[Ricerca Avanzata]
Venerdì, 29 Marzo 2024 - Ore 16:20 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Cent’anni di Rosetitudine
UNA VITA IN CONTROPIEDE


La prefazione di Luca Maggitti, direttore di Roseto.com, al libro di Vincenzo Di Bonaventura che è in vendita alla libreria La Cura, di Fabio Di Marco, a Roseto degli Abruzzi.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 28 Dicembre 2021 - Ore 10:45

Prefazione
Una vita in contropiede


Vincenzo Di Bonaventura è un istrione. Nel teatro dove un altro cadrà, lui si surclasserà.

Roseto degli Abruzzi, Venezia, San Benedetto del Tronto le sue città. Il mare imprescindibile dirimpettaio di una vita piena di amore per il teatro e per la pallacanestro. E di allergia per le banalità e i luoghi comuni.

Ho conosciuto Vincenzo nei primi anni Novanta, quando – tornato da Venezia e stabilitosi a San Benedetto – fu chiamato da “Roseto Unita”, associazione culturale di cui ero giovane volontario, a recitare al “Pagus” di Montepagano il “Don Chisciotte”, interpretando sia l’aulico cavaliere dalla triste figura sia il suo scudiero Sancho Panza, che parlava in dialetto rosetano. Contemporaneamente.

Quello spettacolo fu – per me venticinquenne – un’epifania: capii che esistevano attori capaci di ribaltare il consueto e di tenerti sulla corda, facendoti torcere il polsino della camicia per tutto il tempo che volevano. Uno di questi è l’ineffabile Vincenzo Di Bonaventura, che ho poi applaudito nel corso di quasi 30 anni alle prese con gli autori più svariati – da Dante a Majakovskij passando per Süskind, per dirne soltanto tre – e sempre provocandomi un subbuglio interiore dovuto alla sua potenza espressiva di fuoriclasse.

Nelle volte in cui è capitato di parlarsi, a margine di uno spettacolo, gli argomenti sono sempre stati gli autori scelti, oppure l’opera messa in scena o ancora il lavoro di adattamento. Oppure il plauso per le sue fatiche originali. Io appassionato di basket e pure giornalista del settore, lui più di me innamorato della palla a spicchi.

Eppure per metterci al corrente della comune passione c’è voluto il comune amico Giampiero Porzio, che soltanto una decina d’anni fa mi disse dell’eccezionale conoscenza e competenza di Vincenzo in campo cestistico.

Così è stato naturale, ricorrendo nel 2021 il primo Secolo di pallacanestro rosetana (nel Lido delle Rose i primi tiri a canestro risalgono al 1921), chiedergli un monologo che parlasse del basket a Roseto degli Abruzzi, lasciandogli ovviamente la libertà che si deve al Poeta.

Vincenzo, fedele alla sua potenza e al suo guizzo in contropiede che da una vita lo porta a stupire, ha fatto di più. Molto di più. Ha scritto questo libro, che è una somma di monologhi su basket e teatro e sugli ingredienti comuni che hanno questi due tesori che così tanto profumano di vita, impegno, passione, fatica e dedizione.

Perché, come afferma in questa meravigliosa opera: «Mi rivedo. Ancora oggi. Senescente, caparbio e ossuto, a credere alle stesse cose, a vivere allo stesso modo, a volere gli stessi risultati anche se in altri campi, in altri teatri, compresa la vita. E si diventa bravi, quando lo pensi. E lo credi».

Il basket come allegoria della vita, dunque. E la vita di Vincenzo Di Bonaventura come oceano di riflessioni profondissime e insegnamenti, che starebbero bene scolpiti nella roccia dei templi delle nostre coscienze.

In 13 capitoli, Vincenzo parte dal segreto del Lem e lì torna, con l’aggiunta del senso più profondo del respirare, raccontando una vita piena di esperienze straordinarie fatte di instancabile ricerca e amori totalizzanti.

Una vita tessuta con la trama del teatro e l’ordito del basket. Lo ringrazio perciò per questo volume che ha voluto regalarci e per le tante emozioni che ha saputo mettere su carta.

Un modo per tesaurizzarle che consentirà a molti di scoprirlo e ai tanti che lo apprezzano di poterlo seguire oltre gli spettacoli dal vivo, dove, per usare le parole del libro: «Il teatro viveva finalmente di uno svelamento a tutto tondo, il pubblico diveniva testimone attento e partecipe della macchina scenica, entrava direttamente in scena assaporando intimamente ogni dato emozionale e intuitivo [...] Non vedevo differenze con i miei allenamenti di basket. Ripetere intere sequenze schematiche fino allo sfinimento, per liberare il tiratore o l’uomo incaricato alla finalizzazione, oppure sfruttare al meglio una esitazione o un recupero palla, apriva orizzonti di reattività creativa e fantasiosa estremamente eccitanti».

Leggete questo libro, giocatevi questo “uno contro uno” contro Vincenzo. Attenti però, perché il Poeta conosce il segreto del Lem, ha studiato le parabole di Waldi, Sandro Ndì e Charlie e sa come piazzarvi in faccia una inoppugnabile SBLENCHETE (andate avanti nella lettura e saprete di cosa si tratta). Vi avverto: vincerà lui.

Facendovi pensare, riflettere, commuovere.

E prendendovi sempre in contropiede.

Luca Maggitti


ROSETO.com
Stampa    Segnala la news

Condividi su:




Focus on Roseto.com
Roseto.com - Il basket e la cultura dei campanili senza frontiere. - Registrazione al Tribunale di Teramo N. 540 Reg. Stampa del 19.08.2005.
Direttore responsabile: Luca Maggitti   Editore: Luca Maggitti   Partita IVA 01006370678
© 2004-2024 Roseto.com | Privacy | Disclaimer Powered by PlaySoft