Roseto degli Abruzzi, Primo Maggio 2015, ore 20.30, via Seneca 5.
Mario Boni arriva (in uno dei suoi ciclici “ritorni a casa”) che è il solito uragano: «Allora? Pronto? Si va? Arrosticini? Spizzico? Che dici?». SuperMario... ma che minchia chiedi a fare se hai già deciso tutto? Via, all’arrembaggio da Spizzico!
Preso posto, dopo la calda accoglienza da parte della versione bonsai di coach Bartocci (separato alla nascita con il buon Giuliano “Spizzico), ordiniamo un paio di bruschette per “sgrassare”. Boni si impone: una buona boccia di Montepulciano d’Abruzzo, per festeggiare il ritorno nell’amata Roseto. E sia!
Mario, proveniente dalla Toscana, è in crisi di astinenza da arrosticini e ne chiama subito 20. Io li ho mangiati la sera prima e così propendo per una insalata, che però da Spizzico si chiama carbonara. Parliamo di lavoro, progetti e altre cose più profonde e Marione è sempre lì, che corre e segna e urla e strepita. Una voglia infinita di vita. Intanto, ne chiama altri 10, di arrosticini, mangiandone però 8. Alla fine sono 28: SuperMario fa sempre buoni bottini.
Satolli, decidiamo di fare due passi sull’attiguo lungomare centrale. Usciti da Spizzico gli dico: «Marione, se andiamo sul lungomare ogni tre passi ti fermano per un saluto, lo sai sì?». E lui, sornione: «Chi vuoi che mi riconosca, ormai. Andiamo, voglio godermi l’anonimato di questa passeggiata». Gli rido in faccia, senza essere un genio.
La vasca termina al Liberty, con un caffé e diversi saluti, fra i quali quello con Domenico Alcini Junior, figlio del compianto Presidente della Serie A.
Al ritorno, a metà strada circa, da un capannello composto da due bimbe, un papà e una mamma, viene fuori una voce. È la mamma, che si fa incontro e prorompe sorridendo verso Mario: «Posso dire una cosa? Io e mio marito ci siamo conosciuti la sera in cui lei ha segnato 7.000 punti in Serie A».
Io resto a bocca aperta, perché il marito in questione è un mio vecchio amico rosetano, Fabio Ferrara e della cosa non sapevo niente. Marione sorride e poi, con tanto di “erre gucciniana”, chiosa: «Ricordo, toccai quota 7.000 con due tiri liberi, dopo aver subito fallo dal mio amico Federico Pieri!».
La mamma annuisce e precisa: «Era il 19 marzo 2000. Non ricordo il punteggio, ma ho ancora il biglietto: che bel ricordo!».
Continuo ad osservare la scena, guardo le due bimbe e dico la mia ovvietà: «Qui ci vuole una foto e ci scappa un articolo! Marione, ti mancava di essere il padrino di nozze inconsapevole di questa bella coppia e delle loro due splendide bimbe».
Fabio sorride mentre Ilaria Castagnoli (nel frattempo ci siamo presentati) chiarisce: «Il 19 marzo 2000 fu il primo appuntamento per me e Fabio. Ci vedemmo al palazzetto per tifare Roseto contro Udine e quando SuperMario toccò quota 7.000 punti a momenti veniva giù il palazzo». E poi aggiunge: «Io camplese, Fabio rosetano, abbiamo fatto un gemellaggio!».
Già, perché Ilaria è di Campli (una delle poche città più appassionate di basket di Roseto, in rapporto alla popolazione). Scatto le foto e già sono proiettato nella mia biblioteca a scrivere il pezzo per “Roseto Basket Story”.
Sì, perché la storia lo merita: due ragazzi che 15 anni fa si incontrano per la prima volta e vanno a tifare Roseto, Mario Boni che ne rifila 30 a Udine e tocca quota 7.000 punti in Serie A, i due tifosi rosetan-farnesi che si innamorano, si sposano e mettono al mondo due splendide bimbe di nome Vittoria e Michela. Dai, che figata!
Foto fatte, strette di mano date, pacca mia sulla spalla dell’amico Fabio assestata, ci salutiamo.
Mentre stiamo per arrivare alla macchina, ho gioco facile con Marione: «Com’era quella storia di goderti l’anonimato?». Scoppiamo entrambi a ridere, salutandoci e dandoci appuntamento per la mattina dopo al PalaMaggetti, per seguire le Final Eight di coppa campioni di basket in carrozzina.
Eccomi a casa, con i ricordi messi in fila e il link della gara in cui scoppiò l’amore fra Ilaria e Fabio, benedetto da SuperMario!
Arjiomlò: Roseto, per il basket, è un posto speciale!
[IL DIALETTO ROSETANO PER TUTTI – 267]
arjiomlò!
“torniamo lì!”, inteso come tornare a parlare, a causa di impuntature, di cose già chiarite o assodate in un ragionamento.
Può essere usato anche per sottolineare la valenza di un concetto. In tal caso, potrebbe tradursi in: “come volevasi dimostrare!”.
(Luchino)
Roseto degli Abruzzi, Palasport, 19 marzo 2000.
Campionato di Serie A2, 6^ Giornata della Seconda Fase.
ROSETO 81
UDINE 66
Le statistiche della gara.
ROSETO.com
Roseto Basket Story
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Roseto degli Abruzzi, 1 maggio 2015. Fabio Ferrara, sua moglie Ilaria Castagnoli e le figlie Vittoria e Michela con Mario Boni.
Roseto degli Abruzzi, 1 maggio 2015. I 28 (arrosticini) di Mario Boni.
Roseto degli Abruzzi, 1 maggio 2015. Fabio Ferrara, sua moglie Ilaria Castagnoli e le figlie Vittoria e Michela con Mario Boni.
