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Serie B, Girone C – Campli, Chieti, Giulianova, Pescara, Teramo.
TERAMO BATTE CAMPLI NEL DERBY, PESCARA OK, CHIETI E GIULIANOVA KO.
Un momento di Teramo-Campli.
[Teramo Basket / Raffaele Latino]


Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B. 14^ giornata di ritorno.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 16 Aprile 2019 - Ore 13:30

Penultima giornata di ritorno per le cinque franchigie cestistiche abruzzesi impegnate nel campionato di Serie B, girone C, proviamo a riepilogare rapidamente quanto accaduto nel secondo weekend di aprile, caratterizzato da un derby (Teramo-Campli) che metteva di fronte due compagini divise geograficamente da pochi chilometri e che, fra un paio di settimane, daranno vita ad una serie che, al meglio delle cinque gare, decreterà quale delle due conserverà, in prima battuta, la terza serie nazionale.

TERAMO-CAMPLI
In un derby tutto sommato quasi inutile per la classifica, il Teramo (20) di coach Domizioli, ora matematicamente quart’ultimo, piega (74-66) il “rognoso” fanalino di coda Campli (- 2) di coach Tarquini e conquista la decima vittoria stagionale…
La gara, come prevedibile poco esaltante dal punto di vista spettacolare, si è giocata costantemente in equilibrio (20-13, 34-32, 54-49), lasciando intuire che Teramo nei playout - seppur innegabilmente favorita nonostante l’assenza per infortunio del capitano Lagioia - dovrà sudare le proverbiali sette camicie per condannare i virgulti camplesi a quella che, secondo tutti, è una retrocessione annunciata, soprattutto dopo l’addio dell’incisivo under montenegrino, classe 99, Jakov Milosevic, approdato a Napoli (Serie B, girone D) alla corte di coach Lulli.
Spulciando soltanto fra i tabellini di fine gara, visto che le statistiche non sono presenti sul sito della Lega Nazionale Pallacanestro, credo sia molto confortante per il coach marchigiano Domizioli contare ben cinque uomini in doppia cifra (Marsili 16, Fabi 14, l’under Aromando 11, Canelo 10 e il play Costa 15, quest’ultimo, tra l’altro, Mvp del derby soprattutto per alcune giocate vincenti relative al tempino decisivo) mentre per gli ospiti da rimarcare le prove del generoso capitano Miglio (16), del frizzante play, classe 2000, Cristiano Faragalli (13) e dell’esterno montenegrino, classe 99, Raicevic (12).
Nel prossimo turno, Sebrek (6) e soci affronteranno in trasferta l’ambizioso Fabriano (36) di coach Fantozzi, alla ricerca del miglior piazzamento playoff, mentre la formazione farnese chiuderà la stagione regolare sul campo amico ospitando la capolista San Severo (52) di coach Salvemini nel più classico dei testa-coda senza interesse alcuno per la graduatoria e dall’esito a dir poco scontato.

