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Serie B, Girone C – Chieti, Giulianova, Teramo.
TRIS DI SCONFITTE
Salvatore Genovese, con il Roseto Sharks nella A2 Silver 2013/2014. L’ala potrebbe essere ingaggiata dal Giulianova.
[Cusano Photo]


Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B. 2^ giornata di ritorno.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 21 Gennaio 2020 - Ore 09:00

Mala tempora currunt!
Seconda di ritorno, come avevo temuto, letteralmente nefasta per le tre franchigie cestistiche abruzzesi impegnate nella terza categoria nazionale (Serie B, girone C); proviamo ad analizzare rapidamente quanto accaduto sui parquet di Fabriano, Giulianova e Rimini in questo weekend di gennaio appena trascorso.
   
CHIETI
Dopo due vittorie casalinghe consecutive, l’ambizioso Chieti (18) di coach Sorgentone (3v e 2p), nel big-match di giornata, cede abbastanza nettamente (82-68) al cospetto del determinato Fabriano (28) di coach Pansa, capolista del girone C insieme al Cento di coach Mecacci…
L’approccio feroce dei cartai (26-12 al 10’) – al solito sostenuti dagli oltre duemila appassionati di casa presenti al PalaGuerrieri, oltre all’immancabile e fedele rappresentanza teatina - ha praticamente segnato in maniera decisiva il match, visto che le tre frazioni successive hanno registrato un equilibrio pazzesco (21-20, 20-21, 15-15) che ha ulteriormente rafforzato il peso specifico del primo periodo griffato magistralmente dagli attrezzati biancoblù, che tra l’altro hanno aggiunto al roster un’ala classe 98 (Fontana, 7p + 3r in 19m, 7 di valutazione), proveniente da Agrigento (A2), che vale davvero oro a questi livelli…
Nell’ultimo tempino, iniziato sul 57-43, Chieti ha tentato generosamente il tutto per tutto, riavvicinando Merletto (14) e soci sul -8 (76-68 a 01:51 dal termine) ma il tempestivo time-out chiamato dal tecnico piemontese, ex Tortona, consentiva ai marchigiani (l’ex Radonjic 15 + 7r, Petrucci 8) di riordinare le idee e piazzare il parziale di 6-0 con cui il match andava definitivamente in archivio…
Spulciando fra le statistiche, con le valutazioni di squadra che ovviamente premiavano sensibilmente i locali (96-58), direi di assegnare la palma di Mvp all’inossidabile centro, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004, Garri (23p con 8/11 dal campo, 6/6 in lunetta, 10r, 5 falli subìti, 2 assist, 36 di valutazione in 34m) mentre in casa Chieti, con l’addizione Pederzini ancora impossibilitato a scendere in campo (fascite plantare?), da rimarcare soprattutto le prestazioni del sempreverde Ruggiero (18p con 6/8 da 2, 2/6 da 3, 5r, 2 assist, 21 di valutazione in 37m) e del coriaceo regista, ex di turno insieme a Gialloreto (2), Stanic (18p con 7/11 da 2, 4/4 in lunetta, 3r, 3 assist, 19 di valutazione in 34m).
Scivolati nuovamente in settima posizione, in coabitazione con il cazzuto Ozzano di coach Grandi, nel prossimo turno (domenica 26 gennaio ore 18) Di Carmine (9) e soci affronteranno in casa l’attrezzato Piacenza (24), terza forza del torneo insieme a Cesena e Rimini; l’incisivo play Perin, ingaggiato per sostituire l’infortunato Maggio, la guardia argentina Bruno, le ali De Zardo e Artioli, i lunghi Birindelli, Cena e Vangelov i punti di riferimento più efficaci a disposizione di coach Campanella, con il tecnico rosetano Sorgentone che, in caso di utilizzo dell’ala ex Jesi Pederzini, dovrebbe rinunciare all’ala (ex Salerno) Sanna, che a Fabriano ha giocato 17m “fatturando” soltanto una tripla su due tentativi…
Tra l’altro, i soliti bene informati vorrebbero che, vista anche l’improvvisa dipartita del verticale lungo Ba, il Presidente Marchesani stia spingendo fortemente per l’ingaggio di un uomo d’area che (se tanto mi dà tanto!) dovrebbe sostituire il poderoso pivot, ex Campli, Ponziani (9p + 6r, 5 di valutazione in 20m)… sarà poi vero?
Come cantava il compianto Lucio Battisti (1943-1998), lo scopriremo solo vivendo!

