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DYLAN TARDIOLI: UN MISANTROPO INNAMORATO DEL MONDO.
Il libro ‘Un uomo fatto in casa’ di Franco Avallone.

Riflessioni dopo aver letto ‘Un uomo fatto in casa’, romanzo d’esordio di Franco Avallone.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 16 Giugno 2022 - Ore 17:15

Franco Avallone è un giornalista abruzzese per il quale ho avuto la fortuna di lavorare dal 2001 al 2013, quando era il mio direttore al quotidiano IL TEMPO Abruzzo.

Per alcuni suoi profetici articoli scritti in quegli anni – fra politica e cronaca – mi feci l’idea che avesse visione.

Mi onorò mettendo mano allo sport e delegandomi alla gestione della rubrica “Visti da vicino”. Era il 2002 e Franco destinò una pagina di un quotidiano regionale all’approfondimento sportivo per offrire al lettore – che resta il cuore di ogni giornale – un angolo “lussuoso”, fra cronaca e avvenimenti necessariamente sofferenti di fiato corto. 17 anni dopo, Jeff Bezos ha parlato dell’evoluzione dei giornali in “oggetti di lusso” mediante approfondimento. Questo semplicemente per fare un esempio della visione di cui parlavo: 17 anni di anticipo su Mister Amazon.

Franco Avallone, nel giugno 2021, ha scritto il suo primo libro, edito da Mac. Si intitola “Un uomo fatto in casa” e, come dice lo stesso autore nell’aletta posteriore – in cui si definisce “giornalista professionista e scrittore dilettante” – questo potrebbe essere il suo ultimo romanzo.

Spero di no.

Perché “Un uomo fatto in casa” è in grado di avvolgerti al ritmo sincopato del be-bop, manco fosse un pezzo di Charlie Parker, pungolandoti un assolo (assolo, non ritornello) dopo l’altro, senza mai dimenticare il tema. Che è il virus Arctos7 (anagramma di Socrate, se al posto della “e” ci mettiamo il “7”). Il libro è ambientato nel 2047, in un futuro “distopico mica tanto” e l’autore è rappresentato nel volume dal protagonista: Dylan Tardioli.

Oltre a lui, autorecluso a Spello, in Italia, per dare coerenza alla sua definizione di “misantropo innamorato del mondo”, all’inizio del volume sgabbiano come nevrili purosangue le storie di tante persone sul pianeta Terra, dove la pandemia ha provocato 35 milioni di morti, con la non trascurabile caratteristica del virus di colpire soltanto sopra il 38° parallelo.

Vite e divieti, caratteri e riflessioni, succosissimi rimandi che corrono lungo le pagine e si intrecciano. Da Rovaniemi, in Lapponia, a Marrakech, in Marocco. Passando da Casablanca, sede degli inflessibili caschi rossi del maresciallo Kretzmer che sparano a vista nella logica del mondo cinturato e sottosopra. I morti falciati dal virus che nel deserto del Gobi vengono trasformati in nuovo suolo mediante vasi esagonali riutilizzabili, il Papa irlandese tutto Dio e Liverpool e il suo giovane segretario di stato Vaticano che viene dal cuore dell’Africa tormentata da sempiterne guerre. E ancora il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, con le sue debolezze, i vizi e gli accordi sottobanco coi narcos, che ha trasferito la sede da Ginevra a Tegucigalpa, Honduras. Non manca la “femme fatale” con un debole per i prelati.

In questo mondo, massacrato da un virus capace di creare un confine in corrispondenza di un parallelo, le vite si intrecciano e la fretta di trovare un farmaco in grado di fermare l’apocalisse preme sulla vicenda.

Così il lettore viene preso dalla “narrazione jazz” di Franco Avallone, che corre come il sassofono di Bird e nello scorrere gli eventi approfondisce mediante assolo.

Un libro ricco, figlio della bella cultura di chi lo ha scritto e della sua capacità di trovare il passepartout narrativo per la critica a un mondo sempre più caotico e dai risvolti inspiegabili secondo logica.

Un libro che delinea un futuro distopico, oppure soltanto un futuro. Perché, in fondo, riflettendo su alcuni aspetti di “Un uomo fatto in casa” – fra ordine pubblico ed economia – ho ripensato a due saggi dello stratega politico Parag Khanna, scritti sulle forze che plasmeranno in futuro il nostro pianeta: “Come si governa il mondo” del 2011 e “Connectography” del 2016.

Alla prossima avventura, spero, di Dylan Tardioli.

Franco Avallone
UN UOMO FATTO IN CASA

MAC Edizioni, giugno 2021.
191 Pagine, 16,90 Euro.


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Luca Maggitti
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