Fabrizio Fornaciari, Mirko Vannucci, Alessandro Recchiuti, Maristella Urbini e Alfonso Montese.
Questi i nomi dei cinque assessori che affiancheranno Enio Pavone nella nuova giunta rosetana targata centrodestra e che sono stati ufficialmente presentati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa.
Fabrizio Fornaciari, il più votato del Pdl, 25 anni da compiere tra qualche mese, avrà le due delicate deleghe ai Lavori Pubblici e all’Ambiente. Mai messo in discussione il suo assessorato, parso chiaro a tutti sin dall’inizio, Fornaciari ha avuto la meglio su alcuni voci all’interno del partito rosetano che lamentavano la sua giovane età. Ad indirizzarlo alle due deleghe, ostiche ma potenzialmente pesanti (soprattutto quella all’Ambiente vista la situazione Cirsu), è stato Paolo Tancredi in persona.
Il secondo assessore del Pdl è Mirko Vannucci, a cui andranno le deleghe allo Sport, al Personale e ai Servizi Demografici. Ex consigliere comunale del Pd nella passata amministrazione, Vannucci è stato il secondo più votato nella lista del Pdl, e nel toto assessori se l’è dovuta vedere con Enzo Di Giulio, che entrerà in consiglio insieme a Stefania Foglia.
Alessandro Recchiuti, commissario rosetano dell’Udc e più votato della sua lista, sarà invece assessore alle Politiche Sociali e Istruzione. Confermate dunque le voci che da giorni volevano il giovane avvocato al posto di Teresa Ginoble, per una delega che da sola vale il 17 per cento dell’intero bilancio comunale. Il suo posto in consiglio verrà preso da Attilio Dezii.
Maristella Urbini avrà invece le deleghe al Turismo e alla Cultura. Seconda più votata nelle fila del listino di Pavone, insieme per Roseto, la Urbini, con un passato nell’Udeur e nell’Udc, è entrata in giunta dopo la rinuncia dell’assessorato da parte di Antonio Iannetti, primo dei votati, che però ha preferito rimanere consigliere.
Alfonso Montese, vicesindaco annunciato in base agli accordi pre ballottaggio, sarà infine assessore al Bilancio, Patrimonio, Finanze e Programmazione Economica. Modificati dunque gli accordi del patto siglato alla vigilia della vittoria di Pavone, che volevano il leader di Obiettivo Comune come assessore al Turismo e alle Attività Produttive. Al suo posto in consiglio entrerà Vincenzo Tarquini.
La cruciale delega all’Urbanistica rimarrà invece nelle mani di Enio Pavone. Al sindaco il potere di firma su qualsiasi atto della materia, mentre nella fase operativa sarà affiancato da un gruppo di lavoro la cui composizione non è ancora chiara. “Sarà una gestione collegiale, e io sarò il garante”, ha dichiarato Pavone in conferenza stampa. Di sicuro vi faranno parte alcuni consiglieri, forse anche alcuni ex consiglieri di quella che fino a un mese fa era la minoranza consiliare, ma ieri Pavone ha aperto anche alla possibilità che del gruppo possano far parte anche esponenti dell’opposizione e delle associazioni cittadine.
Questo pomeriggio via libera ufficiale al nuovo consiglio comunale targato Pavone, il cui presidente che verrà eletto oggi potrebbe essere Nicola Di Marco.
LA GIUNTA PAVONE
