Il ‘professore-imprestato-alla-politica’, come è conosciuto da tutti William Di Marco ha già mobilitato in suo sostegno i vertici del centrodestra abruzzese e non solo. I suoi interventi sono stati infatti ascoltati anche dai big della coalizione i quali ne hanno apprezzato lo stile e, soprattutto, i concetti fondamentali della sua visione politica e della vita.

Ma il venezuelano-rosetano (William Di Marco è nato a Maracaibo, ma da ancora bambino trapiantato a Roseto, città di origine del papà Ferdinando, mentre la madre, Maria D’Alascio proviene dall’incantevole Maratea) prima di approdare all’insegnamento si è cimentato in svariati lavori già dall’adolescenza: a partire ragazzo di fatica nell’impresa familiare (“ho spostato marmitte di automobili e latte di vernice”, sottolinea spesso con orgoglio il candidato sindaco di Roseto), dove ha svolto anche il ruolo di contabile, per poi diventare lui stesso imprenditore.

Quindi giornalista pubblicista ormai da oltre 35 anni, professore di materie letterarie e cultore di storia moderna che insegna all’Università, oltre che autore di numerosi libri.

Insomma, un uomo di cultura con una vasta esperienza nel mondo imprenditoriale e della comunicazione, la cui disponibilità a candidarsi nel centrodestra è stata apprezzata anche da Vittorio Sgarbi, intervenuto a Roseto alla presentazione ufficiale della candidatura di William Di Marco.

“Sono felicissimo di questa scelta” ha infatti sottolineato il presidente di Rinascimento Italia, cioè Sgarbi, durante il suo intervento a Roseto “ed è per questo che ho accettato volentieri di affiancare il simbolo del mio partito a tutti gli altri presenti nel centrodestra che sostengono William Di Marco, rappresentante come me della cultura italiana e uomo che esporta sapere ai giovani”. Una benedizione non di poco conto, impartita su una persona che vorrà partire proprio dalla cultura per ribaltare l’impostazione classica, ma ormai stantia, del modo di amministrare la cosa pubblica. Ma la prima condizione verso l’accettazione della sua candidatura a sindaco di Roseto è stata quella dell’unità.

“Non nascondo che mi hanno cercato in molti negli ultimi anni” dice Di Marco “ma ho sempre risposto di no. Questa volta ho invece accettato di sedermi e ascoltare le proposte che mi volevano fare purché di fronte a me si presentassero tutti e tre i partiti di centrodestra, e cioè: Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. E così è stato”. Tutto questo accadeva la prima settimana di luglio, quando Di Marco ha sciolto la sua riserva fino ad accettare la candidatura ma non prima di avere anche altre garanzie.

“Fondamentalmente io sono un liberale” sottolinea ancora Di Marco “una caratteristica che riscontro nei partiti di centrodestra dei quali apprezzo anche la coerenza e la lealtà: qualità che trasferirò anche nel modo di condurre la campagna elettorale nella quale chi vorrà sostenermi già dalla prima fase può essere certo che non vedrà tradita la fiducia riposta nella mia persona e nei partiti che mi sostengono”.

Altro punto fondamentale del modo di concepire la politica da parte del candidato sindaco Di Marco è l’amore verso la propria città. “Solo chi vuole il bene di Roseto può stare dalla mia parte” ha infatti ribadito Di Marco “cosa che invece non ha fatto chi oggi si propone alla guida della città di cui però si è disinteressato nonostante abbia avuto la possibilità di portare benefici alla collettività rosetana”.

Idee chiare sulle cose da fare. “Roseto deve tornare a essere il giardino della costa teramana” conclude Di Marco “ma perché ciò accada serviranno molte risorse che cercheremo di reperire sfruttando la filiera della nostra parte politica che parte dalla Provincia per passare alla Regione fino al Governo centrale. Cosa che, al contrario, sarebbe impossibile agli schieramenti civici, nei confronti dei quali nutriamo comunque un profondo rispetto, ma che non hanno alcuna possibilità di accedere alle stanze dei bottoni in tempi rapidi come è invece necessario per cambiare in meglio la nostra Roseto”.

Massima cura al decoro urbano sin da subito, prestando molta attenzione anche ai temi che riguardano i giovani, per i quali l’impegno è di “dare vita a centri di aggregazione con l’obiettivo di recuperare i numerosi problemi sociali, lavorativi e di relazioni provocati dalla pandemia”.

Al centro del programma del centrodestra con la guida di William Di Marco anche il commercio, settore da cui proviene il candidato sindaco, così come per industria e agricoltura. Un capitolo a parte sarà riservato alla salute, così come al turismo, che dovrà restare il settore trainante dell’economia rosetana. “Per questo abbiamo in animo progetti di più ampio respiro” anticipa Di Marco “che prevedono di affrontare problematiche ataviche come quelle legate alla carenza di parcheggi, la cui soluzione consentirà, secondo il nostro punto di vista, di offrire a Roseto una maggiore credibilità turistica”.