Prima di campionato per le tre franchigie cestistiche abruzzesi impegnate nella terza categoria nazionale (Serie B, gironcino C2), diamo uno sguardo rapido a quanto accaduto al Giulianova, al Roseto e al Teramo.

GIULIANOVA
Vende cara la pelle ma, come da pronostico, rimedia una sconfitta (69-60) sul parquet dell’attrezzato Ancona il Giulianova del veterano coach Zanchi…
Dopo un primo tempo decisamente equilibrato (35-33), le cose sembravano non cambiare granché nel terzo quarto, quando i locali, guidati dal tecnico pescarese Rajola e privi dell’ala pivot titolare Leggio, trovavano con molta fatica la via del canestro ma, ciononostante, sopperivano alle polveri bagnate con una difesa decisamente efficace che lasciava davvero il minimo sindacale agli ospiti, questi ultimi tra l’altro privi dell’ala classe 2001 Paoli e con l’under Tognacci (2) costretto a lasciare il terreno di gioco a metà gara…
Entrati nell’ultima frazione con cinque lunghezze da recuperare (47-42), i giallorossi, che giova ricordare hanno soltanto quattro over iscritti a referto e sono in attesa di rinforzare l’organico (a tal proposito, sembra sfumata l’ottima ipotesi Ciribeni, ma mai dire mai!), non mollavano l’osso (52-49 al 35’), caricando ulteriormente di pressione una squadra chiamata senza ombra di dubbio, visto gli sforzi compiuti in sede di mercato, a conquistare una delle prime tre posizioni del raggruppamento, insieme (ça va sans dire!) a Fabriano e Roseto, indicate rigorosamente in ordine alfabetico…
Ci pensava l’affidabile esterno, ex Amatori Pescara, Potì (Mvp, 16p con 3/6 da 2, 3/4 da 3, 1/2 in lunetta, 4r, 13 di valutazione in 30m) con cinque punti consecutivi a dare la spallata decisiva al match (57-49 a 03:40 dalla sirena), anche se una tripla scagliata a 49” dalla sirena dall’indomito ex Rieti Cacace (21p con 3/5 da 2, 3/7 da 3, 6/6 a gioco fermo, 8r, 2 assist, 22 di valutazione in 38m) riportava i giuliesi a soli due possessi di distanza dagli avversari (64-60), costringendo nuovamente il chirurgico Potì a scagliare l’ennesimo siluro da dietro l’arco dei sogni (67-60 a 29” dal termine) che in pratica assicurava al club marchigiano il primo, sospirato referto rosa della stagione.
Nelle fila giuliesi, imploso sorprendentemente l’ottimo centro Thiam (1p + 4r in soli 12m per uno degli under più incisivi e desiderati del torneo), gli ultimi ad arrendersi sono stati, oltre alla già citata ala, classe 96, Cacace, il versatile ex Chieti Di Carmine (11p con 5/7 complessivo, 8r e 15 di valutazione in 25m), il vivace play, classe 2002, Dron (10p con 4/9 dal parquet, 2/2 in lunetta, 4 assist, 12 di valutazione in 32m) e il concreto lungo classe 96, ex Napoli, Spera (8p + 8r e 2 assist, 13 di valutazione in 29m).
Nel prossimo turno, domenica 6 dicembre ore 18, la compagine del Presidente Iozzo, presso il Palasport di Atri dove disputerà le gare casalinghe relative alla stagione 2020/2021, affronterà il Montegranaro di coach Ciarpella in un match che si preannuncia sostanzialmente equilibrato e che mette in palio (già adesso!) punti importanti per provare ad avvicinare il più possibile le cosiddette squadre di “seconda fascia” (Civitanova, Giulianova, Jesi, Montegranaro e Teramo) all’obiettivo quarto posto, visto che, come abbiamo già anticipato, le prime tre poltrone dovrebbero riguardare, ovviamente al netto dei roster attuali, Ancona, Fabriano e Roseto.

