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Serie B, Girone C – Campli, Chieti, Giulianova, Pescara, Teramo.
CHIETI SECONDA, PESCARA TERZA, TERAMO VINCE, CAMPLI KO.
DOPPIA DOPPIA
Riziero Ponziani, centro del Chieti.
[Teate Basket Chieti]


Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B. 10^ giornata di ritorno.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 19 Marzo 2019 - Ore 09:45

Decima di ritorno per le franchigie cestistiche abruzzesi impegnate nel campionato di Serie B, girone C, proviamo a riepilogare rapidamente quanto accaduto nell’ultimo weekend “invernale”, che vedeva il Giulianova (22) di coach Ciocca fermo al palo per l’antipatico turno di riposo.

PESCARA-CAMPLI
Come da facilissime previsioni, cala il poker l’attrezzato Pescara (34) di coach Rajola che, fra le mura amiche, asfalta (95-59) il giovanissimo fanalino di coda Campli (- 4) di coach Tarquini…
Il derby, ovviamente, è sempre stato saldamente controllato dai padroni di casa (24-16, 51-33, 79-46), che nell’occasione, vista la scarsa consistenza degli avversari, hanno dato ampio spazio ai panchinari, preferendo non impiegare l’ala, classe 89 ed ex Chieti, Micevic, dal quale la società e lo staff tecnico si attendono un finale di stagione regolare e soprattutto una post-season sicuramente più in linea con il grande valore dell’atleta, proprio per provare a dare corpo alle ambizioni di salto di categoria, mai celate dal Presidente Di Fabio che, a tal proposito, prima delle finali di Coppa di Lega, ha opportunamente “rilanciato” con l'ingaggio di due under di qualità (Gay e Pedrazzani, tra l’altro i migliori nel derby) che potessero garantire estrema profondità all’organico affidato, per il secondo anno, al tecnico locale Rajola.   
Mvp del derby, come dicevamo, proprio l’under Amatori, prelevato dal Crema e inchiostrato con un biennale, Pedrazzani (23p con 10/12 dal campo, 3/3 in lunetta, 9r, saldo attivo di 6 fra perse e recuperate, un mostruoso 39 di valutazione in 28m), ottimamente supportato dall’altro under, la talentuosa guardia Gay (20p con 7/15 complessivo, 5r, 3 assist, 21 di valutazione in 26m) e dall’esperto Capitanelli (8p + 9r e 3 assist, 18 di valutazione in 17m) mentre, fra gli ospiti, doppia cifra per il sempre più consistente play, classe 2000, Cristiano Faragalli (16p con 2/3 da 2, 4/8 da 3, 4r, 12 di valutazione in 31m), per il play-guardia, classe 98, Miglio (11p + 5r e 2 assist, 8 di valutazione in 36m) e per l’ala, classe 98, Vona (10p + 5r, 13 di valutazione senza mai uscire dal campo).
Nel prossimo turno, il Campli ospiterà, sempre alla ricerca del primo sorriso stagionale, il tenace Senigallia (26) di coach Foglietti, reduce dalla sorprendente vittoria casalinga (79-72) con la capolista San Severo (44) di coach Salvemini (primo stop stagionale per i pugliesi), mentre Potì (9) e soci – sempre collocati in terza posizione solitaria, distanti una vittoria dal Chieti, che però ha anche il prezioso vantaggio derivante dagli scontri diretti, e con Bisceglie e Fabriano che inseguono la truppa biancorossa a due punti, anche se è opportuno rammentare che gli adriatici e i marchigiani hanno già osservato il turno di riposo – sfideranno in trasferta proprio gli agguerriti cartai in un match estremamente importante ai fini della conquista, almeno momentanea, della terza piazza; il play Paparella, la guardia Dri, l’ala Gatti, il trentottenne centro, ex Roseto, Bryan e il jolly, classe 98 ed ex di turno, Masciarelli i punti di riferimento tecnici dell’ambiziosa compagine guidata da coach Fantozzi, che all’andata venne sconfitta dall’Amatori con un secco 84-75.