CHIETI
Dopo tredici sigilli consecutivi, si ferma in maniera brusca ma indolore la corsa del Chieti (40) di coach Coen, polverizzato impietosamente (78-50) sul parquet della schiacciasassi San Severo (52) guidata dal coach teatino Salvemini, l’unica squadra del girone C, in stagione regolare, ad aver fatto meglio della franchigia presieduta da Marchesani che, nell’estate scorsa, rilevando i diritti sportivi del defunto Recanati dove allenava proprio il tecnico dorico visto anche ad Atri, ha riportato a Chieti la terza categoria nazionale con mezzi economici a dir poco importanti e progetti decisamente ambiziosi che, mi sbilancio, sono sicuro ricollocheranno, nel giro di poco tempo, la storica piazza abruzzese al piano di sopra… magari già fra qualche mese, chi può dirlo?
Impossible is nothing!
Ma torniamo a quanto accaduto sul parquet del PalaBorsellino, tana inviolata nella stagione corrente, dove i gialloneri (Sodero 16, Rezzano 13, Stanic 10, l’under, ex Ferrara, De Zardo 10), stimolati dalla presenza della vice capolista, hanno mostrato immediatamente i muscoli (19-5 al 10’), trovando sistematicamente i punti di rottura dei giochi teatini e archiviando la pratica già a metà percorso (41-19), con buona pace di tutti, visto che il secondo tempo (58-37 al 30’) finiva con il diventare un lunghissimo “garbage time”…
Analizzando le statistiche del big-match, assegnerei la palma di Mvp all’ottimo centro, ex Bisceglie, Antonelli (10p + 9r, 3 stoppate, 2 assist, 4 falli subìti, 23 di valutazione in 25m) mentre fra gli ospiti, che hanno preferito dare un turno di riposo al veterano Migliori,  doppia cifra soltanto per l’ex Siena, classe 97, Radonjic (10p + 6r ma soltanto 3 di valutazione in 34m), a cui ha provato a dare sostegno il fisicato centro, ex Campli, Ponziani (9p + 2r, 7 di valutazione in 23m) mentre tutti gli altri biancorossi (Di Carmine 7, Gueye 5, Di Emidio 4, Gialloreto 3), hanno sicuramente conosciuto giornate migliori.
Nel prossimo turno, gli uomini del tecnico Piero Coen, che tra l’altro a San Severo aveva vinto la Serie C nella stagione 2014/2015, chiuderanno la regular season sul legno amico ospitando il Porto Sant’Elpidio (16), in un’altra gara che riserverà pochissime emozioni, visto che nessuna delle due contendenti può modificare la classifica, già ampiamente definita: playoff con fattore campo a favore per il Chieti (Napoli o Luiss Roma come avversario, se ho fatto bene i conti), playout con fattore campo a favore con il Catanzaro per la compagine guidata da coach Schiavi.

GIULIANOVA
Dopo il sorprendente blitz (62-66) messo a segno la settimana scorsa, tra l’altro in formazione a dir poco rimaneggiata, sul legno dell’ambizioso Pescara (36), il Giulianova (26) di coach Ciocca (out i tre under De Ros, Angelucci e Gobbato) resuscita drammaticamente, al Palacastrum, la mucca di memoria erzegoviniana, famosa per riempire il secchio di tanto latte, salvo poi rovesciare lo stesso maldestramente; infatti, i giallorossi, con il destino sportivo nelle proprie mani, cedono (71-77) al cospetto del redivivo Civitanova (24) di coach Millina che, pur tagliato fuori quasi matematicamente dalla zona playoff a causa delle cinque sconfitte rimediate in fila, non si è minimamente “scansata”, onorando l’impegno, nonostante la pesante assenza dell’ala classe 94 Bianconi, nella speranza di una sconfitta contemporanea del Nardò (28) di coach Quarta che invece, espugnando perentoriamente (65-90) il parquet del Porto Sant’Elpidio (16), ha matematicamente escluso dalla corsa Francesco Amoroso (6) e compagnia cantante, ipotecando fortemente l’ultimo posto utile per la post-season…
Tornando alla gara, dopo un primo tempo sensibilmente favorevole (43-37), i padroni di casa, al rientro sul parquet terminata la pausa lunga, giocavano un terzo quarto da incubo (5-25!), consentendo agli ospiti (l’ex play Campli Burini 13, la guardia, classe 96, Felicioni 13, il lungo, classe 98, Mitt 10) di griffare il parziale che, in pratica, concedeva sul classico piatto d’argento l’opportunità del blitz alla compagine dell’ex giallorosso Andreani (5)…
In realtà, nel tempino decisivo, una tripla dell’inesauribile e solida guardia-play Ricci (24p con 5/6 da 2, 3/6 da 3, 5/8 in lunetta, 4r, 8 falli subìti, 3 assist, 25 di valutazione senza mai uscire dal campo) riportava perentoriamente in linea di galleggiamento i locali (67-68 a 03:04 dalla sirena) lasciando presagire il sospirato sorpasso ma, nei momenti decisivi, la freddezza dalla lunetta dei marchigiani (11/15 in totale, 73%) condannava il Giulianova ad una sconfitta pesantissima, visto che rischia di vanificare irrimediabilmente il raggiungimento dell’obiettivo post-season…
Hombre del partido l’ala con polpastrelli educatissimi, ex Moncalieri, Coviello (20p con 6/13 complessivo, 6/8 a cronometro fermo, 10 carambole, 7 falli subìti, 2 assist, 29 di valutazione in 36m) mentre fra i giuliesi inutili sono risultate le doppie cifre prodotte dal rientrante lungo, ex Bisceglie, Azzaro (16p + 6r, 13 di valutazione in 32m) e dal pimpante regista Cardellini (11p + 5 assist, 13 di valutazione in 39m).
Nel prossimo turno, gli uomini del factotum Sacripante affronteranno in trasferta la matricola Ancona (22) di coach Pozzetti, con i giallorossi a caccia dell’acuto che garantirebbe l’accesso ai playoff ma solo in concomitanza di una sconfitta casalinga del Nardò (28) con il Senigallia (32); tutto è possibile, per carità, ma che i granata guidati da coach Quarta butteranno nel water un’occasione così favorevole, sinceramente ci credo meno di zero, considerato soprattutto il fatto che i marchigiani di coach Foglietti, dopo aver perso in casa (69-75) con il Fabriano (36) di coach Fantozzi, non hanno modo alcuno di migliorare la loro posizione, che comunque rimarrà la sesta poltrona; ma cosa ne sai che ti porta la Befana?
Quindi, Ferraro (8) e compagnia hanno il dovere, magari recuperando qualche elemento, di provare a vincere al PalaRossini e poi sperare nel provvidenziale blitz di Maggiotto e soci in terra pugliese; ripeto, la cosa ai miei occhi appare molto improbabile ma meglio non avere (ulteriori!) rimpianti.

