ROSETO 74
MONTEGRANARO 77
Parziali: 12-16; 19-19 (31-35); 21-23 (52-58); 22-19 (74-77).
La partita e le foto su ROSETO.com.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=18642

Edoardo Di Emidio 7
Più punti del solito (18, con 7/13 dal campo, in 39 minuti), prendendo quel che la difesa ospite gli lascia, specie sul perimetro. Ma se lui segna troppo significa che gli altri non hanno fatto il loro dovere. Produttivo anche in altre parti del campo (3 rimbalzi, 5 assist), ma non può vincerla senza il supporto dei compagni.
 
Jacopo Lucarelli 4,5
L'unico tiro pesante a bersaglio della sua gara, quello che porta il Roseto a - 3 a 1':43", non può assolverlo per una latitanza pressoché costante in un contesto parso, stavolta, in evidente difetto di leadership. Le sue cifre non paiono nemmeno inguardabili (13 punti con 4/10 dal campo, 6 rimbalzi 2 recuperi in 31 minuti) ma, in rapporto alla classe e al valore del giocatore, la sua partita lo è.
 
Antonio Ruggiero 4,5
Costruisce qualcosa per i compagni (3 assist), quasi nulla per sé (1/4 dal campo in 25 minuti), mentre in difesa Bonfiglio gli scappa via un po' troppe volte. Una battuta a vuoto.
 
Andrea Pastore 4
Non solo non la butta mai dentro, e purtroppo non è una novità, ma mostra un passo indietro anche in termini di gestione della responsabilità (appena 5 tiri in 30 minuti).
 
Alberto Serafini 5,5
In una partita in cui non segna nessuno o quasi, difficile possa svoltarla lui, che è un giocatore di quantità. Le sue cifre sono dignitose (10 punti, con 5/10 dal campo, e 7 rimbalzi), ma i suoi tre errori da un centimetro sono altrettanto inaccettabili.
 
Valerio Amoroso 7
Ancora lontano da una condizione fisica ottimale, alterna giocate da applausi a forzature. Ma sono i suoi canestri, e quelli di Di Emidio, gli unici a tenere il Roseto vagamente in partita. Al pari di Edoardo, il meno colpevole (21 punti con 7/13 dal campo, 6 rimbalzi, 6 falli subiti, in 30 minuti).
 
Aleksa Nikolic 4
Avrebbe potuto combinare danni a ripetizione nell'area avversaria, ma finisce risucchiato nella mediocrità generale (2 punti con 1/4 dal campo in 16 anonimi minuti).
 
Coach Tony Trullo 5
Doveva essere una pratica da archiviare con il minimo sforzo, ma l'approccio incredibilmente soft da parte dei suoi, probabilmente dovuto ad una colpevole sottovalutazione dell'impegno, la trasforma in una terribile gatta da pelare, con il più inatteso degli epiloghi. La linea difensiva della Liofilchem è un Telepass Premium che fa sembrare Montegranaro i Lakers, mentre l'alternanza di uomo, zone press e zona 2-3 da parte dei marchigiani, manda ulteriormente in bambola un superficiale, vanesio e svagato Roseto, che mostra una preoccupante tendenza al rifiuto della responsabilità e si incarta da sé, tanto da sprofondare fino ad un inverosimile -14 al 35’ (56-70). L'odore del pericolo sveglia i suoi giocatori, li porta a generare un arrembante e tardivo recupero finale (fino al 72-73 dell’ultimo minuto) e a sfiorare una vittoria che sarebbe comunque stata immeritata. Una sberla dolorosa che conferma che il Roseto non è (ancora) la grande squadra che vorrebbe essere, ma che potrebbe però servire a recuperare quella umiltà necessaria a farcela diventare.