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Giovedì, 25 Aprile 2024 - Ore 14:40 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie B, Girone C – Giulianova, Roseto, Teramo.
GIULIANOVA CE L’HA CON PADOVA, ROSETO SBATTE CONTRO SAN VENDEMIANO, TERAMO FA HARAKIRI CONTRO IL FANALINO DI CODA.
Il Giulianova festeggia la vittoria.
[Mauro Piunti / Giulia Basket Giulianova]


Il punto di coach Gabri Di Bonaventura sulle abruzzesi di Serie B. 6^ giornata di della 2^ fase.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 22 Aprile 2021 - Ore 17:15

Sesta giornata della seconda fase nella terza categoria nazionale (Serie B, girone C), proviamo a fare un rapido resoconto di quanto accaduto, in questo turno infrasettimanale, alle tre franchigie cestistiche abruzzesi, tra l’altro impegnate tutte in casa.

GIULIANOVA
Seconda vittoria consecutiva per il Giulianova (18, 9v e 11p) di coach Zanchi che dopo aver vinto in trasferta contro l’Unione Basket Padova, fra le mura amiche regola (72-63) anche la Virtus Padova (20, 10v e 8p) di coach Rubini, riaprendo, almeno virtualmente, i giochi per l’accesso ai playoff…
Dopo un primo tempo decisamente favorevole (19-12, 41-30), i giallorossi, al rientro sul parquet dopo la pausa lunga, s’inceppavano in attacco, subendo il ritorno dei patavini (Ferrari 18, Bianconi 9) che, con un parziale di 16-9, entravano nel tempino decisivo con soltanto quattro lunghezze da recuperare (50-46)…
Raggiunta la parità al 33’ (55-55) grazie ad una conclusione griffata nel pitturato dalla guardia, classe 98, Bocconcelli (8), gli ospiti, nonostante un Francesco De Nicolao a dir poco deficitario (3p con 1/12 dal campo, 0/2 in lunetta, 2r, 5 assist, -2 di valutazione in 35m), non si accontentavano e con un canestro del solido centro, classe 92, Morgillo (15p + 14r, 24 di valutazione in 28m) mettevano minacciosamente il muso avanti a 04:00 dalla fine (60-62)…
Nelle delicate battute finali, il navigato capitano Di Carmine (10p con 4/6 complessivo, 1/2 in lunetta, 4r, 3 assist, 13 di valutazione in 24m) si ergeva a leader della squadra e, ottimamente supportato durante tutta la gara dal lungo Spera (Mvp, 13p con 5/7 dal parquet, 2/2 ai liberi, 13 carambole, 22 di valutazione in 30m), dall’ala Cacace (11p con 4/8 complessivo, 3/7 a gioco fermo, 8r, 7 falli subiti, 4 assist, 22 di valutazione in 31m) e dagli under Tognacci (11), Thiam (10) e Dron (7), guidava la franchigia del Presidente Iozzo alla nona vittoria stagionale…
Nel prossimo turno, domenica 25 aprile ore 18, Panzini (8) e soci affronteranno in trasferta il Senigallia (18, 9v e 9p), compagine rivitalizzata alla grande dalla cura di “Gaga” Ruini, l’assistente – tra l’altro ex play fosforico visto in cadetteria anche a Roseto e Chieti – del dimissionario coach Paolini (out dopo la sconfitta 60-47 patita a Montegranaro il 3 aprile scorso), cura che sembra aver rigenerato, per merito anche dell’altro assistente Peverada, elementi molto incisivi in questa categoria come il play Giacomini, gli esterni Peroni e Gurini e i lunghi Pierantoni, Cicconi Massi e Pozzetti.