PESCARA
Dopo tre sconfitte consecutive decisamente amare (Fabriano e Senigallia fuori, Giulianova in casa), il Pescara (36) di coach Rajola ritrova confidenza con la parte buona del referto, rullando a domicilio (54-95), come da copione, il debole Catanzaro (6) di coach Furfari, con la squadra calabrese molto probabilmente destinata a retrocedere nei playout, visto il roster imbottito di elementi giovani e, senza offese per nessuno, poco incisivi in categoria…
La gara, com’è facile intuire dal risultato finale, è stata controllata agevolmente fin dalla palla a due (8-20, 22-45, 34-68) dai biancorossi, con il coach Rajola che ha approfittato opportunamente dell’occasione per spalmare minutaggio a tutti i convocati, portando in scioltezza cinque uomini in doppia cifra…
Palma di Mvp all’esuberante under Gay (16p con 5/7 complessivo, 5/6 in lunetta, 4r, 4 assist, 21 di valutazione in 22m), a cui hanno fornito concreta sponda il centro, classe 97, Pedrazzani (13p con 6/9 da 2, 4r, 13 di valutazione in 18m), il bomber Leonzio (13p con 5/7 dal parquet, 13 di valutazione in 24m), il play, classe 96, Caverni (11p con 5/7 dal campo, 2r, 2 assist, 10 di valutazione in 22m) e il volitivo, tra l’altro ex di turno, Carpanzano (8p + 2r e 4 assist, 13 di valutazione in 19m).
Nel prossimo turno, Micevic (10) e compagnia, momentaneamente al terzo posto in coabitazione con Fabriano e Bisceglie, affronteranno fra le mura amiche proprio il Bisceglie di coach Marinelli in un big-match che deciderà, nel bene o nel male, il futuro prossimo degli adriatici: in caso di vittoria, l’Amatori blinderebbe almeno il quarto posto, che potrebbe diventare terzo in caso di contemporanea sconfitta casalinga (a dir poco improbabile, ma non impossibile!) del Fabriano con il Teramo, mentre, in caso di sconfitta, la franchigia presieduta da Di Fabio rischierebbe addirittura di finire in quinta posizione (!), iniziando i playoff in salita, dovendo affrontare (sempre se ho fatto bene i conti!) una fra Matera e Reggio Calabria, con il fattore campo a sfavore, cosa che suonerebbe davvero beffarda per una compagine che, a lungo, si è fregiata del secondo posto in solitaria e che soprattutto, prima delle Finali di Coppa di Lega, ha aggiunto al roster due under di qualità (Gay e Pedrazzani) proprio per chiudere la stagione nel modo migliore possibile.

Ho finito, nel porgere a tutti i lettori di Roseto.com i miei migliori auguri di una serena Pasqua, vi rimando alla settimana prossima, in particolare per scoprire insieme quali saranno gli accoppiamenti playoff che riguarderanno le franchigie abruzzesi.
Salud, dinero y amor. 

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Gabri Di Bonaventura
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Gabri Di Bonaventura
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