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Abruzzesi buoni per il Mondo
CLAUDIO MAZZAUFO: IL PROFESSOR INFINITO.
Olimpiadi di Tokyo 2020. Claudio Mazzaufo e Gianmarco Tamberi, Campione Olimpico di Salto in alto.

Olimpiadi di Tokyo 2020. Claudio Mazzaufo e Marcell Jacobs, Campione Olimpico dei 100 metri e della staffetta 4x100.

Olimpiadi di Tokyo 2020. Claudio Mazzaufo e Achille Polonara, atleta della Nazionale Italiana di basket arrivata al 5° posto. Mazzaufo e Polonara hanno condiviso la militanza in Serie A nel Teramo Basket.

Nel giorno di chiusura delle Olimpiadi di Tokyo 2020, il Prof festeggia i suoi 63 anni. Aveva festeggiato i suoi 50 il giorno dell’apertura delle Olimpiadi di Pechino 2008. I miei auguri di buon compleanno, con qualche ricordo.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 08 Agosto 2021 - Ore 22:41

Oggi, 8 agosto 2021, compie 63 anni il Professor Claudio Mazzaufo, abruzzese nato a Giulianova che vive a Teramo, professore di Scienze Motorie e docente alle Facoltà di Scienze Motorie dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e dell’Aquila per l’insegnamento di “Atletica Leggera”.

Li festeggia nel giorno della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Tokyo 2020, posticipate di un anno a causa della pandemia mondiale da Covid-19.

Il Prof è alla sua seconda Olimpiade. La prima è stata Pechino 2008, quando festeggiò i suoi 50 anni nel giorno della cerimonia di apertura: l’8 agosto 2008.

Di più: il Nostro è nato l’8 agosto 1958, alle ore 8. 8, come la corsia nella quale ha corso e vinto in rimonta Filippo Tortu, conquistando insieme ai suoi compagni la Medaglia d’Oro nella staffetta 4x100.

Ancora di più: l’8 agosto 2006, festeggiò il 48° compleanno con l’Oro agli Europei di Goteborg, dove l’Azzurro Andrew Howe conquistò il titolo di campione continentale saltando la misura di 8 metri e 20 centimetri, lasciandosi dietro il britannico Greg Rutherford (8,13) e l'ucraino Oleksiy Lukashevich (8,12), campione uscente. Fu la prima volta di un italiano Oro nel lungo e di Howe, seguito da quando aveva 14 anni dal Prof, Claudio Mazzaufo disse: «Andrew ha la grandissima capacità di eccitare il suo sistema nervoso in modo inverosimile ed è in grado di portare il regime di lavoro muscolare oltre il limite massimo. In gara non ha paura di nessuno (assomiglia, con i dovuti distinguo, al grande Mario Boni) e poi è un talento naturale».

Quanti 8! Roba da adagiarli in orizzontale per tendere a infinito.

Come infinito è il fuoco che arde dentro questo Maestro dello Sport dal 1990, da oltre 30 anni collaboratore della Fidal, che ha svolto dottorati di ricerca, insegnato alle università e ai Master, scritto articoli sul manuale dell’allenatore, sul manuale dell’istruttore, sull’allenamento dell’atletica giovanile, tenuto webinar e convegni... trovando sempre il tempo per restare un uomo di campo, sia nell’atletica leggera sia nel basket.

Parlando di atletica, oltre alle Olimpiadi di Pechino 2008 e Tokyo 2020 e alle manifestazioni internazionali, nel 2015 Mazzaufo andò a Rio a “preparare il terreno” per gli atleti in vista delle Olimpiadi del 2016. La spedizione consentì di effettuare test medici e fisiologici sugli atleti juniores, per valutarne le risposte a un anno da Rio 2016. La commissione tecnico-scientifica (il gruppo di lavoro era composto da 15 persone, mentre gli atleti erano 8) lavorò per misurare e raccogliere dati ed elementi relativi all’efficienza fisica degli atleti, al sonno, alla capacità di recupero e alla percezione della fatica.
 
Oggi Claudio Mazzaufo è a Tokyo in qualità di responsabile nazionale dei settori salti, lanci e prove multiple nell’atletica leggera, ma è anche un preparatore fisico di enorme esperienza nella pallacanestro, in cui ha vinto una mezza dozzina di campionati essendo il “Mister Muscoli” del Teramo che arrivò alla Serie A e a giocare le coppe europee. E siccome è uomo tenace e non ha paura di ricominciare, dopo le vette per amore dello sport non ha esitato a ripartire dalla Serie C2 del Campli, arrivando fino alla finale playoff per la Final Four che poteva valere la storica Serie A2 per i Farnesi.

Perché il Prof è così: può abbracciare il compianto Kobe Bryant a Pechino 2008, gestire le migliori perfomance di Howe, ma essere pure un padre/preparatore per dei giovani che giocano a basket nelle minors, oppure un punto di riferimento per mostri sacri come Mario Boni o capitan Gianluca Lulli, del quale in una intervista del 2006, durante il ritiro precampionato del Teramo della massima serie, disse: «Il Capitano, nei primi test ha fatto registrare valori uguali a quelli di sei anni fa, segno di una professionalità esemplare».

Questo – e molto altro – è Claudio Mazzaufo. E mi piace pensare che oggi si stia godendo il suo 63° compleanno insieme al miglior risultato della storia dell’atletica leggera italiana, che con le 5 Medaglie d’Oro alle Olimpiadi di Tokyo  si colloca dietro soltanto agli Stati Uniti d’America.

Il “Professor Infinito” – Abruzzese buono per il Mondo – è un grande uomo di sport a tutto tondo e, da oltre 15 anni, un amico che mi onora dalla sua stima.

Per questo gli mando un abbraccio intercontinentale e rinnovo gli auguri per il suo compleanno, che può festeggiare insieme alle tantissime gioie di una carriera davvero strepitosa, in attesa di tornare nel suo amato Abruzzo per riabbracciare la moglie Paola Marcone e i figli Lorenzo e Giorgia.

Luca Maggitti
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