di strano: gli sguardi dei colleghi, alcuni sorrisini, pacche affettuose da parte di alcuni dirigenti di Fiba Europe, domande sempre più incalzanti dei vari giocatori con i quali condividevamo il settore da spettatori. “Arbitri la Finale?” mi chiede qualcuno. “Non lo so – rispondo – designano questa sera”. “Sono sicuro di si!”, incalza quello. Fino ad allora non ci avevo veramente pensato. Come ho scritto in questo diario, la Semifinale mi aveva pienamente appagato ed ero già con la valigia in mano.
 
Poi invece qualcosa è successo. Non so: l\'emozione di ascoltare ancora l\'inno lituano, tutte quelle attenzioni anche da parte di tifosi comuni, sconosciuti che ti fermano e ti chiedono. E il tarlo che a quel punto diventa speranza. Speranza che questo Eurobasket per me non fosse ancora finito, che un’altra partita ci sarebbe stata domani.

E così il 2º tempo di Lituania-Grecia è volato tra mille pensieri, ricordi, emozioni lontane nel tempo ma vicine nel cervello, dentro il cuore. Tutte le persone che ormai conoscete anche voi lettori, perché ne ho più volte scritto nel diario. Ninì, Aldo, Teo che mi ha mandato un sms che mi ha particolarmente emozionato, Roberto, Tiziano, Vittorio,  Marco, Denny, Dario e altri nuovi amici che si sono aggiunti ultimamente. I 40 arbitri di questo Europeo, gli arbitri di LegaDue e di DNA ai cui raduni avrei dovuto partecipare per la prima volta e che ora spero mi giustifichino, visto che sono stato "trattenuto" qui in Lituania. E poi ancora migliaia di colleghi arbitri, ufficiali di campo, osservatori che domani verranno rappresentati ancora una volta da un arbitro italiano.

Un arbitro di una Scuola che quando esprime le proprie professionalità riesce a farlo sempre al massimo livello. Ed allora grazie a Guerrino, Roberto, Marco, Gianluca, Carmelo, Tau che questa estate hanno rappresentato l\'Italia e la sua Scuola, che adesso è ripartita e - se la si farà lavorare serenamente e senza interferenze - tornerà a coltivare talenti, come nella nostra migliore tradizione. Dico talenti riferendomi sia all’aspetto tecnico sia all’aspetto umano, perché per essere un buon arbitro la prima qualità, come ci ha insegnato Chema Buceta in quella sua fantastica lezione, è quella di essere onesti. Con se stessi  prima che con gli altri.

Domenica 18 settembre 2001 in Lituania sarà una giornata di festa, anche se i beniamini di casa non giocheranno la Finale, perché qui, la pallacanestro è una vera religione, qui la famiglia di Fiba Europe ha riscoperto il vero valore della figura dell\'arbitro come giudice imparziale, a cui è concesso commettere errori perché sono sempre meno di quelli che commette un giocatore in campo. E io sono orgoglioso di appartenere a questa famiglia.
 
Domenica, nel momento della Marsigliese - l\'inno nazionale più bello del mondo a mio avviso -  io, dentro di me, canterò il nostro Fratelli d\'Italia e penserò a tutte le persone che, idealmente, saranno accanto a me.

Buonanotte a voi che riuscirete a dormire. Io non lo so. In ogni caso, vi raggiunga il mio sorriso.
 
 
EUROBASKET 2011
Finale 3° e 4° posto – FYROM (MACEDONIA)-RUSSIA
Finale 1° e 2° posto – SPAGNA-FRANCIA
 
 
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