La più bella di tutte l’ho sentita ieri sera: Valerio Amoroso allenatore e giocatore del Giulianova Basket, in Serie B.

Dopo la puntata di “Sotto Canestro 2.0” - a Giulianova, appunto - siamo andati a cena e fra aperitivo e pizza qualcuno l’ha buttata lì: “Luca, hanno proposto a Valerio di fare il coach a Giulianova”.

Io sulle prime ho fatto il vago: «Non penso che Bianchini valuti la Serie B». E i miei interlocutori, incalzando: “Non fare lo sciocco: Valerio... Valerio Amoroso”.

Se fossi stato un fumetto, avrei risposto con un cubitale “GULP”, ma non avendo la nuvoletta ho chiosato divertito: “Quel Sacripante ne sa una più del diavolo... Valerio Amoroso è un mangia-allenatori? E lui piglia e gli toglie il problema alla base!”.

Gli amici che passavano di lì hanno approfondito: «C’è poco da scherzare, l’offerta sembra sia vera e reale, tanto che stanno addirittura pensando di affiancargli, in squadra, il suo vecchio compagno di giovanili rosetane, Antonello Ruggiero».

Orbene, io non so se Valerio abbia il tesserino, oppure se – qualora la voce fosse vera, o almeno verosimile – la società potrebbe provvedere a ingaggiare un allenatore, diciamo così, “malleabile” (perché “prestanome” pare brutto).

Di certo sarebbe spassosissimo ammirare “ClAmoroso” nei panni di tecnico, lui che ne ha presi tanti di petto.

Ultima nota: a Giulianova, parlando di tecnici senza patentino, nel calcio si ricorda l’esperienza del valente Marco Giampaolo, che allenava facendo però il secondo sulla carta ad Adriano Buffoni.

Staremo a vedere se la pallacanestro post-Covid-19 ci regalerà questa perla.