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Serie B – Final Four
PESCARA, IL CAPOLAVORO È COMPIUTO: DAL RIPESCAGGIO ALLA PROMOZIONE IN A2 SUL CAMPO!
CUOR DI LEONZIO!
Ennio Leonzio, MVP di Pescara-San Severo. In 30 minuti, 30 punti (1/5 da 2, 4/6 da 3, 16/16 in lunetta), 8 rimbalzi, 11 falli subiti, 2 assist, 43 di valutazione.
[Foto Amatori Pescara / Federica Roselli]


PESCARA2!
L’Amatori Pescara festeggia la promozione in Serie A2.
[Foto Amatori Pescara / Federica Roselli]


VINCENTE!
Stefano Rajola, che ha centrato la promozione al suo secondo campionato da coach.
[Foto Amatori Pescara / Federica Roselli]


L’Amatori batte San Severo e si guadagna una storica promozione, tornando in A2 dopo 33 anni.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 17 Giugno 2019 - Ore 01:30

PESCARA-SAN SEVERO 77-71

Al secondo ed ultimo tentativo, il Pescara di coach Rajola centra l’obiettivo del salto di categoria, piegando (77-71) in un concitato finale la corazzata San Severo guidata dal tecnico teatino Salvemini, quest’ultimo per diversi anni apprezzato coach proprio dell’Amatori…

Dopo un avvio decisamente favorevole ai pugliesi (0-8 dopo nemmeno tre minuti di gioco, 1-10 al 5’), i biancorossi ritrovavano fiducia e si rimettevano in partita (12-18 al 10’, 30-32 a metà gara) grazie anche alla chiamata, da parte del tecnico pescarese Rajola, di una zona adeguata che risulterà, nel corso del match, a dir poco indigesta ai gialloneri, spesso prevedibili nella manovra ed incapaci di trovare con continuità quei vantaggi che solitamente offrivano, durante stagione regolare e playoff, tiri ad alta percentuale, un po' il marchio di fabbrica della franchigia presieduta da Ciavarella…

Nella terza frazione, un canestro realizzato comodamente dall’under Gay (4) regalava il + 5 agli adriatici (50-45 al 26’) ma, dopo un tempestivo time-out chiamato dalla panchina pugliese, Rezzano (7) e compagnia griffavano un parziale di 9-2 che consentiva loro di entrare nel tempino decisivo con un possesso di vantaggio (52-54)…

Dopo un tentativo di fuga dei gialloneri (57-63 al 34’) tamponato brillantemente dall’immarcabile Leonzio (hombre del partido, 30p con 1/5 da 2, 4/6 da 3, 16/16 in lunetta, 8r, 11 falli subìti, 2 assist, un mostruoso 43 di valutazione in 30m), il match tornava in perfetto equilibrio (65-65) a 03:46 dal termine, con una piccola ma, a mio modesto avviso, decisiva differenza: la faccia dei giocatori in casacca biancorossa era quella che il momento richiedeva, quella dei gialloneri tradiva il peso di una pressione che cominciava a diventare insopportabile…

Un cazzutissimo gioco da tre punti dell’ineffabile Mvp dava un possesso pieno di vantaggio al Pescara (70-67 a 88” dalla sirena) e quando, dopo due tiri liberi falliti dal generoso ex Di Donato (8p + 10r, 11 di valutazione in 24m), l’ex Roseto Ruggiero (13) sbagliava la tripla del pareggio a 32” dal termine, per il San Severo iniziavano i dolorosissimi titoli di coda…

Dalla lunetta, ancora Leonzio, insieme a Capitanelli (12p + 4r, 8 di valutazione in 31m) e al “mancino mascherato” Potì (17p + 9r, 5 falli subìti, 18 di valutazione in 36m), chiudevano definitivamente la pratica, dando il via ai meritatissimi festeggiamenti con il popolo biancorosso presente a Montecatini e lasciando ai pugliesi (Stanic 16, Scarponi 15, Sodero 10) la promozione a tavolino, che comunque ci sarà, vista la rinuncia al ripescaggio in A2 ufficializzata in settimana dalla Bakery Piacenza…

Cosa aggiungere?

Credo che ancora una volta sia giusto ribadire la bellezza dei playoff, che non a caso anche il calcio ha copiato al basket; inoltre, credo sia opportuno rimarcare l’ottimo lavoro svolto dal tecnico pescarese Rajola, che al suo secondo anno da head coach ottiene una storica promozione in A2, e la lungimiranza della società adriatica che, prima delle Finali di Coppa di Lega, ha puntellato l’organico, inserendo due under di spessore (Pedrazzani e Gay) assolutamente fondamentali per garantire quella profondità necessaria in un cammino così lungo e costellato di imprevisti (infortuni, cali di rendimento, squalifiche e così via)…

Insomma, al di là della “fortuna” di essere stati ripescati dopo l’uscita al primo turno della post-season, la squadra del patron Di Fabio ha dimostrato con i fatti di meritare il salto di categoria, visto che avere la meglio con l’attrezzata Salerno, che disponeva anche del vantaggio del fattore campo, non era certo cosa agevole; la squadra, che praticamente dopo l’eliminazione con Reggio Calabria era già in vacanza, ha dimostrato sul campo grande professionalità e invidiabile spessore mentale, ripagando l’affetto del pubblico con prestazioni impeccabili (sconfitte comprese!) e conquistando un obiettivo straordinario anche per il movimento cestistico abruzzese, che l’anno prossimo potrà contare su un derby latitante, al piano di sopra, da troppi anni… I love this game!

Nella speranza che l’anno venturo tale gioia possa essere appannaggio di un’altra compagine abruzzese, vi ringrazio per l’attenzione mostrata verso questa rubrica e vi do appuntamento alla stagione prossima.

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Gabri Di Bonaventura
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Gabri Di Bonaventura
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