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Festival Cinematografico Roseto Opera Prima
GIORGIO DIRITTI: UN ALTRO ESORDIENTE DI SUCCESSO PASSATO PER ROSETO.
Roseto degli Abruzzi, 2010. Giorgio Diritti e il compianto Tonino Valerii, sul palco del Festival cinematografico Roseto Opera Prima.
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Elio Germano, con l’Orso d’Argento vinto al Festival del cinema di Berlino 2020, per l’interpretazione di Ligabue in ‘Volevo nascondermi’ di Giorgio Diritti.

Elio Germano e Giorgio Diritti, al Festival del cinema di Berlino 2020.

Il regista di ‘Volevo nascondermi’, che a Berlino ha fatto vincere a Elio Germano l’Orso d’Argento, nel 2006 ricevette il premio speciale della Giuria per la sua opera prima ‘Il vento fa il suo giro’. I ricordi di Mario Giunco.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 06 Marzo 2020 - Ore 17:00

Qualche giorno fa, Elio Germano ha vinto l’Orso d’Argento come miglior attore al Festival del Cinema di Berlino, per la sua interpretazione di Ligabue in “Volevo nascondermi”, film di Giorgio Diritti.

Diritti, cineasta classe 1959 nativo di Bologna, ha vinto il suo primo premio importante nel 2006 al Festival cinematografico Roseto Opera Prima, con il suo film d’esordio “Il vento fa il suo giro”.

Era l’11^ edizione ma non risultò vincitore, perché quell’anno la Rosa d’Oro del primo fu attribuita a Kim Rossi Stuart, per la sua opera prima “Anche libero va bene”. L’opera prima di Giorgio Diritti ebbe però il Premio speciale della Giuria: un fatto eccezionale, visto che in 24 edizioni del festival rosetano non si è più ripetuta.

Mario Giunco – “aiutante di campo” del compianto fondatore della kermesse rosetana dedicata alla settimana arte, Tonino Valerii – ricorda: «Giorgio Diritti arrivò a Roseto con un furgoncino, portandosi dietro la “pizza” del film per la proiezione».

Circa la valenza del film “Il vento fa il suo giro”, Giunco non ha dubbi e chiosa: «Secondo me, fra gli oltre 200 film, forse 250, visti in 24 edizioni, l’opera prima di Giorgio Diritti è quella più significativa proiettata in concorso a Roseto Opera Prima. Parliamo di un film che ha vinto, se ben ricordo, oltre 60 premi e che è stato proiettato per oltre un anno e mezzo, ogni giorno, ininterrottamente, al Cinema Mexico di Milano».

Giorgio Diritti, dopo il premio speciale del 2006, tornò a Roseto Opera Prima nell’edizione 2010, portando fuori concorso il suo secondo film, “L’uomo che verrà”, e ricevendo la Rosa d’Argento, come premio speciale, dagli organizzatori.

Diritti ha poi girato nel 2021 il suo terzo film, “Un giorno devi andare”, mentre nel 2020 è uscita la sua quarta opera: “Volevo nascondermi”.

Tornando al 2006, Mario Giunco conclude: «Il nostro premio speciale portò fortuna al film, che prima di Roseto Opera Prima credo avesse ricevuto soltanto una menzione in un festival a Bergamo, dove fu proiettato fuori concorso. Dopo Roseto, il film partecipò al Festival del cinema di Roma e da lì iniziò la sua scalata ai premi».

Roseto Opera Prima può vantare – grazie alla perizia di Tonino Valerii – anche altri premi a esordienti quasi sconosciuti, poi diventati famosi.

Qualche esempio: Ferzan Ozpetek, vincitore della 2^ edizione nel 1997 con “Il bagno turco”; Danis Tanovic, vincitore della 7^ edizione nel 2002 con “No Man’s Land” che poi vinse l’Oscar e – parlando di Oscar – Alejandro Gonzales Inarritu, vincitore della 6^ edizione del 2001 con “Amores perros” e poi di 3 premi Oscar per “Birdman” nel 2015 (miglior film, miglior regista, miglior sceneggiatura originale) e uno nel 2016 come miglior regista per “Revenant – Redivivo”, oltre a un Oscar onorario nel 2018.

E siccome “non c’è due senza tre”, speriamo che gli organizzatori di Roseto Opera Prima del 2020 – edizione del Venticinquennale del festival dedicato ai registi esordienti più longevo d’Italia – possano invitare, dopo il 2006 e il 2010, Giorgio Diritti a tornare a Roseto una sera, magari con Elio Germano, per una proiezione fuori concorso di “Volevo nascondermi”.

Festival Cinematografico
ROSETO OPERA PRIMA
Albo d’Oro

1^ Edizione – 1996 – Come mi vuoi di Carmine Amoroso
2^ Edizione – 1997 – Il bagno turco di Ferzan Ozpetek
3^ Edizione – 1998 – Buffalo ’66 di Vincent Gallo
4^ Edizione – 1999 – La vita sognata degli angeli di Erick Zonca
5^ Edizione – 2000 – Beautiful People di Jasmin Dizdar
6^ Edizione – 2001 – Amores perros di Alejandro Gonzales Inarritu
7^ Edizione – 2002 – No Man’s Land di Danis Tanovic
8^ Edizione – 2003 – Pater familias di Francesco Patierno
9^ Edizione – 2004 – Il vento, di sera di Andrea Adriatico
10^ Edizione – 2005 – Tu devi essere il lupo di Vittorio Moroni
11^ Edizione – 2006 – Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart.
Premio speciale della Giuria: Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti
12^ Edizione – 2007 – L’aria salata di Alessandro Angelini
13^ Edizione – 2008 – Tutto torna di Enrico Pitzianti
14^ Edizione – 2009 – La siciliana ribelle di Marco Amenta
15^ Edizione – 2010 – Dieci inverni di Valerio Mieli
16^ Edizione – 2011 – Et in terra pax di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini
17^ Edizione – 2012 – Sulla strada di casa di Emiliano Còrapi
18^ Edizione – 2013 – La città ideale di Luigi Lo Cascio
19^ Edizione – 2014 – Il Sud è niente di Fabio Mollo
20^ Edizione – 2015 – Cloro di Lamberto Sanfelice
21^ Edizione – 2016 – Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti
22^ Edizione – 2017 – Mine di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro
23^ Edizione – 2018 – Respiri di Alfredo Fiorillo
24^ Edizione – 2019 – Hotel Gagarin di Simone Spada

Luca Maggitti
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