CHIETI
Peppiniello, le pizze diventano undici!
Non conosce ostacoli la marcia della vice capolista Chieti (34) di coach Coen (14 vittorie su 15 gare l’invidiabile record dei teatini dopo l’arrivo del coach dorico) che, come da copione, espugna agevolmente (58-85) il parquet del debole e malcapitato Catanzaro (6) di coach Furfari e consolida la seconda poltrona in solitaria, conservando due punti di vantaggio sul Pescara di coach Rajola e quattro sulla coppia Bisceglie/Fabriano…
La gara (ca va sans dire!) è sempre stata comandata dai teatini (13-25, 28-46, 47-64), con i calabresi (il lungo, ex Giulianova, Locci 17, l’ala, classe 99, Gaetano 13) incapaci di scollinare i 60 punti e, soprattutto, di arginare la netta superiorità fisica e tecnica della franchigia presieduta da Marchesani, chiamata, a questo punto, a non farsi scappare la seconda poltrona che consentirebbe di avere, nei playoff, un vantaggio mica tanto da ridere…
Palma di Mvp al fisicato centro, ex Campli, Ponziani (20p con 9/12 dal campo, un rivedibile 2/6 a gioco fermo, 11 carambole, 28 di valutazione in 27m) a cui hanno offerto solida sponda il veterano Migliori (14p con 4/10 complessivo, 4/4 in lunetta, 11 di valutazione in 29m) e l’atletica ala, ex Teramo, Staffieri (12p con 3/4 da dietro l’arco, 11 di valutazione in 29m).
Nel prossimo turno, Meluzzi (12) e soci, che in terra calabrese hanno saggiamente risparmiato sforzi inutili all’esterno Gueye, osserveranno il turno di riposo mentre, nella domenica successiva (31 marzo), gli uomini del Team Manager Luca Colella troveranno ad attenderli al Palacastrum i giallorossi del Presidente Tribuiani in un derby che promette pubblico ed emozioni, vista l’importanza capitale che la posta in palio avrà per entrambe le franchigie.

TERAMO
Dopo due sconfitte consecutive, rimediate in trasferta con Corato (26) e Giulianova (22), il Teramo (16) di coach Domizioli torna alla vittoria piegando al Palaskà, in un finale vietato ai cardiopatici, l’ostico Nardò (20) di coach Quarta, che, dall’analisi delle statistiche, ha pagato a carissimo prezzo le prestazioni scialbe dei due pezzi da novanta arruolati nel roster, cioè il play-guardia, classe 85, Zampolli (2) e la trentenne ala, ex Pescara, Drigo (1)…
Dopo un primo tempo (26-27) dominato dalle difese, i padroni di casa uscivano benissimo dalla pausa lunga e con un perentorio parziale (22-12) entravano nel tempino finale con un vantaggio (48-39) che, in un match a basso punteggio, sembrava rappresentare un’ipoteca molto solida per la conquista della posta in palio…
Gli ospiti, però, non demordevano e in pochi minuti tornavano in linea di galleggiamento (52-51 al 34’), operando addirittura il sorpasso con un canestro dell’ispiratissimo lungo, classe 83, Bjelic (21p + 10r, 30 di valutazione in 36m) griffato a 03:18 dalla sirena…
Scivolati pericolosamente anche sul – 3 (54-57 a 02:23 dal termine), i biancorossi avevano il grandissimo merito di non lasciarsi “incartare” psicologicamente dallo svantaggio e con ammirevole temperamento rialzavano la testa, trovando, a pochi secondi dal termine, con il navigato Lagioia (Mvp, 13p con 4/11 complessivo, 2/4 a cronometro fermo, 3r, 7 falli subìti, 10 di valutazione in 30m) la velenosa tripla che valeva la parte buona del referto, garantendo alla compagine del tecnico marchigiano Domizioli una meritatissima settimana di serenità, quello che ci voleva dopo l’imbarazzante debacle (83-61) registrata al Palacastrum nel turno precedente…
Detto del capitano Lagioia, che, per onestà intellettuale, abbiamo impalmato Mvp soprattutto per la provvidenziale bomba (i punti non si contano, si pesano!) che ha evitato ai locali un rischiosissimo overtime, da rimarcare fra i teramani le prestazioni della guardia Canelo (14p con 6/9 da 2, 2/2 ai liberi, 2r, 2 assist, 13 di valutazione in 30m), del solito e imprescindibile, seppur nell’occasione impreciso, Aromando (12p + 13r, 11 di valutazione in 28m) e della chirurgica ala under, classe 99, Kekovic (10p con 4/5 complessivo, 5r, 15 di valutazione in 23m). 
Nel prossimo turno, Fabi (6) e soci - attualmente in quartultima posizione solitaria, con due punti di vantaggio sul Porto Sant’Elpidio di coach Schiavi - affronteranno in trasferta la schiacciasassi San Severo (44) di coach Salvemini in un match che molto difficilmente porterà in dote alla compagine biancorossa il referto rosa, visto il prevedibile desiderio della corazzata pugliese di reagire immediatamente alla prima sconfitta stagionale, registrata in terra marchigiana al cospetto del cazzuto Senigallia (26) di coach Foglietti; ai teramani, sfuggito da tempo l’obiettivo playoff, non resta che lavorare al meglio delle proprie possibilità per conservare (almeno!) il quart’ultimo posto e giocare i playout con il vantaggio del fattore campo, chiudendo senza troppi rischi una stagione avara di grandi soddisfazioni ma, si spera, utilissima per pianificare al meglio la prossima.

Ho finito, noi ci becchiamo la settimana prossima, salud, dinero y amor!

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Gabri Di Bonaventura
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Gabri Di Bonaventura
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