Luciano Crescentini era “tanto” come personaggio, difficile descrivere in poche righe il politico, il lavoratore, l’uomo.

La caratteristica che più amo ricordare, apprezzandola soprattutto, è la capacità di ascolto degli altri, in particolar modo nei confronti di chi era in difficoltà, senza mai tirarsi indietro.

Ma, in questa sede, ricordo (ricordiamo) la passione principe di Luciano: la musica; tante le serate curate al circolo Il Nome della Rosa, una “guida all’ascolto” che ha caratterizzato intere stagioni riportando, nel titolo della rassegna (Perché volete disturbarmi se io forse sto sognando un viaggio alato sopra un carro senza ruote trascinato dai cavalli del maestrale) la sua passione per un’epoca, per un genere in particolare (il Progressive).

Passione sua e di chi lo ha accompagnato (Paolo Di Cristofaro del Nome della Rosa) negli oltre trenta appuntamenti tra le mura del Circolo, toccando i generi, i protagonisti, gli aneddoti della storia della musica senza disdegnare “incursioni” in ambiti e settori non proprio suoi.

Sì, perché Luciano ascoltava con curiosità ogni tipo di musica.

Alla notizia della scomparsa il nostro primo pensiero, come amici e come Circolo, è andata alla sua collezione di LP, DVD, CD, libri. Come non disperdere il lascito materiale e immateriale della sua conoscenza è stata la nostra preoccupazione ed in questo, per fortuna e mai abbastanza grati, ci sono venuti incontro gli eredi che hanno donato al Nome della Rosa tutto quanto era di Luciano, compreso gli scaffali.

Si è abbinata la disponibilità di un nostro spazio ed è venuto naturale far nascere quello che potete vedere, al momento, sulla pagina Facebook “Radio Crescentini” (che vi invito a seguire) e, a breve, anche dal vivo dopo che avremo inaugurato al pubblico la sala d’ascolto che porta il suo nome.

Una catalogazione capillare (titolo, autore, casa discografica, anno di pubblicazione e foto della copertina) suddivisa per supporti (senza tralasciare i tanti libri e le tante riviste dalle quali traeva sapere) e a disposizione gratuita di chi vorrà fruire dello spazio in modalità e tempi che renderemo noti.

Ma, nell’epoca del multimediale, la domanda che ci siamo posti, il dubbio più grosso, è che quel luogo potesse correre il rischio di rimanere deserto, di essere un mausoleo di ricordi e basta. Da qui l’idea di dare vita a quella che non sarà una radio nel senso stretto del termine, ma un luogo altro, utilizzando dirette Facebook, canale YouTube con trasmissioni che andranno ad approfondire gruppi, musicisti, realtà locali sommerse e ancor di più colpite dalla pandemia, senza dimenticare cenni di collezionismo e altre curiosità.

Fortuna vuole che il territorio sia ricco di amici che si sono detti disponibili ad animare le “trasmissioni” di Radio Crescentini, in primis colui che, come un cavaliere nominato tale con l’apposizione della spada sulla spalla, fu riconosciuto degno di considerazione dal sommo Maestro: Orlando Del Grosso.

Leggenda narra che in uno scontro a singolar tenzone sul “Museo Rosenbach” (gruppo Prog di cui ignoravo, e continuo ad ignorare, l’esistenza) Luciano fu stupito dalla puntuale conoscenza di essi da parte di Orlando. Ecco, chi meglio di lui come “curatore artistico” della pagina e delle sue propaggini?

Siamo convinti che, attraverso questo strumento, il ricordo di Luciano Crescentini non sfumerà nel tempo e potrà alimentarsi (e continuare ad alimentare noi a cui è stata sottratta la parte fisica) di quella che è stata la sua linfa principale: la musica.

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