Serie B – Chieti MAX DEL CONTE: PROGETTO TRIENNALE PER TORNARE IN A2!

Nell’estate del 2007, il Chieti di Gianni Di Cosmo acquisì il titolo sportivo di Serie B del Roseto, dalle mani di Alberto Rapagnà. Quella squadra arrivò fino alla Serie A2, retrocedendo al termine della stagione 2016/2017.

11 anni dopo – e un anno dopo la dolorosa retrocessione con la scomparsa della squadra – Chieti ha di nuovo la Serie B, visto che Massimiliano Del Conte ha perfezionato un’operazione che ha consentito di rilevare il titolo sportivo cadetto del Recanati.

Dunque, nel campionato 2018/2019 Chieti torna nel basket cadetto con il Teate Basket Chieti.

Per saperne di più, in attesa della conferenza stampa del prossimo 30 giugno 2018, abbiamo intervistato Massimiliano “Max” Del Conte.

Max, Chieti torna in Serie B dopo aver rilevato il titolo di Recanati. Con quali obiettivi?
«Gli obiettivi sono molto ambiziosi: è una piazza che ha fame di basket e le testimonianze d’affetto di tanta gente dopo la notizia ne sono la dimostrazione. Cercheremo di allestire un roster molto competitivo, per ben figurare nel girone delle abruzzesi».

Tornerà anche il coach della promozione in B1, Domenico Sorgentone?
«Il coach è stato scelto con accuratezza e determinazione. È stato da me fortemente voluto, perché rappresenta, con il suo carisma, il punto di forza del progetto».

Da Recanati tornerà Michele Paoletti?
«Con Michele il discorso è più che mai aperto, avendogli offerto il posto che per due anni aveva già ricoperto a Chieti. Con lui ho un ottimo rapporto che va al di là del discorso sportivo, perciò spero di ritrovarlo al mio fianco in questa nuova avventura».

Puoi tratteggiare, visto che ne stiamo parlando, quale sarà l'organigramma della società, partendo dal presidente e arrivando al coach?
«È un progetto che sarà presentato con un’adeguata conferenza stampa ai mass media e alla città e che vedrà impegnati economicamente diversi imprenditori abruzzesi che operano sul territorio nazionale. Ci saranno alcuni amici storici, come il dottor Raffaele Di Vito, che mi ha sempre dimostrato stima e affetto. Inutile nascondere il desiderio di poter avere al mio fianco anche l'amico Gabriele Marchesani, grandissimo uomo di sport a 360 gradi, per rendere ancora più significativo il progetto».

Sei stato un anno dietro un titolo cadetto: tanta determinazione significa che c'è voglia di ripartire con un progetto a medio termine?
«Sin dal tristissimo giorno della retrocessione, 12 mesi fa, ho lavorato alacremente per riportare il basket di livello a Chieti, studiando tutti i possibili scenari per la realizzazione degli obiettivi prefissati. È chiaro che il progetto sarà triennale, con l’obiettivo di tornare in A2, facendo bene sin dal primo anno».

Gli ex Gialloreto, Castelluccia e Di Emidio, gli abruzzesi Di Carmine, Timperi e Masciarelli. Girano queste voci di mercato: volete fare una formazione fortemente “legata al territorio”, oppure è soltanto casualità?
«La prima “mission” di questo progetto è quella di legare lo sport al territorio, dando una forte matrice abruzzese alla squadra che nascerà. I nomi sono sempre quelli ricorrenti e, alla data odierna, posso dire di essere sulla giusta via».

A chi dedichi questo ritorno del basket cadetto a Chieti?
«Voglio esprimere i miei ringraziamenti a tutti coloro che, in questo anno, hanno creduto al progetto, mi hanno sostenuto, aiutato e supportato in tutti i diversi momenti, vincendo anche il campionato di Serie D. Un grazie a: Cesidio Di Masso, Sergio Femminella, Chicco Zorzi e tutti quelli che non nomino, ma che sono stati gli ingranaggi di una macchina perfetta. Una promessa: ci divertiremo insieme ai nostri tifosi!».