Brandon Sherrod parla un italiano buono quasi quanto la partita giocata a Piacenza, in occasione della prima vittoria esterna degli Sharks, al termine della quale ha sciorinato una “doppia doppia” da 19 punti (7/10 da 2, 5/6 ai liberi) e 11 rimbalzi in 43 minuti.

Da sempre uomo-squadra, lo squalo canterino si schermisce e chiosa: «Ho avuto un inizio di stagione nel quale non ho raccolto quello di cui sono capace, ma a Piacenza mi sono sentito davvero me stesso e ho fatto affidamento sui miei compagni di squadra invece di affidarmi a me stesso, dopo aver passato una settimana a prendermi cura del mio corpo, allenarmi e pregare. È andata bene e penso di essere capace di quelle prestazioni in ogni gara».

Sul primo successo esterno, Brandon riflette: «Finalmente abbiamo capito come vincere in trasferta, restando uniti nei momenti difficili e anche quando sembriamo spacciati. Stiamo crescendo».

Coach Germano D'Arcangeli ha detto che è orgoglioso di avere Sherrod al suo fianco, perché ha qualità umane oltre che tecniche. Il “centro bonsai” risponde così ai complimenti del suo tecnico: «Penso che il coach abbia le stesse qualità. È un lavoratore estremamente duro, al quale è stato dato un compito difficile e ha superato la tempesta. Una cosa che apprezzo è che è sempre alla ricerca di soluzioni per risolvere i problemi che abbiamo. Gli sono molto grato per la fiducia che ripone in me».

Brandon ha un pensiero anche per il suo collega Person, miglior realizzatore a Piacenza con 25 punti (5/7 da 2, 5/10 da 3), osservando: «Wes è un vero capocannoniere. Mi ricorda il mio amico Adam Smith ed è pure molto umile. Nell’ultima partita i suoi pezzi di bravura sono stati una parte importante del nostro successo».

Sul suo ruolo di veterano nonostante la giovane età, insieme a Pierich e Bushati, sorride e riflette: «Ehi, sono molto più giovane di Bush e Pierich, ma non dirgli che  l’ho detto! Scherzi a parte, sono felice della mia posizione in seno alla squadra, anche perché sapevamo che sarebbe stata una stagione fatta di crescita e pazienza. Giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, mettiamo mattone su mattone».

Infine, l’appello ai tifosi per la gara di domenica contro Treviso: «Giochiamo tutti insieme per Roseto, quindi li invito a venire perché grazie a loro una partita diventa anche un grande spettacolo!».