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Serie A – Roseto Sharks
SEVIZIATO E, ALLA FINE, ASSASSINATO…
ADDIO, E’ STATO BELLO…


Piccole meschinità uccidono …

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 14 Luglio 2006 - Ore 00:30

Pubblicato oggi su IL TEMPO d’Abruzzo.

Seviziato e, alla fine, assassinato.

Nell’anno in cui compiva 60 anni. Povero Roseto Basket, ghigliottinato dalla burocrazia e protagonista della più classica delle morti annunciate.

E siccome le grandi cose possono anche finire a causa di piccole cose, la prima ferita arriva dalle due righe con le quali la Lega Basket liquida 60 anni di storia rosetana: ‘L’Assemblea della Lega Basket Serie A ha respinto la richiesta di permanenza alla Lega della società Roseto Basket per il mancato deposito della fideiussione e il mancato versamento al 10 luglio dell’85% del minimo previsto per stipendi a tecnici e giocatori, così come previsto dalla Normativa della Lega’.

Incredibile ma vero: il sodalizio cestistico del Lido delle Rose, che fu di Aldo Anastasi e Giovanni Giunco, in cui ha giocato Mahmoud Abdul-Rauf, alla cui vita hanno sacrificato la loro esistenza Nicola Mariani, Ernesto Settepanella e Domenico Bellisari, viene spazzato via per un documento bancario che non costa niente (si tratta di firme a garanzia che negli anni scorsi non sono mai mancate) e per aver ‘pagato troppo poco e male’ il pugno di eroi che soltanto pochi giorni fa aveva ottenuto sul campo la più eroica delle salvezze.

Queste sono sevizie.

Anche perché, soltanto lo scorso 23 giugno 2006, Antonio Norante, proprietario unico del Roseto Basket, aveva scritto in un comunicato stampa: ‘Ancora una volta, nonostante le dichiarazioni pubbliche da parte del sindaco Di Bonaventura e di altri autorevoli rappresentanti delle istituzioni, sono dovuti intervenire il socio unico Antonio Norante e gli ex-soci Domenico Alcini, Domenico Di Marco e Michele Martinelli per garantire la fideiussione richiesta dalla Lega per completare la richiesta d’iscrizione del Roseto Basket. Si tratta dell’ennesima, ma questa volta sicuramente ultima, prova di attaccamento nei riguardi della pallacanestro rosetana da parte di persone che negli ultimi anni hanno dimostrato con i FATTI e non a parole di avere realmente a cuore le sorti dello sport più importante della nostra città. Ora davvero toccherà al primo cittadino, a cui sin dallo scorso 31 Maggio è stata riconsegnata la società, al confermato assessore allo sport e ai politici regionali trovare le giuste soluzioni, principalmente economiche per continuare a garantire la Serie A a Roseto’.

Riletto oggi, il documento mette i brividi: non era stata dunque garantita la fidejussione?

In quanto agli stipendi, per ieri mattina erano attese le liberatorie dei giocatori, con conseguente assolvimento dell’obbligo di Lega. Evidentemente, un’altra speranza vana.

Come vane sono state le speranze riposte dai rosetani nelle istituzioni, che non hanno saputo supportare come in passato avevano fatto il Roseto Basket.

Il contributo atteso dalla Regione Abruzzo di 450.000 euro non è arrivato e il sindaco Di Bonaventura, che ha provato a sondare la disponibilità degli imprenditori locali, ha dichiarato al TG3 di non essere riuscito a trovare la quadra fra vecchi e nuovi soci.

Così il Roseto è morto ieri mattina a Bologna, assistito dall’amministratore delegato D’Alesio e dall’assessore comunale allo sport Di Pasquale, saliti a Bologna per chiedere una proroga non accordata.

Tutto finito? Sì, anche se il sindaco Di Bonaventura lascia spazio alla ipotesi di ricorso, da perfezionare a cura della società.

Purché non sia gestito come la fidejussione.
Luca Maggitti
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