Sembra che nel canale di Suez siano terminate oggi le operazioni di dragaggio finalizzate a trainare il mastodontico cargo Ever Given, incagliato nella via d’acqua che unisce il mondo globalizzato. La porta container si è insabbiata da giorni e il mondo piange miliardi di dollari di danni al giorno.

Benedetta, insomma, la pronta riapertura del canale di Suez, aperto nel 1869 e progettato dall’ingegnere italiano Luigi Negrelli. Secondo Erodoto, già il faraone Nekao aveva provato a fare una simile opera, senza però terminarla, addirittura nel 600 avanti Cristo.

E, a proposito di faraoni, stamane nel Lido delle Rose è apparso il “Faraone di Castellammare Adriatico”, al secolo Luciano D’Alfonso: già sindaco di Pescara, già Presidente della Regione Abruzzo e attualmente senatore e presidente della 6^ Commissione permanente Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica.

D’Alfonso, con la sua ricercata magniloquenza, ha tenuto a battesimo l’avvio dei lavori di messa in sicurezza, adeguamento antisismico e restyling del pontile di Roseto degli Abruzzi e – nel contempo – dato la linea in vista delle elezioni comunali autunnali, lanciando la volata elettorale ricandidando Sabatino Di Girolamo per il secondo mandato, all’insegna della politica del fare.

Una politica che, per dirla con il Senatore, non deve avere paura di firmare né di assumersi responsabilità.

Nell’intervista video che trovate in calce, potrete ascoltare le dichiarazioni del sindaco Sabatino Di Girolamo, del vice sindaco Simone Tacchetti e del senatore Luciano D’Alfonso. Inoltre, interviste successive a Di Girolamo e Tacchetti.

Dopo l’inaugurazione, nell’attigua piazza intitolata ai Caduti delle Forze dell’Ordine, Luciano D’Alfonso ha catechizzato un gruppo di politici rosetani (il sindaco, Sabatino Di Girolamo; il vice sindaco, Simone Tacchetti; l’assessora Carmelita Bruscia; i consiglieri comunali Salvatore Celestino e Achille Frezza; l’ex assessore Enzo Frattari), discorrendo amabilmente e facendo un paio di telefonate con il viva voce inserito, per ribadire quanto detto nel video e cioè il suo impegno affinché l’Abruzzo si impegni e sappia intercettare e spendere al meglio i 3 miliardi di euro che arriveranno.

Sapida l’ultima telefonata – fatta ad alta voce e quindi arrivata anche all’orecchio del vicino cronista (visibile visto il suo quintale e oltre di peso per 185 cm di altezza) – fatta a Tommaso Ginoble, fiero avversario di D’Alfonso da anni, a cominciare dalle primarie del PD vinte da Luciano su Tommaso qualche anno fa.

Tommaso Ginoble non c’era – e la cosa non stupisce, visto che sta lavorando a una “terza via” per provare a fare il sindaco lui a Roseto con il “Protocollo GiGatti” (Ginoble+Gatti) – ma un conciliante Luciano, con tono di voce alto ma suadente, gli ha detto: «Tommaso, ti invito a un incontro, perché mi candido a trovare una situazione oleata per mettere d’accordo tutto l’Abruzzo».

“Oleata”. Non c’è che dire, D’Alfonso non delude mai quanto a ricercatezza di vocaboli. Era dai tempi di “ammalo rato” che non ero così rapito.

Vedremo se ci sarà l’incontro oleato e quanto la potenza lubrificante del Faraone potrà, per portare pace nel rissoso Lido delle Rose.

Intanto, godiamoci l’avvio dei lavori di ristrutturazione del pontile e speriamo che – come auspicato dal senatore D’Alfonso – i politici e i dirigenti (di qualsiasi estrazione politica essi siano) lavorino alacremente per il bene del nostro Abruzzo, senza paura di firmare.

Ultima annotazione: “Big Luciano” ha detto che si spenderà presso un istituto (Fondazione Pescara Abruzzo?) affinché il concerto di inaugurazione del pontile sia fatto in grande stile, senza costare alla collettività.

Chi scrive ha ricordato al Senatore quanto fatto per il pontile dal compianto Giuseppe “Pino” Mazzarella (che si spese per realizzarlo) e la possibilità di portare a Roseto Gino Paoli, che nel 1960 – in occasione dei primi 100 anni del Lido delle Rose – fu ingaggiato dall’Azienda Autonoma di Soggiorno tramite il compianto Luigi “Gigino” Braccili e per Roseto disegnò (all’epoca era un grafico pubblicitario e doveva ancora diventare uno dei padri nobili della canzone italiana) il simbolo col delfino (che lega un po’ Roseto alla Pescara di D’Alfonso).

Non sarebbe male sentire il Gino nazionale cantare “Senza fine” sulla rotonda del pontile...