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Sabato, 20 Aprile 2024 - Ore 3:55 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Davide Moretti
IL MORO SCRIVE LA STORIA, GUIDANDO I RED RAIDERS ALLA VITTORIA DELLA BIG XII!
Davide Moretti con il trofeo della BIG XII Conference.

Alla seconda stagione in NCAA, l’italiano classe 1998 conquista applausi e un titolo mai vinto prima dalla sua squadra.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 09 Marzo 2019 - Ore 23:30

«Nel secondo anno delle mie esperienze passate, a Pistoia e Treviso, ho sempre avuto una specie di “consacrazione”. Mio padre – e io concordo con lui – dice che mi ci vuole un anno, a volte meno, per capire tutto e adattarmi. Quindi spero che il mio secondo anno sia meglio del primo. Starà a me farmi trovare pronto, quando il treno che incroci molto di rado passerà».

Era il 19 agosto 2018 e queste sono le parole che usò Davide Moretti, davanti a un piatto di spaghetti allo scoglio di “Spizzico”, per trasmettermi la sua perfetta consapevolezza che, dopo la stagione da matricola, il secondo campionato NCAA nella BIG XII, giocando per i Red Raiders di Texas Tech, sarebbe stato decisivo per quella svolta che il giovanotto classe 1998, figlio d’arte di Paolo, voleva dare alla sua carriera.

Pubblicai queste parole nei giorni successivi sul Messaggero e su Roseto.com e oggi le riprendo per aprire un pezzo che mi riempie di gioia scrivere, perché il Moro ha vinto la BIG XII Conference guidando da regista titolare la squadra dell’ateneo di Lubbock, Texas, USA.

Due anni in Texas per Davide e per due volte ha scritto la storia.
La scorsa stagione, da comprimario, grazie alla “Elite Eight” raggiunta per la prima volta nella storia dal college fondato il 10 febbraio 1923 (originariamente chiamata “Texas Technological College”, come ci insegna Wikipedia).
Dopo il miglior risultato di sempre nella “March Madness” in 95 anni, in questa stagione – da playmaker titolare (e che numeri!) – è invece arrivata la vittoria della stagione regolare 2019 della BIG XII Conference, mai vinta da quando nel 1997 è nata la conference (e un anno dopo è nato Davide).

Il titolo è arrivato questa sera, battendo in trasferta 73-80 Iowa State. Davide ha giocato una partita eccezionale: 20 punti in 37 minuti, tirando 4/6 da 3 punti.

Dopo questa storica vittoria, la stagione dei Red Raiders continuerà con il torneo della BIG XII Conference e poi il gran finale con la “March Madness”.

In attesa dei futuri impegni, non posso che inviare un abbraccio ultraoceanico a Davide, che ho visto crescere a Roseto degli Abruzzi, dove il padre ha giocato nella stagione 1999/2000.

Davide si merita ogni singolo centimetro del successo che sta avendo, perché pur essendo figlio d’arte non ha mai avuto un grammo di supponenza spesso riscontrabile nei predestinati, assumendo anzi fin dalla più tenera età una maturità che a volte mi ha sbigottito e una determinazione difficile da trovare in ragazzi così giovani.

Il Moro, che poteva tranquillamente vivere bene in Italia dopo un paio di stagioni da protagonista in A2 a Treviso (a 17 e 18 anni!), ha optato per la strada più difficile: la NCAA e il cambio di ruolo da guardia a playmaker, irrobustendosi con una decina di chili di muscoli (e quindi lavorando durissimo ogni santo giorno in palestra) e diventando una sentenza da oltre l’arco virile (e sono altre ore in palestra, con centinaia di tiri scagliati ogni giorno).

Davide, senza santi in Paradiso e – purtroppo – con poca copertura mediatica in rapporto agli eccezionali risultati finora ottenuti oltreoceano, ha saputo sopportare il momento più delicato della scorsa stagione (quando giocava un decina di minuti o meno), resistendo alla voglia di fare le valigie e tornare in Italia e continuando un processo di crescita irresistibile, più forte dei facili profeti di sventura o dei tanti che avevano pronosticato impossibile la sua mutazione genetica da guardia di talento a play con un fisico degno di rispetto e in grado di guidare con mano ferma la squadra.

Davide ha vinto la sfida, canalizzando il suo enorme talento e la sopraffina intelligenza cestistica dalla finalizzazione al servizio della squadra. E oggi festeggia con merito il titolo.

Oltre che a lui, il mio pensiero va alla mamma Mariolina e al papà Paolo, che insieme al fratello Niccolò (suo primo tifoso) hanno sempre creduto nelle scelte del Moro, anche le più difficili, appoggiandolo e sostenendolo nei momenti difficili.

Poi il mio pensiero va al grafico rosetano Andrea Marzii, che lo scorso anno progettò www.davidemoretti.it con la giusta passione che il lavoro meritava; ad Abdul Fox, compagno di squadra di Paolo nel Roseto promosso in A1 nel 2000 e tifoso di Davide e a coach Stefano Pillastrini, che lo volle 17enne a Treviso lanciandolo in A2 e rilasciandomi una intervista nella quale vaticinò – lui, esperto di giovani – un futuro al “top livello” per Davide.

Infine, il mio pensiero va al fraterno amico Giorgio Pomponi, che con me e con la famiglia Moretti giocava con Davide quando aveva poco più di un anno (A2 del Roseto 1999/2000), alleviando le buie serate nelle quali il papà era con un ginocchio rotto e noi eravamo ammessi a casa sua per passare qualche serata insieme, provando a esorcizzare il brutto momento.

Un ultimo pensiero, personalissimo, da me a Davide: Moro, sono fiero di averti mandato quella lettera – nel tuo peggiore momento della stagione scorsa – raccontandoti la vita di Abramo Lincoln. Una vita fatta di tante delusioni, prima della gloria. Tu hai il merito – e magari un pizzico di fortuna – di non aver sofferto tante delusioni, visto che prima dell’America ti eri già coperto di giovanile gloria in Italia. E comunque hai saputo resistere quando tutto sembrava andare storto. Perciò complimenti e in bocca al lupo per i tuoi futuri obiettivi, dal giornalista rosetano che sempre si vanterà di averti fatto – autorizzato dai tuoi genitori, perché eri minorenne – il 16 agosto 2013 la prima intervista della tua carriera.

Sei forte, Moro!

ROSETO.com > Archivio
16 agosto 2013
Piccoli giocatori crescono
DAVIDE MORETTI: IN NOME DEL PADRE.
Grazie all’autorizzazione di mamma Mariolina e papà Paolo, intervista a Davide Moretti, impegnato in Ucraina nel Campionato Europeo Under 16.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=11759

Luca Maggitti
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