Capitan Riccardo Casagrande non fuma la pipa, ma dritto sul cassero ci sta, eccome.

Così, per dirla con una bella canzone di Francesco De Gregori, mostra i muscoli alla vigilia di Roseto-Bergamo: la madre di tutte le partite, lo scontro diretto che regalerà un pezzo di salvezza alla squadra che vincerà.

L’ala di Senigallia, unico rimasto del Roseto 2016/2017 che conquistò i playoff e fece innamorare la città, la scorsa estate – nonostante qualche offerta vantaggiosa persino vicino casa, come quella di Montegranaro – scelse di sposare ancora il progetto Sharks anche se le nubi scure dello smantellamento della squadra e del budget ridotto si fossero già addensate.

Un amore al quale l’ala classe 1988 tiene ancora molto, visto che chiama a raccolta i tremila che lo scorso campionato applaudirono gli Squali capaci di arrivare ai Quarti di Finale per la promozione in Serie A, dichiarando: «La partita di domenica è una prova d’amore. Chi ama il Roseto deve esserci, nonostante tutto. Ogni tifoso sarà importante, per aiutarci a battere Bergamo».

Casagrande comprende appieno il delicato momento, così come è il primo a sapere della disgraziata stagione, agonisticamente parlando, ma afferma: «A nessuno piace perdere, quindi siamo noi giocatori i primi ad essere arrabbiatissimi per aver vinto finora soltanto 3 partite. Ma è proprio in questi momenti che una città storica nel panorama cestistico italiano come Roseto deve compattarsi. Io comprendo che qualcuno non viene più al palazzetto perché si è disamorato a causa delle sconfitte, così come prendo atto di chi non viene più per ragioni extracestistiche, ma questa gara è davvero troppo importante per stare a pesare ragioni e torti. Perciò invito tutti gli appassionati, senza se e senza ma, a venire a tifare Roseto per vincere questa fondamentale partita. Perché si può essere o non essere d’accordo con la gestione di una squadra, ma il vero danno sarebbe se la squadra sparisse. Noi siamo qui per salvarci e mantenere il Roseto dove merita di stare e credo che questo debba essere l’obiettivo di tutti fino al termine della stagione».

Il Capitano degli Sharks conclude: «Tutti sappiamo delle difficoltà che stanno contrassegnando questa annata e posso assicurare che anche noi le viviamo, ma è proprio in questi casi che bisogna mantenere la concentrazione. Io e i miei compagni di squadra siamo qui per salvare il Roseto e vogliamo farlo combattendo fino in fondo e ribaltando una situazione di classifica che ci sta punendo fin dalla prima giornata».