GIULIANOVA
Quinto inevitabile stop consecutivo per il Giulianova (10) di coach Ciocca, piegato nettamente (54-75) fra le mura amiche dalla corazzata Cento (28) di coach Mecacci, battistrada del torneo insieme al Fabriano di coach Pansa…
Dopo un primo quarto di studio (13-14), gli ospiti, accompagnati al solito da una trentina di supporters che hanno cantato ed incitato i biancorossi (out l’esterno Fallucca, in panca solo per onor di firma) per tutto il match, rompevano progressivamente gli indugi, iniziando a prendere svariati vantaggi da una difesa impermeabile (30-37 all’intervallo, 46-58 al 30’) ma anche dal 4/12 (33%) registrato dai locali in lunetta e chiudendo i conti in un quarto periodo (8-17) dove i giuliesi smarrivano quasi completamente la via del canestro, consentendo alla forbice del vantaggio ospite di allargarsi comodamente fino al ventello finale…
Analizzando le statistiche di un match a senso unico (36-92 le valutazioni di squadra finali!), direi di assegnare la palma di Mvp al pivot, ex Chieti, Rossi (10p + 16 carambole, 8 falli subìti, 28 di valutazione in 28m), ottimamente supportato dal “pistolero” Leonzio (16p con 6/10 complessivo), dal lungo, tra l’altro partito dalla panca, Paesano (14p + 5r) e dal navigato play/guardia, ex Roseto, Moreno (8p + 5r e 5 assist) mentre, sulla sponda giuliese – ancora indisponibile l’atletico esterno Gobbato, classe 98 - troviamo in doppia cifra l’esperto jolly Hidalgo (17p con 8/13 dal parquet, 1/4 in lunetta, 9r, 6 falli subiti, 7 palle recuperate, 29 di valutazione senza mai uscire dal campo) e il play/guardia, classe 98, Piccone (14p con 4/6 da 2, 2/7 da 3, 9 di valutazione in 29m), mentre la prestazione del generoso lungo Fall (2p + 5r, 2 di valutazione in 12m, inevitabilmente in difficoltà contro il totem Rossi) è stata fortemente pregiudicata dai falli che hanno tolto al pivot ritmo mentale e fiducia, ridimensionando corposamente le aspettative dello staff tecnico sulla possibilità di restare a contatto più a lungo possibile con i quotatissimi avversari.
Tra l’altro, secondo i soliti bene informati, proprio l’ex Reggio Calabria Fall sembrerebbe destinato a cambiare casacca molto rapidamente, lasciando immaginare, nel quintetto guidato da coach Ciocca, equilibri tecnici sensibilmente diversi, visto che è in arrivo l’ala tiratrice, ex Roseto e in uscita da Lucca (Serie B girone A), Salvatore “Totò” Genovese…
Nel prossimo turno, Chiti (9) e compagnia cantante, al momento terzultimi in classifica insieme all’Ancona di coach Rajola, affronteranno in trasferta la matricola Montegranaro (12) di coach Ciarpella, con i marchigiani che nelle ultime nove partite hanno raccolto ben otto sconfitte; l’occasione per i giallorossi, desiderosi di riprendere confidenza con la vittoria, è sicuramente molto ghiotta, soprattutto se la franchigia del Presidente Tribuiani dovesse schierare, come ormai appare assodato, l’esperto Genovese, ottima new entry in attesa del recupero del capitano Cardellini, ma espugnare la Bombonera senza l’apporto sotto le plance (eventualmente!) del centro Fall, che, come anticipato, potrebbe (il condizionale è d’obbligo!) aver concluso l’esperienza in riva all’Adriatico, non sarà cosa semplicissima, considerando la voglia di rivalsa che animerà i veregrensi che, come sempre, saranno sospinti dai calorosi supporters locali legati al tradizionale impianto e allo storico marchio Sutor.