ROSETO
Pronostico rispettato anche al PalaMaggetti dove il Roseto di coach Trullo, dopo un primo quarto a dir poco complicato (13-25), prendeva progressivamente le misure ai marchigiani in casacca Jesi (l’ottimo esterno, classe 98, Ferraro 19, il bomber Magrini 14, l’esperto Giampieri 11) e chiudeva il match con un rotondo 80-70…
Chiuso il primo tempo con un solo possesso di svantaggio (36-38), i padroni di casa, forti di un roster solidissimo nonostante l’assenza del top-player, classe 80, Amoroso e con una casella over ancora libera e, immagino, pronta ad essere coperta, ha iniziato a colpire ai fianchi la resistenza della giovanissima compagine allenata dal navigato coach Baldiraghi, che nell’occasione schierava soltanto tre senior, vista la pesante assenza del califfo, classe 84, Rizzitiello…
Chiusa la terza frazione sul + 6 (59-53), Di Emidio (9p + 7r e 3 assist, 18 di valutazione in 34m) e soci, continuando ad utilizzare anche una zona molto produttiva, scavavano definitivamente il solco, volando sul + 13 (74-61) a 03:45 dalla sirena finale e gestendo con estrema tranquillità le battute finali del match…
Hombre del partido il prezioso lungo, classe 99, Nikolic (17p con 5/7 da 2, 1/1 da 3, 4/5 a gioco fermo, 8 carambole, 4 falli subiti, 18 di valutazione in 34m), ottimamente supportato dall’ala, classe 96, Lucarelli (artefice primario della rimonta avvenuta nella seconda frazione, 15p con 6/11 complessivo, 2/2 in lunetta, 4r, 2 assist, 17 di valutazione in 25m), dal combattivo Pastore (14p con 5/11 dal campo, 2/2 ai liberi, 4r, 2 assist, 15 di valutazione in 31m) e dall’inossidabile Ruggiero (15p con 4/6 da 2, 2/5 da 3, 3 palle recuperate e 16 di valutazione in 27m).
Nel prossimo turno, domenica 6 dicembre ore 17:30, la franchigia del Presidente Ciafardoni sfiderà in trasferta l’ostico Civitanova, augurandosi di rivedere in campo la prima punta Valerio Amoroso, con quest’ultimo che proprio nella stagione scorsa aveva vestito la canotta marchigiana…
Soprattutto dovesse mancare nuovamente, nelle fila degli avversari, l’ala Milani (out a Teramo per indisponibilità fisica), Serafini (6) e compagnia cantante dovrebbero avere buon gioco e confezionare il primo blitz esterno di una stagione che sicuramente vedrà la compagine biancazzurra lottare fino alla fine per raggiungere la terra promessa e riportare in terra rosetana un titolo sportivo di A2.

TERAMO
Buona la prima per il Teramo del Presidente Nardi che, non senza fibrillazioni, supera 77-71 il coriaceo Civitanova di coach Mazzalupi e conquista la sua prima, storica vittoria in Serie B…
Dopo un primo tempo spumeggiante e dove gli attacchi prevalevano perentoriamente sulle difese (45-45), nel secondo tempo le due retroguardie alzavano sensibilmente l’intensità agonistica, concedendo molto meno alle iniziative offensive avversarie e rendendo la partita decisamente ruvida e spigolosa…
Ne approfittava Teramo per scappare sul + 9 (59-50 al 26’) ma la coppia di veterani composta da Andreani (17p + 6r e 5 assist, 18 di valutazione in 39m) e Francesco Amoroso (16p + 2r, 12 di valutazione in 22m) ricuciva abilmente lo strappo e a fine terzo quarto solo un possesso pieno separava le due contendenti (61-58)…
L’inizio del tempino decisivo era una doccia gelata per i locali, che subivano un parziale velenoso (0-8, quindi 61-66) che sembrava avvicinare, soprattutto psicologicamente, gli ospiti alla parte buona del referto…
Ci pensavano, provvidenzialmente per la Tasp, Tiberti (Mvp, 25p con 11/16 da 2, 3/4 in lunetta, 8r e 25 di valutazione in 27m) e il capitano Serroni (13p con 4/7 da dietro l’arco, 1/3 a giuoco fermo, 3r, 5 cioccolatini, 16 di valutazione in 30m) a scuotere la truppa teramana, riportando la squadra guidata da coach Stirpe, quest’ultimo esordiente in categoria, sul + 5 (71-66) quando però mancavano ancora sei lunghissimi minuti alla sirena definitiva… un’eternità per i palpitanti cuori biancorossi!
L’immarcescibile Andreani, con due tiri liberi, riportava i marchigiani ad un solo possesso pieno di distanza (73-70 a 03:15 dal termine della contesa), ma dopo il successivo canestro realizzato dal caparbio lungo locale Tiberti (75-70 a 03:04 dalla fine), gli ospiti collezionavano una serie terrificante di palle perse e conclusioni sbagliate che consentivano ai ragazzi in canotta Tasp (Francesco Faragalli 11p con 3/3 dal campo e 3/4 in lunetta, 3r e 14 di valutazione in 24m, Rossi 10p con 4/11 complessivo, 2r, 3 assist e 10 di valutazione in 21m) di conquistare il primo sorriso stagionale…
Nel prossimo turno, domenica 6 dicembre ore 18, Di Bonaventura (8p con 2/8 dal campo, 4/7 in lunetta, 6r, 5 falli subìti, 8 di valutazione in 21m) e soci affronteranno, in un match sulla carta dal pronostico chiuso, la corazzata Fabriano di coach Pansa, costruita scientificamente per il salto di categoria (l’olimpionico pivot Garri, il metronomo Merletto, il play Paolin, l’esterno Scanzi, la guardia Marulli, l’atletica ala Papa e l’ex Chieti e Roseto Radonjic i senior, Denis Alibegovic e Misolic gli under da campo) e, almeno fino a quando Roseto non inserirà l’ultimo senior, a mio modesto avviso la vera squadra da battere di questo gironcino che presenta “differenze e distanze” decisamente marcate fra le tre compagini di “prima fascia” e le restanti cinque di “seconda fascia”.

Per il momento è tutto, ci becchiamo la settimana prossima.
Come avrebbe detto Vic Damone… salud, dinero y amor!

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Gabri Di Bonaventura
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