Gara 1
PESCARA BASKET-VIGOR MATELICA 49-57
(6-18; 24-26; 36-46)
PESCARA: Di Diomede 6, Masciopinto 9, Pucci, Del Principe n.e., Perella, Del Prete n.e., Capitanelli 7, Del Sole 10, Seye n.e., Fasciocco 2, Traorè n.e., Grosso 15. Coach: Vanoncini.
MATELICA: Provvidenza 5, Fianchini n.e., Mentonelli n.e., Bugionovo 10, Falzon 5, Vissani 6, Caroli 7, Ciampaglia 8, Genjac 13, Zhgenti 3, Poeta n.e., Tosti 3. Coach: Cecchini.
Salta subito il fattore campo in gara 1 della finale di Serie C Gold, con la Vigor Matelica che va a vincere sul terreno di gioco della Pescara Basket al termine di una gara tesa, caratterizzata da numerosissimi errori da entrambe le parti, con i marchigiani abili nello sfruttare i due black out pescaresi ad inizio gara e nella seconda metà del terzo periodo.
Infatti l’avvio per i ragazzi di coach Vanoncini è da incubo, tanto che dopo sette minuti si trovano addirittura sotto di sedici lunghezze sul 2-18, con Ciampaglia ottimo protagonista, riuscendo a limitare un  minimo i danni allo scadere della prima frazione, chiusa sul 6-18. Nel secondo quarto Capitanelli e compagni riescono a sbloccarsi e lentamente recuperano il gap fino a rientrare a -1 sul 24-25, con le due squadre che rientrano poi negli spogliatoi per l’intervallo lungo sul 24-26 dopo un tiro libero di Bugionovo.
Ad inizio ripresa i canestri di Grosso regalano anche il primo vantaggio alla Pescara Basket sul 29-28, ma Genjac e Vissani riportano immediatamente avanti Matelica, con coach Vanoncini che perde per diversi minuti Del Sole, uno dei suoi uomini migliori fino a quel momento, per un leggero infortunio alla caviglia. I padroni di casa, successivamente, si bloccano nuovamente in fase offensiva, con i marchigiani che ne approfittano per volare nuovamente sul +15 (31-46 al 29’), prima che una tripla di Grosso chiuda la terza frazione sul 36-46. Di Diomede e Masciopinto confezionano il 6-0 con il quale si apre l’ultimo periodo (42-46 al 32’), ma Bugionovo e Caroli fanno respirare Matelica, con la Pescara Basket che perde nel frattempo Capitanelli, espulso per somma di falli tecnici ed antisportivi. Genjac va a schiacciare per il +10 (45-55 al 37’), con i giochi che sembrano già fatti, ma i ragazzi di coach Vanoncini hanno un ultimo sussulto tornano sul -6 (49-55 al 38’), prima che un jumper dalla media sbagliato da Di Diomede e le numerose palle perse negli ultimi sessanta secondi spengano definitivamente le velleità dei padroni di casa, con Matelica che può quindi chiudere definitivamente i conti con un canestro di Falzon e portarsi a casa gara 1.

Gara 2
VIGOR MATELICA-PESCARA BASKET 77-49
(14-18; 34-22; 55-38)
MATELICA: Provvidenza 8, Fianchini, Mentonelli 2, Bugionovo 1, Falzon 12, Vissani 16, Caroli 13, Ciampaglia 3, Genjac 12, Zhgenti 10, Poeta, Tosti. Coach: Cecchini.
PESCARA: Di Diomede 4, Masciopinto 3, Pucci 10, Del Principe, Perella, Capitanelli 19, Del Sole 8, Seye, Fasciocco 4, Traorè, Grosso 1. Coach: Vanoncini.
Si ferma sul terreno di gioco di Castelraimondo il cammino della Pescara Basket, con la Vigor Matelica che si aggiudica anche gara 2 ed ottiene per la prima volta nella sua storia la promozione in Serie B.
Il secondo atto della serie finale, sostanzialmente, dura appena un quarto, con la squadra di coach Vanoncini che, trascinata da Capitanelli, si porta sul 7-14 dopo cinque minuti di gioco, chiudendo poi la prima frazione sul 14-18. Ma nei secondi dieci minuti la musica cambia decisamente, con la Pescara Basket che, sulla falsariga di gara 1, torna ad avere evidenti difficoltà offensive, mentre Matelica, trascinata dai canestri di Vissani e Falzon, prende il controllo della situazione, confezionando un break di 20-4 che la manda all’intervallo lungo sul 34-22.  
In avvio di ripresa la musica non cambia, con i marchigiani che volano fino al +23 sul 50-27 al 25’ minuto con gli ospiti totalmente in balia degli avversari. Le triple di Capitanelli provano a scuotere Pescara, ma Matelica controlla senza patemi la sfuriata del capitano biancazzurro, chiudendo sul 55-38 al trentesimo minuto, dilagando poi nell’ultimo periodo, sfiorando le trenta lunghezze di vantaggio e potendo festeggiare con largo anticipo una promozione inseguita da diverse stagioni (basti pensare che al momento dell’interruzione per covid nel Marzo 2020 Matelica era in testa alla classifica del girone Abruzzo-Marche-Umbria).
Per la Pescara Basket il sogno Serie B si infrange per la seconda stagione consecutiva ad un passo dal compimento, ma la squadra di coach Vanoncini ha comunque disputato una stagione più che positiva. Partita all’inizio confermando in blocco la squadra dell’anno scorso ma senza i due stranieri concessi da regolamento per precisa scelta societaria, a stagione in corso ha salutato il miglior realizzatore da quasi 22 punti di media Matteo Caridà, accasatosi ad Avellino in Serie B e non sostituito, se non dai ragazzi dell’Under 19 che ha vinto il campionato di Eccellenza abruzzese.  
Il rammarico per essere arrivati ad un passo dal traguardo comunque c’è, ma nei giorni cresce anche la consapevolezza che una squadra composta quasi totalmente da giocatori pescaresi, con le uniche eccezioni dei rosetani Fasciocco e Di Diomede, e da otto elementi sui dodici schierati a referto provenienti dal proprio settore giovanile, il quale sta facendo incetta di titoli nelle varie categoria in quest’annata, ha raccolto un risultato eccezionale che nessuno le pronosticava ad inizio stagione, con anche la piccola soddisfazione di aver prevalso per il terzo anno consecutivo nel dualismo cittadino con l’Amatori Pescara 1976, che al contrario non ha lesinato investimenti anche consistenti per vincere il campionato, fermatasi però solamente in semifinale al cospetto della futura vincitrice Vigor Matelica.
 
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