TERAMO
Dopo l’amara sconfitta casalinga (68-70) rimediata nel turno precedente con l’attrezzato Jesi (16) dell’esperto coach Ghizzinardi, il Teramo (8) di coach Cilio, come da facile pronostico, torna a mani vuote dall’ennesima trasferta romagnola, travolto impietosamente (100-69) al PalaFlaminio dal Rimini (24) del navigato coach Bernardi che, con l’arrivo dell’ottimo play, ex Chieti, Simoncelli (4) candida autorevolmente il proprio team – tra l’altro in questo momento con una serie aperta di sette vittorie - a mina vagante pericolosissima dei playoff, avendo già diversi elementi che, in passato, hanno brillantemente vinto questa categoria con la canotta del Montegranaro (citofonare Rivali, Broglia e Francesco Bedetti)…
La gara, come si evince anche dai parziali (28-15, 48-35, 71-53), è sempre stata agevolmente controllata dai padroni di casa, apparsi irresistibili in attacco (Rinaldi 18, Francesco Bedetti 15, Luca Bedetti 11, Broglia 11, l’under Ambrosin 11) grazie anche all’inconsistenza difensiva palesata degli ospiti, capaci di subìre addirittura 25 punti in più della media già preoccupante (76) maturata fino ad oggi…
Se contro avversari così quotati è realisticamente complicato, per una squadra come il Teramo, porsi un obiettivo di risultato, allo stesso modo credo sia opportuno definire, in questi casi, un obiettivo di prestazione che miri ad ottenere, anche attraverso gare così difficili, un rendimento difensivo che non può prescindere da un atteggiamento mentale solido e combattivo, al fine di essere pronti successivamente per partite meno impossibili, dove evitare un canestro piuttosto che bucare un anticipo o mancare un tagliafuori può rappresentare il confine (metaforico!) tra la vita e la morte; alla luce di quanto accaduto al PalaFlaminio (129-41 le valutazioni finali di squadra, una mattanza!), direi che si è trattata di un’occasione persa oltre ogni ragionevole dubbio che deve far riflettere lo staff tecnico e i giocatori al fine di imparare a sfruttare tutti i momenti per migliorare e, conseguentemente, provare ad aumentare le chances di raggiungere la permanenza in categoria attraverso i playout.
Tornando al match, direi hombre del partido l’immarcabile ala, classe 99, Moffa (22p con 6/7 da 2, 3/4 da 3, 1/2 in lunetta, 6r, 4 recuperi, 32 di valutazione in 22m) mentre in casa teramana doppia cifra per l’ispirata ala, classe 2000, Matic (14p con 2/3 da 2, 3/3 da 3, 1/3 in lunetta, 5r, 16 di valutazione in 22m), per l’intraprendente play, classe 2001, Cucchiaro (11p con 4/7 complessivo, 2/3 a gioco fermo, 2r, 7 di valutazione in 25m) e per il veterano Lestini (10p 3/3 da 2, 1/4 da dietro l’arco, 1/2 in lunetta, 5 falli subìti, 1r, 2 assist, 13 di valutazione in 31m).
Collocati in penultima posizione solitaria, con quattro punti di vantaggio sul fanalino di coda Porto Sant’Elpidio (4) del “nuovo” coach Sabatino, nel prossimo turno (domenica 26 gennaio ore 18) Di Bonaventura (9) e gli altri in canotta biancorossa affronteranno in casa il temibile Civitanova (20) dell’ex coach biancorosso Domizioli, con quest’ultimo che in terra marchigiana si è portato anche il preparatore fisico Mazzaufo e l’assistente Di Francesco, entrambi teramani doc…
La sesta forza del torneo annovera nel proprio roster elementi a dir poco eccellenti per la categoria come l’ex Roseto, classe 80, Valerio Amoroso, suo fratello, classe 78, Francesco, il play Alessandri e l’ala Pierini, quindi per la compagine biancorossa si prevede l’ennesimo pomeriggio di passione, anche se l’arrivo del sospirato centro (Bruno, 6p, 2r e 5 falli in 15m a Fabriano) e della guardia/ala classe 99 Tremolada (2p in 17m) – quest’ultimo uscito da Montegranaro, sempre di Serie B, che ha preferito ingaggiare l’affidabile esterno ex Cagliari, classe 96, Rovatti - offre innegabilmente al coach bergamasco Cilio, debuttante in categoria, maggiori possibilità di “trovare” una quadra, cosa quantomeno necessaria ed auspicabile dopo che la franchigia teramana ha letteralmente giocato l’intero girone di andata senza un uomo d’area, pagando a caro prezzo (al momento, solo quattro vittorie in 17 gare) l’allestimento “poco equilibrato” di un organico che, visto il budget limitato, doveva e poteva correre solo per l’obiettivo salvezza.

Ho finito, noi ci becchiamo la settimana prossima, buon vento alle spalle!

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Gabri Di Bonaventura
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