Iwan Bisson e Yancarlos Rodriguez, dopo la vittoria del Roseto contro il Cagliari. [Cusano Photo]
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Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo martedì 16 ottobre 2018.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 17 Ottobre 2018 - Ore 11:30
«Rodriguez mi ha fatto un’ottima impressione. Con la sua regia, il Roseto ha giocato davvero bene».
Parole di Iwan Bisson, campionissimo del passato e dal 2015 “Italia Basket Hall Of Fame” (a oggi, sono soltanto 24 gli ex giocatori nominati nella “Arca della Gloria del basket Azzurro). Bisson, che con Varese ha vinto 2 Coppe Intercontinentali, 4 Coppe dei Campioni, 5 Scudetti e 2 Coppe Italia, ha lodato la prova di Yancarlos Rodriguez nella vittoria del Roseto contro il Cagliari.
Il dominicano ha giocato 34 minuti emanando leadership e confezionando una partita da numeri importanti: 16 punti, 8 rimbalzi, 3 assist e 19 di valutazione.
Il numero 8 del Roseto è dunque già un beniamino dei tifosi, che applaudono il secondo giocatore di Santo Domingo dopo Jack Martinez, che giocò nel Lido delle Rose nel campionato di Serie A 2005/2006, risultando determinante per la salvezza sul campo della squadra.
Rodriguez, uditi i complimenti di Bisson, sfodera un sorriso abbagliante e chiosa: «Se la mia carriera fosse un quarto di quella del signor Bisson, io sarei l’uomo più felice del mondo».
E d’altronde come dargli torto, visto che Bisson ha pure vinto 2 Medaglie di Bronzo ai Campionati Europei con l’Italia, partecipando anche a 2 Olimpiadi (Monaco 1972 e Montreal 1976).
Salutato Bisson, dopo la foto ricordo Rodriguez parla della vittoria contro il Cagliari: «Era l’esordio che sognavo per la nostra prima partita in casa. Tutta la squadra voleva fare bene, anche perché eravamo rimasti scottati dalla sconfitta all’esordio a Mantova, al termine di una gara nella quale non avevamo fatto bene tutte le nostre cose. Contro Cagliari siamo invece stati bravi a partire subito forte e tutti noi siamo andati in fiducia, me compreso».
Da cannoniere della cadetteria, a uomo determinante anche in Serie A2. Il play-guardia, arrivato a 24 anni a giocarsi la sua chance fra i professionisti, racconta così la sua trasformazione da fromboliere a uomo squadra che comunque è in grado di fare bottino, seppure in una categoria superiore: «Per essere competitivo anche in A2, sicuramente mi ha aiutato molto il lavoro fatto in estate, finalizzato al miglioramento soprattutto sui fondamentali, sulle scelte di tiro e sulle esecuzioni».
Jack Martinez amava ballare al punto da tenere lezioni in una discoteca delle Marche a metà settimana. Rodriguez sorride dopo aver sentito della bizzarra abitudine del suo predecessore caraibico nel Lido delle Rose e conclude: «Anche a me piace ballare, ma ho moglie e una figlia piccola, per cui niente discoteca: nel tempo libero faccio il papà a tempo pieno».
Luca Maggitti
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