La quarantena dovuta al Coronavirus ci porta a stare ancor più tempo sui social. Oggi, su Facebook, nella pagina di Stefano Meller – agente di giocatori – ho letto un messaggio che mai avrei voluto vedere pubblicato.

Stefano ha condivido un pensiero, che poi è anche un appello, firmato da un caro amico: Matteo Malaventura.

Matteo, marchigiano classe 1978, in Abruzzo ha giocato sia a Teramo – in Serie B1 – sia a Roseto, in Serie A nella stagione 2005/2006. È uno di quei giocatori che, contro ogni previsione, riuscì a guadagnare la salvezza sul campo, difendendo con grandissima abnegazione la maglia del Roseto Sharks di coach Attilio Caja.

Adesso Matteo è ricoverato all’ospedale di Pesaro a causa di una polmonite. Stefano Meller è in contatto con lui e mi ha autorizzato, avendo avuto l’OK da Matteo, sia a pubblicare questo suo appello sia a mettere sue foto.

Il suo appello, scritto nonostante sia stanco e debilitato dalla malattia, deve essere un chiaro monito per tutti noi a rispettare le regole e a restare a casa.

Noi di Roseto.com e – ne sono certo – tutti i tifosi di basket d’Abruzzo e d’Italia, sono vicini a Matteo e alla sua famiglia.

Personalmente, mi lega a Matteo una grande stima e un bel ricordo: qualche anno fa, incrociato all’Università di Scienze dello Sport di Atri, mi regalò “Il Principe” di Niccolò Macchiavelli dopo aver superato un esame. Dopo di lui, anche io sostenni positivamente l’esame.

A Matteo Malaventura il più grande degli abbracci virtuali affinché guarisca presto. A tutti noi il monito, direttamente da Matteo, che vale sempre la pena ripetere: stiamo a casa, in questo momento delicatissimo, per fermare il Coronavirus.

Ecco lo scritto di Stefano Meller e, di seguito, l’appello di Matteo Malaventura.

Questo è il messaggio di una grande amico e il mio secondo cliente, oltre 20 anni orsono.
Mi ha chiesto di condividerlo per aiutare la gente a capire cosa sta succedendo in Italia, per favore leggete attentamente!!
Sii forte Matteo, non vedo l’ora di rivederti!

Ciao a tutti,
sono in ospedale con una polmonite e attaccato all’ossigeno.
Scrivo questo messaggio per sensibilizzare tutte le persone sulla gravità della situazione Coronavirus.
Io sono una persona giovane e spero di guarire, ma ieri sono stato al pronto soccorso e ho visto delle cose surreali.
Sembra di essere in guerra. In sole 4 ore ho visto arrivare più di 50 persone tutte anziane, tutte con le stesse crisi respiratorie: una cosa impressionante.
Vorrei fare i complimenti e un ringraziamento infinito a tutti i dottori e infermieri che stanno lavorando: vi meritate un monumento.
A tutte le persone fuori, rispettate le regole.
Non è un gioco, spero di rivedervi tutti presto.
Con affetto.