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Serie A2 Est – Roseto Sharks
SQUALI IN UMBRIA CON DUE AMICHEVOLI NELLE GAMBE
Un momento dell’amichevole fra Roseto Sharks e Miami University.

24 novembre 2003. Jon Larranaga, a sinistra, e Steven Hansell: giocatori del Roseto Sharks 2003/2004 in Serie A.

Un momento dell’amichevole fra Roseto Sharks e Miami University.

Sconfitte indolori contro Houston e Miami. Squadra rimaneggiata, primi progressi. Le dichiarazioni di coach Germano D’Arcangeli.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 13 Agosto 2019 - Ore 11:00

Da oggi gli Sharks lavorano nella verde Umbria, in quota a Roccaporena di Cascia, dopo aver lasciato Roma e chiuso la prima fase del ritiro precampionato con due amichevoli nelle gambe, entrambe disputate contro squadre di NCAA.

Il primo galoppo amichevole risale a venerdì 9 agosto, contro i collegiali texani di Houston. Lo scrimmage ha detto poco o nulla, visto che la squadra si è radunata soltanto 4 giorni prima e che è scesa in campo largamente rimaneggiata, dovendo fare a meno di capitan Simone Pierich, Leonardo Ciribeni, Yannick Nzosa, Nicola Giordano e Pierfrancesco Oliva che sta svolgendo il pianificato recupero. Praticamente assente pure Leo Menalo, uscito dopo 4 minuti per una distorsione alla caviglia, mentre lo statunitense Khadeem Lattin era arrivato soltanto il giorno prima con tanto di fuso orario da smaltire.

Nonostante le numerose assenze, la contesa è stata vera, come commenta coach Germano D’Arcangeli: «Abbiamo fatto una guerra. Una partita durissima, contro una squadra che ha giocato con un energia che non avevo mai visto. Noi siamo indietro su tutto e non eravamo proprio in grado di giocare, oltre alle assenze che comunque abbiamo patito. Di buono c’è che abbiamo tante cose su cui lavorare e che anche quest’anno saremo atletici».

A un certo punto, stante il caldo e la superficie di gioco resa scivolosa, si è pure sospesa la partita. D’Arcangeli chiosa: «La partita è stata sospesa perché si scivolava troppo ed entrambe le squadre hanno voluto evitare guai fisici».

La seconda amichevole si è giocata sempre a Roma ieri sera, contro Miami University. La squadra statunitense è allenata da Jim Larranaga, padre di Jon – che giocò nel Roseto in Serie A per uno scorcio della stagione 2003/2004 – e del più famoso Jay, anch’egli ex giocatore in Italia e oggi coach seguendo le orme paterne.

Roseto ha fatto registrare progressi rispetto alla prima uscita, nonostante le assenze in campo di capitan Pierich, De Fabritiis, Giordano, Nzosa e Oliva, che svolge lavoro differenziato a parte e ha iniziato la sua stagione un mese prima dei compagni, per recuperare dal grave infortunio patito a gennaio 2019 quando era impegnato negli Stati Uniti nel campionato NCAA.

Lo scrimmage contro Miami è finito con la vittoria degli ospiti per 69-73, al termine di una partita decisa soltanto all’ultimo minuto, nel corso della quale il Roseto ha messo in campo grande intensità difensiva. Si sono distinti, per le buone cose fatte vedere, Lazar Nikolic, Jordan Bayehe, Aristide Mouaha, Matteo Visintin e Dut Mabor.

Dunque un passo avanti, piccolo ma importante. Leonardo Ciribeni, assente nella prima uscita, ha potuto giocare un po’ e la squadra sta cominciando a giocare insieme. A livello di punteggio, nonostante nel basket d’agosto amichevole nulla o quasi conti, la partita è stata decisa dallo smarrimento difensivo degli Squali avvenuto dopo un inizio di partita convincente. Smarrimento che ha portato a subire due parziali che sono costati la gara, nonostante il grande sforzo fatto dagli atleti per recuperare nel punteggio che li aveva visti andare sotto in modo netto.

L’orgoglio dei giocatori ha comunque portato, nonostante l’inizio della preparazione e il caldo opprimente, a recuperare 20 punti grazie a una difesa ossessiva, mostrando carattere e voglia: elementi che lo scorso campionato si sono rivelati fondamentali e che non dovranno mancare neanche quest’anno. Poi alcuni errori negli ultimi minuti, dovuti a mancanza di lucidità, non hanno permesso di battere una squadra che la prossima stagione dovrebbe competere per vincere la ACC Conference.

A fine amichevole, questo il commento di coach D’Arcangeli: «Siamo stati bravissimi ad arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accadesse. Ho visto coraggio e dedizione ed era quello che volevamo».

Il Roseto si allenerà a Roccaporena fino al 22 agosto – tornando a Roma sabato 17 agosto per la terza amichevole contro i collegiali statunitensi di Baylor – prima di arrivare a Roseto degli Abruzzi venerdì 23 agosto e restarci fino a metà settembre.

Luca Maggitti
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