RIMINI 71
ROSETO 53
Parziali: 17-6; 17-15 (34-21); 23-18 (57-39); 14-14 (71-53).
La partita su ROSETO.com.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=19947

EDOARDO DI EMIDIO 4
Per una volta ci mette più il fisico che il fosforo, lasciandosi sopraffare dalla tensione e producendo forzature e letture prive della consueta lucidità (0/5 dal campo, 3 rimbalzi, 2 assist, 3 perse in quasi 31').

ALBERTO SERAFINI 4,5
Sognerà a lungo il canestro che sciupa al minuto 6, con una prateria davanti. Ma al di là del singolo episodio, è stranamente inconsistente (2 punti con 1/3 dal campo, 5 rimbalzi, 2 perse in 15').

ALFONSO ZAMPOGNA 6-
Qualche godibile canestro prodotto all'interno di una partita in cui Roseto non è mai in partita (11 punti con 4/8 dal campo, 3 rimbalzi, 1 recupero in 23').

ANDREA PASTORE 4
Se nell'occasione in cui il tuo attacco fa una fatica mostruosa (21 punti dopo due quarti con il 30% scarso dal campo, 53 alla fine con il 33%) la tua guardia titolare produce 7 punti con 2/6 dal campo in 30', è dura sbancare Rimini. Uno degli assenti più ingiustificati.

ANTONELLO RUGGIERO 5,5
Cerca di riversare sul parquet quello che manca ai compagni, la calma, raccogliendo un paio di buone triple e nulla più (6 punti con 2/5 dal campo, 2 rimbalzi, 1 recupero). Ma la partita viaggia, oggettivamente, ad una velocità troppo elevata per tutta la sua Liofilchem.

NICOLA MEI 4
Una tripla al primo pallone toccato e poi un mix di esitazioni e violente legnate sui ferri (6 punti con 2/8 dal campo in 28'). Vale il discorso fatto per Pastore.

VALERIO AMOROSO 6+
Qualche cristallino lampo di classe all'interno di una serie di evitabili forzature causate dalla frenesia di rimettere in piedi, da solo, una partita che tende a sfuggir via alla Liofilchem abbastanza presto. Meno impattante di quanto le sue cifre, per buona parte prodotte a gara compromessa, possano lasciar intendere (16 punti con 6/13 dal campo, cui aggiunge 12 rimbalzi, 4 assist e 5 falli subiti in 38'). Il problema è che non lo aiuta proprio nessuno.

ALEKSA NIKOLIC 3
Un inizio troppo brutto per essere vero (abulico, sistematicamente anticipato nella ricezione, primo canestro al 16', appena 3 punti realizzati all'intervallo), un prosieguo di gara da incubo: non la vede proprio proprio mai (5 punti con 2/8 dal campo, cui aggiunge 8 rimbalzi e 5 palle perse in 33'). I venti punti che non segna coincidono esattamente con il divario fra Rimini e Roseto registrato in questa Gara 4. L'assente più ingiustificato.

COACH DANILO QUAGLIA 5
Sebbene non impossibile, era oggettivamente improbabile, per una serie di ragioni, ripetere il Friday Night Miracle. Una su tutte la superiorità tecnica di un avversario con giocatori più abituati a gestire battaglie di categoria e di sicuro avvantaggiati da un rapporto meno impietoso con le rispettive carte di identità. E, al di là di ogni considerazione tecnica che comunque vale la pena di sottolineare (Rimini cambia sistematicamente in difesa senza subire alcun mismatch e raddoppia un Nikolic che si sarebbe, in verità, marcato anche da solo, Roseto mostra una difesa molle ed un attacco impaziente ed improduttivo, che spesso rinnega la ricerca dell'uomo libero e che impiega quasi 30' per segnare 30 punti), la differenza fra le due compagini è tutta in termini di reattività ed energia. Finisce quindi un'avventura che poteva essere esaltante e per la quale, se c'è qualcosa da recriminare, bisogna farlo principalmente guardando le due gare giocate a Roseto. E se l'obiettivo era fare meglio dell'anno scorso, con un senior in più rispetto alla stagione precedente, partendo dalla prima posizione in classifica, con un girone mediamente di qualità più bassa rispetto a quello della stagione scorsa e anche con un Covid meno virulento del precedente, nonostante la vittoria della Coppa Italia, bene, tale obiettivo non è stato raggiunto. A bocce ferme andrà effettuata ogni valutazione sul futuro ma, probabilmente, oggi si è chiuso un ciclo.