[Ricerca Avanzata]
Venerdì, 19 Aprile 2024 - Ore 0:28 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Rosetani buoni per il Mondo
GIANLUCA GINOBLE: MI MANCA MONTEPAGANO, MI MANCA ROSETO.
Gianluca Ginoble.

Oltreoceano da 4 mesi, l’ormai famoso cantante di origini rosetane scrive su facebook...

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 06 Novembre 2012 - Ore 23:45

Ho conosciuto Gianluca Ginoble all’auditorium del Centro Piamarta (o Campo dei Preti, per chi non è più giovanissimo) di Roseto degli Abruzzi.
 
Era il 25 maggio 2007. Conducevo un Premio di Poesia organizzato dalla Scuola Media Unificata D’Annunzio-Romani, diretta da Daniela Magno. Fui chiamato da lei e da Franca Prosperi – professoressa e poetessa – per occuparmi del pomeriggio poetico. Daniela fu chiarissima: non c’era un euro per il mio lavoro. E quando non c’è un euro, io faccio come Zorro: dove serve corro. Per la scuola, per i ragazzi, per la poesia, decisi che si poteva fare.
 
Che poi fu carino e divertente, con tanti giovanissimi ragazzi – fra elementari e medie, se ben ricordo – a sciorinare poesie di insospettabile profondità.
 
Il concorso poetico ebbe un intermezzo musicale. D’un tratto, un premuroso signore con i capelli sale e pepe si occupò della base musicale, montò una telecamera non professionale per riprendere l’evento e accompagnò al centro della scena un ragazzino tendente al paffutello, ma con occhi grandi e determinati. Mi dissero il nome e io lo presentai.
 
Quello che mi sembrava un pulcino bagnato prima di cantare – credo studente della Scuola Media che organizzava il premio di poesia – diede voce alla sua giovinezza e lo stanzone del Campo dei Preti ammutolì. Tanto era piccolo, tanto era vigoroso.
 
La canzone finì e gli applausi si sprecarono. Io, che non ho competenze specifiche, ma come tutti gli esseri umani ho orecchio per sentire, mi permisi una digressione nel campo musicale chiosando: “Ecco, un ragazzo con questa voce meriterebbe una ribalta nazionale, la Rai, oltre che questi palcoscenici cittadini. E invece i talenti veri ormai ci tocca scoprirli su YouTube”.
 
Terminata la mia intemerata, la giornata finale del concorso di poesia riprese e andò liscia fino alla fine con le premiazioni.
 
Al termine della manifestazione chiesi chi fosse quel ragazzo. Mi risposero che era di Montepagano e si chiamava Gianluca Ginoble. Il preciso factotum era invece suo padre Ercole.
 
Mi sono ricordato di questi due nomi (il cognome a Roseto era già famoso per via della famiglia Ginoble che fa politica) con il relativo cognome quando, un anno dopo se non erro, Gianluca Ginoble vinse “Ti lascio una canzone” su Rai Uno e venne in Comune – dove allora lavoravo – per ricevere i complimenti del Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Franco Di Bonaventura.
 
Da lì, Gianluca ha spiegato le sue grandi ali, sospinte dalla voce, volando Oltreoceano. Ormai è un artista di fama internazionale e, con il suo gruppo Il Volo, prodotto da Tony Renis se ben ricordo, viene coccolato da gente del calibro di Quincy Jones e canta insieme a Barbra Streisand.
 
Ma Gianluca Ginoble – che da ragazzino paffutello si è trasformato in un ragazzo fighissimo con il ciuffo alla Elvis – non dimentica le sue radici. Così, poche ore fa, su Facebook mi è capitato di leggere un suo bel pensiero, che riporto integralmente.
 
Saluti da Los Angeles...
Una settimana e finirà il tour con Barbra Streisand, mi mancherà tanto, è stata una bellissima esperienza, mai potrò dimenticarla, è stato un sogno cantare con la migliore cantante e attrice di tutti i tempi!
Una settimana e tornerò a casa, a Montepagano, Roseto!
Dopo circa 4 mesi, mi manca tutto, la mia famiglia, tutti i miei amici e concittadini (che saluto)...
Ci vedremo presto! Ciao a tutti! Un abbraccio!
 
Mi ha fatto piacere leggere queste righe del buon Gianluca. E ripensare che non gli ho mai potuto fare una intervista. Anche se nel 2007 l’ho presentato io in quel palchetto cittadino (anzi, si cantava rasoterra, senza palco).
 
A dirla tutta, un paio di anni dopo ci provai a chiedere una intervista a Ercole – il papà – incontrato per caso facendo la fila in una pizzeria al taglio. Solo che il buon Ercole mi diede il biglietto da visita di un addetto stampa (o forse addetta) di Palermo. E io – rosetano – se devo intervistare un paganese passando da Palermo... non ce la posso fare.
 
Ma non c’è problema. Gianluca e il suo premuroso padre Ercole sono una bella storia rosetana che vale la pena raccontare e applaudire.
 
Gianluca è oggi un Rosetano buono per il Mondo. E gli faccio i miei più sentiti complimenti per le soddisfazioni che si sta prendendo e per la sensibilità che gli è rimasta, che traspare nelle sue righe pubblicate sul suo profilo personale.
 
In bocca al lupo a lui per un futuro – è giovanissimo – ancor più ricco di soddisfazioni. E complimenti a lui e al padre per la scelta operata puntando al mercato statunitense e, comunque, alla dimensione europea e mondiale.
 
Qualche sera fa ho visto un documentario di Franco Maresco su come l’Italia della musica riuscì a distruggere Tony Scott, il più grande clarinettista del mondo venuto in Italia. Per un attimo, un solo attimo, ho pensato a Gianluca Ginoble... e al fatto che se fosse rimasto intorno a Roseto, oggi forse farebbe serate nei ristoranti della Provincia e della Regione. Che va anche bene (massimo rispetto a chi le fa), ma se uno si merita palcoscenici internazionali, è giusto che vada a prenderseli. E siccome il successo è anche fatto di scelte, complimenti anche a chi sta gestendo la sua carriera.
 
Luca Maggitti
Stampa    Segnala la news

Condividi su:




Focus on Roseto.com
Roseto.com - Il basket e la cultura dei campanili senza frontiere. - Registrazione al Tribunale di Teramo N. 540 Reg. Stampa del 19.08.2005.
Direttore responsabile: Luca Maggitti   Editore: Luca Maggitti   Partita IVA 01006370678
© 2004-2024 Roseto.com | Privacy | Disclaimer Powered by PlaySoft