Gli Sharks hanno rinnovato una tradizione ormai pluriennale, presentandosi alla città sabato scorso.

L’occasione è stata di quelle speciali: la 73^ edizione del Trofeo Lido delle Rose, il più antico torneo estivo di basket d’Europa, e forse del Mondo, dove è passato il meglio della pallacanestro italiana ed europea.

Il Roseto 2018/2019 è stato presentato al PalaMaggetti prima della semifinale del “Torneissimo” vinta poi contro il Latina.

In campo, per primi sono entrati i componenti dell’area medica, coordinati dal dottor Fabrizio Capone che ha annunciato un accordo con l’Istituto di Medicina Sportiva dell’Università di Chieti, che seguirà sia la prima squadra sia il settore giovanile della Roseto Sharks Academy.

Dopo il fisioterapista Vinicius Rosatti e il preparatore fisico Marco Giangiuliani, al centro del campo sono arrivati i componenti dello staff tecnico: dal dirigente accompagnatore Giacomo Rossi agli assistenti allenatori Francesco Casadio e Paolo Traino, per finire con coach Germano D’Arcangeli, che ha illustrato alla platea il progetto del Sharks 2018/2019, che da tutto il mondo ha chiamato atleti per lo più giovani per continuare a scrivere pagine della storia della pallacanestro rosetana.

Largo quindi ai giocatori, tutti applauditissimi con punte di affetto per il sedicenne Abramo Penè, che si è reso protagonista nei giorni precedenti di alcune spettacolari giocate contro Montegranaro in amichevole, e per Brandon Sherrod, tornato a Roseto dove aveva già giocato nella stagione 2016/2017, che ha arringato la folla dicendo: «La squadra farà di tutto per far divertire i tifosi, renderli orgogliosi dei loro Squali e conquistare i playoff. Siamo tutti molto eccitati per questa nuova stagione e non vediamo l’ora di cominciare il campionato».

Più basso il profilo tenuto dal Capitano, Franko Bushati, che ha parlato per ultimo dichiarando: «Meglio tenersi bassi... perché sarà più bello dopo! Non voglio essere banale e dire cose di circostanza, che spesso in queste occasioni vengono dichiarate. Perciò mi sento di garantire il massimo impegno e dico che è bella questa esperienza con tutti questi giocatori così giovani, anche se qualche volta li guardo e mi viene un po’ di sconforto, perché mi sento vecchio. Scherzi a parte, siamo qui per divertire il pubblico e giocare un buon campionato, per questo chiediamo ai tifosi di starci vicino».

Dopo il Capitano, la cerimonia si è conclusa con il premio che la Società ha voluto conferire al suo Team Manager, Vittorio Fossataro, per i suoi 51 anni dedicati alla pallacanestro rosetana. Allo storico dirigente rosetano è stata consegnata una targa dal Sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, e dal Consigliere delegato allo Sport, Marco Angelini.

Visibilmente commosso fino alle lacrime, dopo aver ricevuto la meritata ovazione dal pubblico, Fossataro ha dichiarato: «Non mi aspettavo questo premio che mi onora e commuove. Posso soltanto dire che, nonostante alla mia età di solito si vada in pensione, io mi sento di restare nel Roseto Sharks perché penso di poter ancora dare qualcosa di utile alla causa rosetana».

Nell’intervallo di Roseto-Latina c’è stata poi la presentazione della Roseto Sharks Academy: unione di tutte le forze del basket rosetano che lavorano con i giovani. I ragazzi – dal minibasket alla Under 20 – si sono disposti intorno al campo e coach Raffaele Rossi ha illustrato il progetto, lasciando poi la parola alla gloria rosetana Emidio Testoni, che ha dichiarato: «Dopo tanti “anno zero”, finalmente un “anno uno” per le giovanili rosetane».