Serie A2 Est – Roseto Sharks
ROSETO-TRIESTE: LE PAGELLE DI LORENZO SETTEPANELLA.

I voti ai giocatori del Roseto, sconfitti dai giuliani.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 11 Marzo 2018 - Ore 23:15

ROSETO 87
TRIESTE 91

Parziali: 22-28; 21-16 (43-44); 21-31 (64-75); 23-16 (87-91).
La partita, le interviste e le foto su ROSETO.com.
https://www.roseto.com/scheda_news.php?id=16836


MATT CARLINO 5
Brutalizzato dalla fisicità di Javonte Greene, dal trattamento della difesa di Dalmasson e, probabilmente, ancora non al meglio fisicamente. Il fatto che abbia segnato il primo canestro dal campo al 19° minuto (il tre punti del -3, 39-42) la dice tutta sulla problematicità della sua serata. E se lui non c'è, per gli Sharks è dura, specie contro un avversario così. Tiene il meglio della sua gara per il penultimo minuto, nel corso del quale mette in fila tre mandrakate consecutive: 3 liberi (a 1' e 44" dalla fine), un recupero aereo manco fosse Buffon, ed un tre punti pesantissimo (quello dell'86-85). È nell'ultimo che combina una imperdonabile vaccata, sopravvalutando i propri (mediocri) mezzi atletici contro quella pantera di Javonte, che prima lo induce ad una forzatura, poi gliela caccia in gola con uno stoppone memorabile. Alla fine raggranella 13 punti, ma con medie assai deficitarie (3/11). In difficoltà.

ANDY OGIDE 7
Punti e rimbalzi, presenza e sostanza, con qualche evitabile esitazione nel mezzo (4 perse). Non devastante, ma assai positivo sì (16 punti con 7/10 e 9 rimbalzi). La sfida con il temuto Laurence Bowers finisce in parità.

ION LUPUSOR 6
Escluso dal quintetto base a causa di una condizione fisica ancora non ottimale, si dedica, con profitto, solo alla difesa e alle esigenze della squadra (ben 4 rimbalzi e 3 assist in appena 13 minuti). Positivo.

MARCO CONTENTO 8
Vedere tutte quelle maglie rosse gli fa, evidentemente, sentire aria di casa, e ce la mette tutta per fare bella figura. Gioca una gara eccellente, nel corso della quale legge correttamente i giochi, fa viaggiare la palla nel cuore dell'area, segna da fuori e, soprattutto, aggredisce in uno contro uno lucrando montagne di liberi che trasforma come una macchina. Alla fine proprio non ne ha più, ma i suoi 29 minuti sono quasi da antologia (25 punti con 3/8 dal campo ed un irreale 17/18 ai liberi, più almeno due splendidi assist distrattamente ignorati dallo scout). Da applausi.

GIORGIO DI BONAVENTURA 6
18 minuti di agonismo, ma Javonte Greene è una brutta bestia per chiunque.

RICCARDO CASAGRANDE 6,5
Parte benissimo, difendendo alla morte e segnando da fuori e in transizione (chiudendo con 4/4 dal campo). Fatica, come tutti, contro l'atletismo di Greene, ma molto probabilmente avrebbe meritato più minuti dei 24 concessigli da Di Paolantonio. Sempre in prima linea.

FRANCESCO INFANTE 5
Un paio di buoni canestri ravvicinati e poi più danni della grandine, con un paio di perse sanguinose. Il pallone presuntuosamente e goffamente inchiodato sul primo ferro nell'inopportuno tentativo di schiacciata del 36° (con gli Sharks a -5, sul 78-83), proprio non ha scusanti. Macchinoso e casinista.

ROBERTO MARULLI 7,5
Prende tante di quelle legnate sia da Prandin che da Cavaliero, ma non indietreggia nemmeno di un centimetro. Regia e punti, animo e concentrazione, pazienza e orgoglio. Tra i più positivi in assoluto (19 punti con il 63% dal campo, 6/6 dalla lunetta, 3 assist e almeno un paio di tiri chiave). Leader silenzioso.

COACH EMANUELE DI PAOLANTONIO 6,5
Accarezza a lungo il sogno di una vittoria sulla carta quasi impossibile, ma alla fine non può che arrendersi al cospetto di un avversario più talentuoso, più fisico, più profondo e al quale, nonostante il computo falli, è stato concesso di picchiare troppo, dal primo all'ultimo secondo. Eppure sembrava fattibile, con gli Sharks che, facendo salire l'intensità della propria difesa (alternando uomo e zona 2-3), sono stati capaci di tornare sotto più volte (in avvio, poi dal -11 del 30', dopo il triplone tabellato di Baldasso da 20 metri, poi ancora dal -7 del 32', dopo il pesantissimo 3 punti di Loschi, quello del 71-78, che pareva una sentenza). Il coach parla di miglior Roseto dell'anno, ma ammette la pessima ed affrettata gestione del possesso di Carlino dell'ultimo minuto. E la vittoria di Bergamo, al primo esame dopo il primo ciclo della “Giancarlo Sacco Terapia”, fuori casa contro Montegranaro, è una sberla dolorosissima.







Stampato il 03-29-2024 09:19:54 su www.roseto.com