ROSETO
Non riesce il tris di vittorie al Roseto (22, 11v e 7p) di coach Trullo, infilzato inesorabilmente al PalaMaggetti (64-75) dall’attrezzato San Vendemiano (26, 13v e 7p) di coach Mian…
Dopo un primo quarto (18-16) leggermente favorevole ai locali, trascinati dall’ispirata ala Serafini (18p con 7/12 da 2, 1/3 da 3, 1/2 ai liberi, 6r, 2 recuperate, 16 di valutazione in 29m), gli ospiti rompevano gli indugi e con grande personalità confezionavano un parziale micidiale (14-25) che permetteva loro di rientrare negli spogliatoi con tre possessi pieni di vantaggio (32-41)…
Al rientro in campo, chi si aspettava una reazione veemente da parte dei biancoblu, sempre privi della guardia Ruggiero, rimaneva deluso, visto che i veneti, nonostante la serataccia dell’ottimo lungo Gatto (0p + 4r, -5 di valutazione in 27m) compensata primariamente dalle prestazioni dell’ala Verri (11) e soprattutto del centro Vedovato (14p + 12r, 21 di valutazione in 28m), mantenevano con grande lucidità il pallino del gioco, entrando nel tempino decisivo con un rassicurante +12 (49-61)…
Una tripla realizzata dal buon Lucarelli (18p con 3/6 da 2, 3/9 da dietro l’arco, 3/4 in lunetta, 9r, 5 falli subiti, 20 di valutazione in 37m) riportava i rosetani sul -9 (54-63 al 34’) ma era un fuoco di paglia, visto che gli ospiti, grazie ad una cabina di regia di primo livello formata dal regista, classe 96, Tassinari (14) e dal talentuoso under, addirittura classe 2002 e destinato sicuramente ad una carriera di alto livello, Durante (Mvp, 21p con 4/8 da 2, 4/6 da 3, 1/1 ai liberi, 3 perse, 12 di valutazione in 24m), entravano comodamente in amministrazione controllata (54-68 al 36’, 57-73 al 38’), chiudendo la pratica a braccia sollevate…
Nelle fila della franchigia presieduta da Ciafardoni, sicuramente sotto tono le prove del califfo Amoroso (11p con 2/6 dal campo, 5/6 ai liberi, solo 2r, 4 perse, 6 falli subiti, 9 di valutazione in 28m), del suo socio di reparto Nikolic (6p + 2r, 4 di valutazione in 21m) e della generosa, ma nell’occasione imprecisa, guardia Pastore (4p con 1/10 dal parquet, 5r, 2 recuperate, 3 assist, 7 di valutazione in 25m).
Nel prossimo turno, sabato 24 aprile ore 18:30, Di Emidio (5) e soci sfideranno in trasferta il rinfrancato Unione Basket Padova (10, 5v e 14p), guidati nel blitz (63-69) compiuto a Teramo (12, 6v e 14p) da coach Garon, quest’ultimo al timone della compagine fanalino di coda del girone, dopo il divorzio della franchigia patavina dal tecnico Calgaro, avvenuto al termine della sconfitta casalinga (69-76) rimediata nel turno precedente con il Giulianova; il match riveste grandissima importanza per entrambe le compagini, costruite ovviamente per obiettivi diametralmente opposti, e tutti gli addetti ai lavori sanno bene come in queste partite, semplici solo sulla carta, prima dei valori tecnici contano quelli caratteriali, le chiacchiere stanno a zero.

