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Arbitri e premi
A MAURIZIO BIGGI IL PREMIO REVERBERI
Maurizio Biggi, ‘Biggio’ per gli amici.

Luigi Lamonica (Premio Reverberi 1998) e Maurizio Biggi (Premio Reverberi 2020), ‘danno tecnico’ a Luca Maggitti, in via Seneca 5.

Maurizio Biggi e Luca Maggitti.

Biggio vince l’Oscar del basket. I miei complimenti.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 16 Novembre 2019 - Ore 15:45

Ho conosciuto “Biggio”, al secolo Maurizio Biggi, nel 2010.

Stavo vendendo “TIME OUT”, il libro di coach Gabri Di Bonaventura, e lui mi contattò telefonicamente dicendomi che aveva letto della pubblicazione e che, siccome scendeva dalla Pianura Padana (è piacentino, ma gravita su Milano) ad arbitrare in Serie A il Teramo, avrebbe volentieri contribuito all’acquisto di quel volume il cui netto ricavo sarebbe andato alla onlus “L’Aquila per la Vita”, per supportare la lotta al cancro.

Mi colpì quel contatto, perché la generosità umana esiste ma tirare fuori soldi non piace a nessuno, soprattutto per un libro. Ma dovevo ancora conoscerlo di persona, “Biggio”, che si palesò con baffi pizzetto e sorriso, mi strinse vigorosamente la mano e di libri ne acquistò a decine, impegnandosi per la giusta causa. Sorpreso, dissi tra me e me: e questo, adesso, da dove diavolo sbuca?

Era l’inizio di una amicizia ormai decennale, nel corso della quale ho avuto modo di apprezzare l’arbitro di basket e, soprattutto, l’uomo (Roseto ha giocato fra B e A2, “Biggio” arbitra nella massima serie). Attento, dotato di ciclopico buon senso mixato a sorriso, sensibile e acculturato, è diventato una delle persone del mondo del basket che sento più volentieri.

Questo per le cose buone.

Per le cose cattive, confesso che abbiamo una malsana (scherzo!) passione per la convivialità spinta a base di arrosticini e Montepulciano d’Abruzzo. Per non parlare della porchetta, rigorosamente con la crosta...

“Biggio” è un uomo che credo abbia un tratto distintivo: la generosità. Questo, per un essere umano, significa molte cose, tutte positive, che si riverberano – a mio umile avviso – altrettanto positivamente nel suo ruolo di arbitro di Serie A e di istruttore.

Da ieri, la generosità e le altre qualità – umane e professionali – dell’arbitro di basket di nome Maurizio Biggi sono ulteriormente certificate al massimo livello, visto che gli è stato assegnato il Premio Reverberi e cioè l’Oscar del Basket per la stagione sportiva 2019/2020.

Si tratta di un premio importantissimo, perché lo si può ricevere soltanto una volta in carriera ed è assegnato dal comune di Quattro Castella in collaborazione con la Federazione Italiana Pallacanestro e la Lega Basket.

Il premio è intitolato alla memoria dell’arbitro Pietro Reverberi (1912-1985), componente della FIBA Hall of Fame dal 2007, che in carriera ha diretto oltre 3.000 incontri in tutte le categorie e ha partecipato a tre edizioni dei Giochi olimpici: Helsinki 1952, Melbourne 1956 e Roma 1960, oltre ad aver diretto in Campionati Europei e Campionati Mondiali.

Complimenti, “Biggio”: da ieri il fischietto che mi ha regalato (e che conservo gelosamente) vale di più!

POST SCRIPTUM
La vendita di “TIME OUT” portò al netto ricavo di 13.600 Euro, che bonificammo alla onlus “L’Aquila per la Vita”, per supportare la lotta al cancro. Anche grazie alla generosità e all’impegno di “Biggio”.


Luca Maggitti
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