Picchio e Cicciao.
Nel 2000, dopo la storica promozione in serie A1 della Cordivari Roseto, in estate il Comitato Basket 2000 capeggiato da Vittorio Fossataro organizza una grande edizione del Trofeo Lido delle Rose.
L’edizione del “Torneissimo”, come lo chiamava Aldo Giordani, è importante anche perché funge da “preolimpico” per le squadre che vi partecipano e che si ritroveranno poi alle Olimpiadi di Sydney, in Australia.
Aderiscono all’invito del Comitato Basket 2000 ben 4 squadre nazionali: Italia, Jugoslavia, Croazia e Australia.
Un’edizione assolutamente fuori dall’ordinario, grazie alla presenza dei Campioni del Mondo in carica della Jugoslavia e dei Campioni d'Europa in carica dell'Italia.
Nella foto, “Picchio” Abbio gioca a due con “Cicciao” Damiao, marcato dallo slavo Tomasevic.
Foto: Ciamillo&Castoria
Picchio inchioda.
La foto della premiata ditta Ciamillo&Castoria immortala Alessandro Abbio un attimo prima di concludere una splendida azione personale con una imperiosa schiacciata.
L’Italia, guidata in panchina da Boscia Tanjevic, vinse la 55^ edizione del Torneissimo.
Foto: Ciamillo&Castoria
Il Baso prende la mira.
Gianluca Basile al tiro in sospensione.
Il Baso non disputò un gran torneo, segnando 4 punti nella semifinale vinta dall’Italia 70-65 sull’Australia e non segnando nella finale vinta contro la Jugoslavia per 75-69, pur essendo partito in quintetto.
Foto: Ciamillo&Castoria
Corri Gianluca corri.
Basile prova a correre in contropiede, nella semifinale vinta contro l’Australia di Heal, Gaze e Longley.
Questo il tabellino della gara, giocata il 19 agosto 2000 e vinta grazie al velenoso Scarone delle fasi finali e all’ottimo impatto del “rookie” Li Vecchi, autore di 16 punti in 21 minuti di impiego.
ITALIA – AUSTRALIA 70-65
Dejan Mister Europa.
I tifosi di calcio gli dedicherebbero un coro simile al “E segna sempre lui”.
Dejan Bodiroga, nella foto raddoppiato da Andrea Meneghin e Gianluca Basile, dispensò la sua classe anche al palasport di Roseto degli Abruzzi.
In semifinale Bodiroga fu il migliore dei suoi nella vittoria per 80-69 ottenuta contro la Croazia il 19 agosto 2000.
Dejan segnò 20 punti in 25 minuti di impiego, catturando 5 rimbalzi e collezionando un eloquente 28 di valutazione complessiva.
In finale, contro l’Italia, coach Obradovic fece partire Bodiroga dalla panchina, tenendolo però in campo ben 34 minuti, durante i quali però il fuoriclasse slavo segnò soltanto 5 punti, chiudendo con un misero 6 di valutazione complessiva.
Buon per l’Italia, che vinse il Torneissimo.
Foto: Ciamillo&Castoria
Agostino super rookie.
Tanjevic lo volle con sé in Nazionale e lui, Agostino Li Vecchi, rispose con la faccia tosta di chi ha saggiato i parquet della B, senza timori reverenziali, consapevole che il treno non sarebbe passato un’altra volta.
Al 55° Trofeo Lido delle Rose Ago giocò benissimo in semifinale contro l’Australia, segnando 16 punti in 21 minuti dopo essere partito in quintetto.
In finale, contro la Jugoslavia, Li Vecchi partì nuovamente fra i primi cinque, giocando 32 minuti, nel corso dei quali tirò male (1/6 da 2 punti), chiudendo con 5 punti e 7 di valutazione complessiva.
Foto: Ciamillo&Castoria
La calda estate del Menego.
Andrea Meneghin, zazzera ridotta ai minimi termini, penetra contro l’Australia, in semifinale.
In quella gara, per lui, partenza in quintetto e 10 punti, con 7 di valutazione complessiva, in 31 minuti di impiego.
Foto: Ciamillo&Castoria
Menego … calma e gesso.
Andrea Meneghin tiene a bada un Bodiroga pieno di ardore agonistico, durante la finale del Torneissimo numero 55.
Alla fine, il Denego chiuderà la finale con 21 punti segnati e la palma di vice-MVP, un gradino sotto il monumentale Roberto Chiacig.
La nazionale jugoslava penserà invece di farsi ricordare per sempre a Roseto, disertando la cerimonia finale e non ritirando il secondo premio. Il motivo? Il più vecchio del mondo: arbitraggio ritenuto non all’altezza.
Foto: Ciamillo&Castoria
German e Sasà.
German Scarone duella in finale contro Sasà Obradovic, visto in Italia con la maglia della Virtus Roma.
German, dopo i canestri fondamentali realizzati i semifinale, segna 10 punti e fa il suo contro i temibili slavi.
Foto: Ciamillo&Castoria
Ghiaccio MVP.
Roberto Chiacig non ama molto giocare nel palasport di Roseto degli Aruzzi, dove ha rimediato più di una brutta figura.
Ma la regola vale soltanto per il campionato, visto che, al Torneissimo numero 55, vinse la palma di MVP nella finalissima giocata fra Italia e Jugoslavia.
I numeri di Ghiaccione furono eloquenti: 24 punti e 10 rimbalzi contro gente come Tomasevic, Rebraca e Tarlac.
Con la finalissima vinta il 20 agosto 2000, l’Italia si aggiudicò il Torneissimo succedendo alla Kinder Bologna.
Vale la pena rileggere quel tabellino finale, anche per rendersi conto di chi giocò quella partita.
ITALIA – JUGOSLAVIA 75-69 (primo tempo 50-31)
ITALIA (Starting Five - Basile, Meneghin, Li Vecchi, Damiao, Chiacig): Scarone 10, Basile 3, Galanda 2, Maggioli 4, Meneghin 21, Abbio 5, Chiacig 24, Damiao 1, Li Vecchi 5 – Coach: Tanjevic.
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