Il Roseto griffato Sapori Veri ha ingaggiato fino al termine della stagione in corso lo statunitense (con passaporto della Guinea Equatoriale) Bobby Jones, ala classe 1984 di 202 cm, proveniente dalla squadra giapponese dei Kumamoto Volters.

Jones, californiano di Compton, dopo 3 anni in NBA girando numerose franchigie da comprimario, iniziò la sua esperienza oltreoceano giusto 10 anni fa e proprio in Abruzzo, arrivando nel Teramo di Serie A1 che disputò pure l’Eurocup allenato da coach Andrea Capobianco con Marco Ramondino vice ed Emanuele Di Paolantonio assistente.

Dopo i biancorossi, Jones ha giocato fra Serie A e A2 sempre in Italia con Montegranaro, Forlì, Pistoia, Virtus Roma (giocando la Finale Scudetto), Caserta, Piacenza, Mantova  e, lo scorso campionato, Rieti in A2 Ovest, dove ha chiuso la stagione regolare con 28 presenze a 16,7 punti, 7,35 rimbalzi e 2 assist di media in 31,7 minuti, con 20,4 di valutazione. Nei playoff, 8 partite a 10,3 punti, 7 rimbalzi, 1,3 assist e 12,3 di valutazione in 27,3 minuti di impiego medio.

Jones in Serie A2 può giocare i due ruoli di ala e dare pure una mano da centro tattico. Forte fisicamente nonostante non sia più un giovincello, il veterano capisce il gioco ed è duttile tatticamente.

La sua poliedricità è piaciuta a coach Germano D’Arcangeli, che ha sconfessato la scelta a lungo ponderata di Khadeem Lattin per virare su un giocatore che garantisce più punti e maggiori soluzioni, anche se in questo modo nel ruolo di centro andrà spostato Jordan Bayehe, che avrà il solo Dut Mabor a coprirgli le spalle, mentre nei ruoli di ala ci saranno Pierich, Jones e il rientrante Oliva.

Starà al coach del Roseto ottimizzare gli impieghi costruendo un nuovo assetto che possa garantire il ritorno alla vittoria e quindi la salvezza.

Il pubblico rosetano preme per avere una squadra con 2 statunitensi e quindi più competitiva, ma sia coach D’Arcangeli sia il presidente Norante hanno dichiarato che le scelte del progetto Roseto Sharks / Stella Azzurra prevedono un solo straniero (oltre al giovane comunitario Menalo) e spazio per i giovani stellini il cui impiego giustifica l’esborso economico da parte del sodalizio capitolino.

La scorsa stagione, D’Arcangeli ha rischiato rinunciando prima a Simonovic e poi a Bushati, ma alla fine i risultati gli hanno dato ragione. Stavolta, con un americano in meno, il tecnico rischia ancora andando contro il comune senso del basket. Anche stavolta, saranno i risultati finali a stabilire se avrà ragione o torto.

A tal proposito, il general manager e direttore sportivo, Giacomo Rossi, ha dichiarato: «Jones ci darà più certezze nei momenti difficili delle partite, grazie alla sua esperienza unita alla sua grinta. È il primo movimento in entrata che facciamo in 16 mesi di accordo Sharks/Stella».

Vedremo se il movimento di mercato sarà sufficiente per la salvezza o se la società dovrà, più avanti, ingaggiare un esterno extracomunitario, tagliando Leo Menalo.