Lo scorso marzo, su Roseto.com ho provato a scrivere qualcosa riguardante la politica come la vedevo io. Lo scritto spaziava dal serio al faceto.
 
Su un periodico, ancora caldo di stampa, leggo che 196 parlamentari hanno il doppio lavoro. e questo è serio!

Un disegno di legge, curato da due deputati, ha avuto l’ardire di voler limitare questo suggestivo aspetto  lavorativo dei nostri rappresentanti, ma, ahimè, tale disegno giace ancora  “nel tiretto del comò”. E questo è  faceto!

Accendo la TV e sento diversi politici appoggiare l’idea di costruire il ponte sullo Stretto! Per non sapere né leggere né scrivere, i loro sodali continuano a conservare e provare ad incrementare il numero dei ferry boat. Il tutto è serio o faceto?
 
Se vi capitasse di andare oggi a Messina, potreste acquistare delle cartoline  nelle quali si vede il ponte bello e già fatto. Voi mi direte: “Ma questi fotomontaggi sono presenti da oltre cinquanta anni!”. Allora: la proposta di oggi? E questo è  faceto!

Lo so, sto rompendo abbondantemente la m…... e l’editore magari bofonchia, perché si sta facendo persuaso che io non dica niente di nuovo.
 
Certo, se su una materia così importante come la politica volessi far ridere, sarebbe sufficiente affermare che credevo a quello che un ex presidente del consiglio diceva a proposito del suo impegno a nostro esclusivo favore: “Lavoro per voi ventidue ore e ne dormo soltanto due!”.

Ventidue ore di lavoro non mi sembrano tante, ma due sole ore di sonno, forse sono un po’ poco!

Ricapitolando: da dove comincio col doppio lavoro dei parlamentari e che c’entra la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina? Vediamo se mi viene in mente qualcosa!

Ah, sì, la figura del politico che si batte per noi. Questo sì che mi intriga. Diamo per scontato che chi (senza distinzione di genere) si determina a voler rappresentare gli interessi del popolo, è un elemento di così rara sensibilità ed incredibile altruismo che mi spinge, nell’esaminare i suoi studi, i suoi progetti ed i suoi indirizzi, a comunicare con lui premettendogli un: “Caro politico”.

-Ti interessi dello sviluppo morale, fisico ed economico dei cittadini e sei in  grado di rappresentare  anche i minimi interessi dei tuoi rappresentati.
-Ripeti sempre che: “In difetto della riforma della giustizia, gli imprenditori stranieri non hanno nessun interesse ad investire in Italia”. Sono note le tue lunghe e faticose battaglie al riguardo.
-Ti batti per la costruzione di strade sempre più veloci e in grado di collegarci all’Europa e all’Asia, perché a te è chiaro il vantaggio che ne trarrebbe la tua Nazione.
-Continui a spendere il tuo tempo per farci ottenere una sanità pubblica d’eccellenza e non fai altro che faticare per migliorare trasporti e costruzioni per i disabili. Nessuno come te ha cura per il verde, tant’è che affettuosamente ti chiamiamo “The green”.
-Le linee ferroviarie nazionali e la frequenza dei treni per i pendolari, grazie alla tua fattiva partecipazione sono in continuo miglioramento, tant’è che non appena sei venuto a conoscenza che per  percorrere 105 km, occorrevano 4 ore e 11 minuti (Palermo-Trapani), hai sentito il dovere  di costituire un’apposita Commissione.
Ora, ti sento dire che è giunto il momento di  “Costruire il ponte sullo stretto!”.

Eh sì, lo debbo riconoscere, sei di un’altra pasta! Se tu fossi un ciclista saresti classificato passista-scalatore. Per risolvere i problemi hai già pronti specifici studi, frutto di fatica degli esperti ai quali umilmente ti rivolgi, ed è esclusivamente a detti studi che ti atterrai scrupolosamente. Non improvvisi. Non dai mai messaggi per ottenere visibilità.

Sono certo che nel corso del tuo mandato porterai a compimento quella parte di lavori che avevi preventivamente pianificato. Ciò che rimarrà da compiere;  ove tu non intenda perpetuare il sacrificio presentandoti per un secondo mandato, spetterà a chi ti succederà e, visto che avrai lasciato sufficienti “denari”, in precedenza “recuperati” in qualche piega di bilancio, i tuoi successori, ove si manifestassero inetti,  non potranno ammorbarci col solito refrain: “La colpa è di chi mi ha preceduto”.
 
Fra le priorità che dovrai affrontare c’è “anche” il ponte sullo stretto? E che problema c’è? Per te sarà come consumare un sigaro Toscano trinciato forte, accompagnato da un ottimo Cannonau!

Allora dimmi: pensi che ti rimarrà ancora del tempo libero per “fare” un altro lavoro?


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Roma Amor [Riflessioni dalla Capitale, di Mario Martorelli.]
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