TERAMO
Pericolosissimo tonfo casalingo (63-69) per la matricola Teramo (12, 6v e 14p) di coach Salvemini, che si sgretola, prima mentalmente e poi anche tecnicamente, davanti al volitivo fanalino di coda Unione Basket Padova (10, 5v e 14p) del neo coach Garon, quest’ultimo bravissimo a tenere i suoi uomini psicologicamente fiduciosi e reattivi dopo un avvio tutt’altro che positivo per la compagine patavina…
Infatti, i padroni di casa, sospinti all’inizio del primo quarto da un formidabile Rossi (alla fine 11p con 4/14 complessivo, 3 perse, 4 assist e un misero 2 di valutazione in 29m, ma l’ex Palestrina aveva iniziato con 3/4 da 3!), mettevano perentoriamente sotto gli ospiti (22-12 al 10’), volando agevolmente sul +18 al 14’ (38-20) e costringendo la panchina veneta al time-out…
Dopo quel time-out, per la Tasp il baratro!
Nei sei minuti finali del secondo quarto, i teramani, forse credendo di aver già agguantato la preziosissima posta in palio, tornavano sul parquet con poca concentrazione e, cosa ancor più grave, con una carica agonistica che era lontana parente di quella mostrata nella prima parte di gara, consentendo agli ospiti (il play 2001 Cecchinato 11, il veterano Campiello 9, l’ala 2001 Borsetto 8) di trasformarsi nei Denver Nuggets e piazzare un parziale (3-17!) che riapriva completamente il match (41-37)…
Dopo la pausa lunga, il rientro sul parquet tradiva inequivocabilmente, dal linguaggio del corpo dei ragazzi in maglia Tasp, il peso della pressione, consegnando agli archivi un terzo periodo molto equilibrato (18-16) e dove la supremazia marcata registrata nei primi quindici minuti era solo un lontano ricordo…
Ma il peggio doveva ancora arrivare, visto che nell’ultima frazione - terminato emblematicamente 4-16! – i cambi sistematici degli ospiti, anche sui blocchi che favorivano i canonici passaggi d’ingresso ai giochi, provocavano una serie imbarazzante di palle perse, tiri forzati, sia da fuori che da sotto, falli di frustrazione commessi a rimbalzo d’attacco o in bonus a metà campo (!),che praticamente facilitavano la rimonta degli ospiti (60-58 al 35’, 62-63 al 37’), nonostante il pessimo 10/22 (45%) registrato dai veneti a gioco fermo (Teramo, beffardamente, 11/15, 73%).
Dopo il momentaneo pareggio (63-63 a 01:56 dal termine) ottenuto in lunetta dal lungo Tiberti (20p con 8/15 da 2, 4/5 ai liberi, 10r, 3 stoppate, 23 di valutazione in 30m), la tripla di Coppo (9), oltre a dare il +3 (63-66) ai patavini, scavava inevitabilmente sul volto dei teramani il peso della tensione; ci provava Di Bonaventura (10p con 3/9 dal parquet, 3/4 in lunetta, 3r, 10 falli subiti, 2 assist, 14 di valutazione in 36m) a pareggiare il match ma la sua tripla, scagliata a 01:08 dalla fine non trovava il fondo della retina e quando, a 35” dal termine, il generoso Tiberti, dopo aver rubato palla a metà campo, sbagliava da sotto un appoggio in corsa che poteva valere il -1, per Padova il sogno diventava realtà, chiudendo la pratica dalla lunetta e gettando nello sconforto la disorientata matricola presieduta da Nardi.
Palma di Mvp all’affidabile ala-pivot, classe 86, Andreaus (15p + 4r e 7 falli subiti, 19 di valutazione in 23m) mentre nelle fila teramane, oltre agli elementi già citati, da ricordare gli apprezzabili sforzi del capitano Serroni (10p con 3/8 dal campo, 2/2 in lunetta, 3r, 3 recuperate, 13 di valutazione in 23m) e l’impegno dell’under Guilavogui (9p + 2r, 2 di valutazione in 19m) mentre direi che tutti gli altri hanno conosciuto serate decisamente migliori.
Nel prossimo turno (domenica 25 aprile ore 18), penultimo di campionato, con il rischio di retrocedere direttamente dopo aver buttato alle ortiche la possibilità matematica di disputare i playout, la Tasp affronterà in trasferta l’altra squadra di Padova, la Virtus di coach Rubini (20, 10v e 8p), squadra attrezzata e alla ricerca di punti playoff, che molto ma molto difficilmente si lascerà sorprendere sul proprio terreno di gioco…
Come diceva il regista Frank Capra (1897-1991), i dilettanti giocano per divertirsi quando fa bel tempo, mentre i professionisti giocano per vincere in mezzo alla tempesta, ma aggiungerei che in mezzo alla tempesta è fondamentale restare umili, compatti e lottare l’uno per l’altro, se davvero si vogliono nutrire speranze di ottenere qualcosa di buono.

Quindi, forza e coraggio alle tre franchigie abruzzesi, il futuro non è ancora scritto.

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Gabri Di Bonaventura
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