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Serie B – Playoff Finale Gara 1 – Pallacanestro Roseto
SBALLATO, GASATO, COMPLETAMENTE FUSO...


Il Roseto più brutto del Secolo, umiliato dal Nardò nella prima gara della serie.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 13 Giugno 2021 - Ore 21:45

NARDÒ 87
ROSETO 52

Parziali: 33-8; 21-18 (54-26); 26-17 (80-43); 7-9 (87-52).

NARDÒ: Dip 6, Coviello 12, Stella 12, Petrucci 17, Burini 15, Bartolozzi 2, Fontana 8, Enihe 11, Cepic, Jankovic, Bjelic 4, Cappellutti. Coach: Battistini.

ROSETO: Amoroso 6, Di Emidio 13, Serafini 4, Pastore 5, Nikolic 12, Sebastianelli 2, Palmucci, Lucarelli 8, Ruggiero, Cocciaretto, Pedicone 2. Coach: Trullo.


Il Roseto più brutto del secolo viene triturato finemente in gara 1 dai padroni di casa del Nardò, che vincono 87-52, al termine di una gara in cui gli abruzzesi, molto semplicemente, sono scesi in campo soltanto con i loro corpi. È capitato – al Roseto, in 100 anni di storia – di perdere di 40 o 50 punti in Serie A, in qualche partita di inizio campionato contro corazzate, ma una finale playoff, fra le migliori dei Gironi C e D, non può provocare simili umiliazioni, che rischiano di lasciare il segno oltre stasera.

Eloquente il primo parziale di quarto dei pugliesi, che in 10 minuti piazzano un esiziale 33-8 e spezzano le reni alla compagine di coach Tony Trullo, che purtroppo ha scelto la partita sbagliata per giocare la peggiore prestazione di stagione. Subire 33 punti nel solo primo quarto segnandone 8 è roba da minibasket e non si riesce a spiegare come la squadra rosetana, proveniente da 10 vittorie consecutive e un delizioso 6 su 6 nei playoff, mostrando difesa arcigna e attacco poderoso, sia evaporata non appena messo piede nel campo salentino.

La partita è praticamente finita al termine del primo quarto, visto che nel secondo c’è stato un accenno di reazione rosetana (21-18 il parziale, vinto dai padroni di casa), ma che nel terzo il divario ha assunto proporzioni vergognose per una finale playoff (26-17, 80-43). Con questi primi 30 minuti, l’annichilito Roseto si è trascinato nell’ultimo periodo vinto 7-9, con i ragazzini in campo da ambo le parti e le teste ormai lontanissime dal campo di gioco.

Una sconfitta pazzesca nelle proporzioni e assolutamente inaspettata, frutto di una gara giocata a livello NBA da parte dei padroni di casa, che nel primo tempo sembravano una squadra di due categorie superiori, visto che hanno tirato da 2 con il 78% (14/18) e da 3 con il 50% (7/14). Nel Nardò del primo tempo, giganteggiano i due esterni titolari: Burini in 11 minuti segna 13 punti (5/5 da 2, 1/1 da 3), aggiunge 2 assist e un recupero e totalizza 14 di valutazione; Petrucci ne segna 11 (3/4 da 3), con 2 rimbalzi, 1 assist e 14 di valutazione in 13 minuti. 8 giocatori a segno per i pugliesi, che hanno il solo Burini con 2 falli commessi e una sola palla persa, contro le 8 del Roseto.

A fine partita, Il Nardò porta 5 giocatori in doppia cifra: Petrucci (17), Burini (15), Coviello e Stella (12 a testa) e Enihe (11). Per il Roseto, 13 di Di Emidio e 12 di Nikolic, ma un generale zero in pagella per atteggiamento, difesa inesistente, attacco sconclusionato.

La fortuna è che la formula della finale playoff non prevede differenze canestri, per cui perdere di 40 o di 1 punto è uguale, a patto di saper cancellare – e cancellare davvero, visti anche gli screzi fra alcuni giocatori e coach rosetano, più volte sottolineati dai telecronisti pugliesi – le tensioni e tornare in campo per vincere gara 2 e poi chiudere la serie venerdì e domenica al PalaMaggetti di Roseto.

Possibile, dopo l’incredibile rovescio registrato in gara 1 a Nardò? Sì, se il Roseto scenderà in campo davvero, essendo quello che ha annichilito i favoriti del Rieti per 3-0 in semifinale.

Insomma: dipenderà tutto dalla capacità dei giocatori e dello staff tecnico di fare piazza pulita delle inevitabili scorie che la partita ha lasciato, per guardare avanti e puntare alla promozione, che è sempre possibile a patto di vincere gara 2 e poi imporre la legge del PalaMaggetti.

Missione impossibile se si guarda al Roseto di gara 1, che però è stato un ectoplasma, facendo pensare al titolo di una commedia all’italiana del 1982 che rappresenta bene il Roseto di questa sera: sballato, gasato, completamente fuso.

Solo che non fa ridere.

Luca Maggitti
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