Germano D’Arcangeli, nuovo coach del Roseto e patron della Stella Azzurra che ha stipulato con gli Sharks un accordo biennale, ieri è arrivato in città per iniziare il lavoro sul campo.

Dopo aver vinto lo Scudettino Under 18 Maschile e aver ricevuto la palma di miglior allenatore della manifestazione, D’Arcangeli è arrivato a Roseto nel primo pomeriggio per pianificare il progetto del settore giovanile, le cui attività negli scorsi anni sono spesso state fiaccate da gelosie e veti incrociati. Da un paio di stagioni, il progetto Roseto Sharks Academy prova a fare sintesi, perciò adesso toccherà a D’Arcangeli portare l’esperienza pluriscudettata (8 titoli negli ultimi 4 anni) nel Lido delle Rose, per iniziare a dare corpo alla base dell’accordo che interesserà poi la squadra senior del Roseto.

Squadra che ha intanto ufficializzato il ritorno di Brandon Sherrod, centro statunitense che lo scorso campionato ha fatto molto bene a Scafati in A2 Ovest (miglior rimbalzista del girone) e che torna a Roseto dove giocò la sua stagione da matricola nel campionato 2016/2017. Sherrod è stato fortemente voluto da D’Arcangeli, che lo considera il perno della squadra non solo perché è un buon lungo, ma soprattutto perché vede nella sua intelligenza e nella sua capacità di leadership gli ingredienti giusti per aiutare la crescita in ambito professionistico dei tanti under che porterà dalla Stella Azzurra a vestire la maglia del Roseto.

Giovani come Dalph Panopio (premiato dall’ex stella del Roseto Mario Boni, domenica a Montecatini, per essere stato inserito nel miglior quintetto oltre ad aver vinto lo Scudettino), Lazar Nikolic, Abramo Pené, Paul Eboua e Jordan Bayehe. Insomma: di under ce ne sono in abbondanza, quindi sarà importante scegliere bene i senior che affiancheranno Sherrod nel quintetto titolare.

Sembra sfumata la strada che portava al ritorno del play Fultz, mentre la società prova a corteggiare Franko Bushati, guardia classe 1985 di 191 cm, che dovrebbe essere in uscita da Udine a causa del cambio del coach e del conseguente diverso assetto, che nella Stella Azzurra iniziò la carriera insieme ad Andrea Bargnani.

Un altro nome caldo, sempre ex stellino, è quello del lungo Amar Alibegovic, lungo figlio d’arte di Teoman.