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Serie A2 Est – Roseto Sharks
GLI SQUALI E L’ESTASI DI SANTA TERESA D’AVILA
Coach Germano D’Arcangeli, durante un timeout della gara vinta in trasferta contro l’Assigeco Piacenza.
[Basketinside.com / Cristiano Repetti]


Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo martedì 11 dicembre 2018.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 12 Dicembre 2018 - Ore 00:30

La prima vittoria esterna degli Sharks corrisponde al più incredibile dei colpacci, visto che Roseto, a un secondo dalla fine dei tempi regolamentari, era con l’avversario Formenti in lunetta per i due tiri liberi e le spalle al muro. Per fortuna dei rosetani, la mano dell’ala dell’Assigeco Piacenza ha tremato e l’overtime ha visto gli Squali imporsi con merito.

Coach Germano D’Arcangeli commenta così i primi 2 punti conquistati lontano dal PalaMaggetti: «Era ora! Ci siamo arrivati perchè conoscevamo la strada, che avevamo intrapreso attraverso le altre sconfitte. Direi che è stata una liberazione».

Quanto all’effetto che la bella vittoria ha fatto sulla squadra, questa la chiosa del tecnico: «A fine gara i ragazzi erano entusiasti e trasfigurati, come l’estasi di Santa Teresa. In ogni partita – e Piacenza non ha fatto eccezione – i ragazzi combattono tante battaglie nel corso dell’incontro. Quindi stavolta, alla fine, erano stanchi ma ebbri di gioia, provando sensazioni che non si dimenticheranno così facilmente».

Sull’episodio dei due tiri liberi sbagliati a tempo praticamente scaduto da Formenti, che potrebbero pure essere un “rimborso del dio del basket”, dopo le vittorie sfiorate a Cento, Piacenza e Imola, così D’Arcangeli: «Probabilmente possono essere visti come una sorta di rimborso da parte della buona sorte, ma a mio parere sono la conferma che in quella parte della gara non siamo certo favoriti da certe decisioni. Ma, come si dice: San Giovanni non vuole inganni, visto che siamo in tema di santi».

La vittoria di Piacenza – seconda consecutiva dopo quella casalinga contro Ravenna – ha portato il Roseto a quota 8 punti, insieme alle due Piacenza, Cento, Mantova e Ferrara. Tecnicamente, quota 8 è oggi sufficiente a una delle squadre per conquistare l’ultima piazza utile per disputare i playoff (il nono posto, stante la promozione diretta della prima).

L’allenatore degli Sharks però non vuole sentir parlare di cambio di obiettivi, rispetto a quello della salvezza: «Il nostro obiettivo è da sempre la salvezza: quella è la storia che stiamo provando a scrivere. Gli alti e i bassi caratterizzeranno questa stagione. Direi che non dobbiamo andare oltre una frase che ripetiamo spesso: “Quelli che hanno un perché, non si preoccupano del come”».

Detto degli obiettivi, è tempo di un pensiero per il cannoniere del colpaccio: Person junior: «Wesley è un ragazzo formidabile e un bomber di razza. Deve migliorare in difesa, dove a un certo livello certe pecche si vedono e si pagano, ma in attacco la mette da sempre! Al college era lo stesso, ora dovrà confermarsi».

Una riflessione anche per Sherrod, autore di una doppia doppia: «Brandon sta migliorando, anche se il suo apporto non è mai mancato in termini di adesione al piano partita o in allenamento. La taglia è quella che è, ma lui è molto intelligente e sta aiutando se stesso e i compagni, come era nei suoi desideri. Come avevo detto contro Montegranaro, dove i numeri lo condannavano, sono orgoglioso di poter avere lui a fianco in questo cammino, perchè è “uno che viaggia”».

Luca Maggitti
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