Matteo Malaventura non poteva scegliere giorno migliore per tornare a casa. L’ex giocatore di Roseto, Teramo, Nazionale e molte altre squadre è stato infatti dimesso poche ore fa, proprio nel giorno della Festa del Papà.

Una splendida notizia per i suoi figli, che lo hanno accolto con messaggi di gioia e per sua moglie Marianna, che alla Gazzetta dello Sport ha dichiarato: «Regalo più bello non poteva farci. Matteo è ancora debole e la polmonite non è passata, ma averlo con noi è già un grande successo». L’ex giocatore dovrà quindi stare ancora in isolamento e lui e la famiglia adotteranno ogni precauzione, per dare continuità ai quotidiani miglioramenti degli ultimi giorni.

Nei giorni scorsi, Matteo Malaventura aveva diffuso questo messaggio dal suo letto d’ospedale, dov’era supportato da una maschera ad ossigeno: «Scrivo questo messaggio per sensibilizzare tutte le persone sulla gravità della situazione Coronavirus. Io sono una persona giovane e spero di guarire, ma ieri sono stato al pronto soccorso e ho visto delle cose surreali. Sembra di essere in guerra. In sole 4 ore ho visto arrivare più di 50 persone tutte anziane, tutte con le stesse crisi respiratorie: una cosa impressionante. Vorrei fare i complimenti e un ringraziamento infinito a tutti i dottori e infermieri che stanno lavorando: vi meritate un monumento. A tutte le persone fuori, rispettate le regole. Non è un gioco, spero di rivedervi tutti presto».

L’ex giocatore, guardia-ala di 196 cm, militò nel Roseto Sharks 2005/2006, ottenendo una eccezionale salvezza sul campo in Serie A. Matteo seppe imporsi nel ruolo fondamentale di “soldato condottiero”, giocando 34 gare a quasi 33 minuti di media, nel corso dei quali segnò 11,3 punti, catturando oltre 3 rimbalzi per quasi 10 di valutazione.

Lo spirito guerriero, l’enorme capacità di sacrificio, la sua duttilità tattica furono preziosissimi.

Qualche numero per spiegare meglio l’importanza che ebbe il giocatore nella salvezza del Roseto. Nel colpaccio di Reggio Calabria, al termine di un viaggio rocambolesco, Malaventura giocò 40 minuti filati (unico dei suoi) segnando 16 punti e risultando determinante. Nella vittoria casalinga contro Reggio Emilia, ancora 40 minuti e 15 punti. Nell’impegno successivo, capolavoro con vittoria esterna nel derbyssimo a Teramo e 23 punti in 40 minuti.

Nella gara più importante del campionato, che non fu l’ultima contro Capo d’Orlando bensì la vittoria contro la Virtus Bologna che consentì di continuare a sperare, Matteo segnò 17 punti in 40 minuti.

A “Mala” i migliori auguri per una serena convalescenza e una buona guarigione.