Simone Pierich. [Marco Cimorosi].
Simone Pierich in azione con la maglia del Roseto. [Cusano Photo].
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Articolo pubblicato sul MESSAGGERO Abruzzo domenica 9 giugno 2019.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 10 Giugno 2019 - Ore 11:15
Gli Sharks hanno iniziato in modo scoppiettante e con largo anticipo la stagione 2019/2020.
Così, dopo l’ingaggio del centro statunitense Khadeem Lattin e l’accordo di collaborazione con la squadra di basket in carrozzina degli Amicacci Giulianova, è arrivata la conferma per la squadra del prossimo anno di Simone Pierich.
Il figlio d’arte di Elvio, che il 22 settembre compirà 38 anni, è stato il capitano della svolta nella stagione del Roseto, che sotto la sua guida ha saputo compattarsi e cambiare marcia, conquistando la salvezza con 5 turni di anticipo e guadagnando i playoff nonostante un’età media di 22,9 anni e 9 giocatori esordienti in A2 su 11 in rotazione.
Sulla sua conferma, Pierich chiosa: «Sono molto felice di far parte ancora di un progetto originale che si è pure rivelato vincente».
Sull’ingaggio di Lattin, il capitano osserva: «Penso che con il suo atletismo possa essere un fattore nel nostro campionato. Sta a noi renderlo pronto fin da subito, mettendolo nelle migliori condizioni».
Anche perché confermarsi fra le più belle sorprese del campionato non sarà facile, come sottolinea Pierich: «Dobbiamo essere bravi a resettare le nostre menti rispetto al buon lavoro fatto ormai l’anno scorso. Non saremo più la sorpresa, anche se ripartire da una base solida è sicuramente importante per continuare a fare bene».
L’ultimo pensiero è per il pubblico rosetano, che lo ha eletto beniamino lo scorso anno e che è molto contento della sua conferma: «Spero che il pubblico aumenti, perché già lo scorso campionato ci ha aiutato a cogliere qualche vittoria al termine di partite in bilico e perché noi abbiamo fatto capire che una squadra giovane come la nostra ha davvero bisogno di tutti. Sarà bello rivedere i tifosi al palazzo e io spero che siano sempre di più».
Leadership, capacità di osare, esperienza per parlare a muso duro sono le qualità riferibili al campo, mentre fuori l’ala di 2 metri ha saputo guadagnarsi il rispetto di ragazzi, che in qualche caso potrebbero essere suoi figli, grazie all’autorevolezza espressa dando per primo il buon esempio.
Un modo di fare serio e rigoroso che non è sfuggito a Daniele Cimorosi, patron del Roseto, che per primo gli fece pubblici complimenti dopo pochi giorni di raduno, ad agosto 2018, additandolo come esempio da seguire per tutti i componenti del Roseto.
Luca Maggitti
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