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Giovedì, 28 Marzo 2024 - Ore 12:36 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Opera a Roseto degli Abruzzi
LA CENERENTOLA DI ROSSINI ALLA VILLA COMUNALE: PARLA IL MAESTRO MANFREDO DI CRESCENZO.
Manfredo Di Crescenzo.

Intervista al concertatore e direttore d’orchestra.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 21 Luglio 2018 - Ore 17:00

Venerdì 27 luglio 2018 alle ore 21.30, il teatro all’aperto della Villa Comunale (attualmente chiusa per restauro) riapre per la messa in scena de “La Cenerentola”, melodramma giocoso di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti.
L’opera prevede la partecipazione di oltre 50 artisti fra orchestra, coro, solisti, clavicembalista, pianista accompagnatrice e regista. Concertatore e Direttore d'orchestra è Manfredo Di Crescenzo, che abbiamo intervistato per saperne di più dell’evento.

Manfredo, riapri un luogo storico e molto amato come la Villa Comunale portando uno spettacolo di alto livello. Com’è nata l’idea?
«Le produzioni operistiche che abbiamo svolto dal lontano 2000 finanche all’anno scorso presso il Chiostro dell’Abbazia S. Maria di Propezzano di Morro d’Oro, hanno messo in scena lavori compositivi, fra i più importanti, del nostro patrimonio operistico nazionale: dal Don Giovanni di Mozart al Rigoletto di Verdi, dalla Cambiale di Matrimonio di Rossini al Don Pasquale e al Campanello di Donizetti, dalla Canterina di Haydn alla Dirindina di Scarlatti. Non dobbiamo mai dimenticare che l’opera nasce, si sviluppa e si consolida in Italia. Le motivazioni che mi hanno indotto a riportare la produzione dell’Opera La Cenerentola di Rossini presso il Parco della Villa Comunale sono diverse. Nel 2018, per noi musicisti dell’Associazione Musicale G. Rossini ricorre il 25° anno di attività artistica, inoltre, sempre quest’anno ricorre il 150° anniversario dalla morte del grande compositore pesarese, al quale si è ispirata la nostra associazione. Quindi mi è sembrato quanto meno doveroso svolgere i festeggiamenti per questo doppio anniversario nel luogo della nostra Roseto degli Abruzzi che più si presta, per la sua naturale struttura, ad accogliere la produzione di un’opera lirica: il Parco della Villa Comunale, luogo storico della nostra città che si è sempre prestato ad accogliere eventi musicali, teatrali e cinematografici importanti. L’anno 2018, memorabile ed irripetibile per le due importanti ricorrenze, per noi musicisti della Rossini, meritava lo svolgimento di un grande evento operistico, quindi eccoci qui pronti per offrire a cittadini e turisti il capolavoro rossiniano amato da tutte le generazioni, per la valenza musicale ma anche per l’importante testo culturale che La Cenerentola esprime attraverso il libretto scritto da  Jacopo Ferretti e la sua bella ed attualissima trama».

Quali le difficoltà, per completare un simile mosaico e realizzare il tutto?
«All’inizio di questo percorso organizzativo abbiamo incontrato difficoltà logistiche - essendo una location all’aperto e difficoltà per collocare, come in teatro, l’orchestra ad un livello diverso rispetto al palco sul quale si svolge la scena. Oggi, a sei giorni dalla rappresentazione, posso dire di aver raggiunto un risultato soddisfacente e dignitoso grazie alla nostra perseveranza e al sostegno profuso da tutta l’Amministrazione comunale nel voler restituire uno spazio tanto amato dai rosetani in un modo quanto meno accogliente».

Novità nella novità: le prove a porte aperte. Spiegaci perché sono speciali e perché vale la pena di venire…
«La produzione di un’opera lirica prevede un lungo ed articolato percorso di costruzione proprio per la complessità dello spettacolo che esprime. Teniamo conto che l’opera ancora oggi è ritenuta per antonomasia la forma compositiva più completa e complessa che esista: si avvicendano musica, canto, recitazione, scenografia, testo letterario attraverso il libretto, costumi, storia e aspetto psicologico dei personaggi. Quindi, penso e ne sono fermamente convinto che il lavoro più importante viene svolto durante la settimana di prove che precede la rappresentazione. Pertanto, mi è sembrato importante dare la possibilità al pubblico interessato all’opera, di partecipare ed assistere dal vivo alla sua costruzione, al lavoro di insieme e di sintesi interpretativa che ne scaturisce e, soprattutto, al lavoro minuzioso e appassionato di puro artigianato artistico di ogni componente del cast. Nel momento della rappresentazione, si possono osservare la sintesi e il risultato finale del lavoro, ma non le varie fasi che, giorno dopo giorno hanno portato a quel risultato. Quindi, un modo per coinvolgere attivamente, l’appassionato di opera, alla lunga ed autentica fase di costruzione, concertazione ed interpretazione.  La bellezza e la grandezza de La Cenerentola creano quella suggestione e quel fascino unico che solo una trama attuale ed importante è capace di suscitare».

Da decenni sei un animatore culturale attivo a Roseto degli Abruzzi e hai fatto molte cose importanti. Qual è il tuo prossimo sogno da realizzare?
«A parte il sogno che si sta concretizzando proprio in questi giorni e cioè di riportare l’opera nella mia città, mi piacerebbe che diventasse, nel tempo, un appuntamento annuale ricorrente, teso soprattutto a consolidare un’attività artistico-culturale fruibile da un pubblico eterogeneo e sempre più numeroso. In una parola, vivere con e per la musica,  emozionandosi». 

Sei già proiettato al futuro...
«Sì. Dal prossimo anno, aprendo un nuovo ciclo di vita dell’Associazione Musicale G. Rossini, ho la forte motivazione di creare un festival internazionale con giovani orchestre, trasformando per una settimana la nostra città in un’oasi musicale all’interno della quale si confrontano, interagiscono e si esibiscono realtà musicali europee in un’ottica di collaborazione e crescita musicale e culturale. Noi operatori culturali non dobbiamo mai dimenticare che il futuro è dei giovani e quindi, per i giovani dobbiamo prodigarci e offrire loro opportunità dignitose, stimolanti e altamente performanti».

Luca Maggitti
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