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Il cielo sopra Teramo
STORMI DI STORNI? ARRIVA IL FALCONIERE!
Giovanni Granati con uno dei suoi rapaci.

Giovanni Granati con uno dei suoi rapaci.

Da oggi, fino a tutto dicembre, a Teramo un falconiere combatterà l’invasione di stormi con i suoi rapaci.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Lunedì, 26 Novembre 2012 - Ore 15:00

Da diversi giorni, la città di Teramo è invasa da stormi di storni.
Il quasi gioco di parole è tutt’altro che un gioco per i cittadini teramani, costretti a vivere proteggendosi da scariche incombenti dal cielo.
E vivere con la preoccupazione di essere centrati dalle deiezioni degli storni non deve essere una cosa piacevole.
Così le istituzioni locali (Comune di Teramo e Provincia) hanno pensato alle possibili contromisure, contattando un falconiere che, attraverso il volo libero di rapaci sul cielo di Teramo, possa spaventare gli storni facendo deviare gli stormi.
 
Il falconiere si chiama Giovanni Granati, che in merito al suo lavoro – la falconeria – dichiara: “La falconeria per me è una vera è propria emozione. Ogni giorno, ogni momento condiviso con i miei animali mi regala gioie e dolori che solo io posso pienamente comprendere. Un mondo tutto mio dove i protagonisti sono i miei amici rapaci, addestrati tutti i giorni scrupolosamente; essi hanno un'anima e un carattere proprio, possono in qualunque momento decidere di interrompere il rapporto che li unisce a me, in quanto il loro volo viene fatto in maniera del tutto libera. Con i rapaci non si lavora in gabbia, come tante altre arti, e posso assicurare che se un falco decide di tornare in natura, con le sue potenzialità di volo, può addirittura decidere di cambiare continente. Da anni pratico questa arte, sperimentando l'addestramento di varie specie tra cui aquile, falchi, poiane, gufi. Sono l'unico in Italia ad aver proposto il rapporto cavallo, lupo, aquila, uomo, in cui l’uomo cerca di far collaborare fra loro tre tipologie di animali con caratteri completamente differenti, nonché uno dei primi ad aver mostrato il volo libero di più rapaci simultaneamente”.
 
In merito al progetto di “bird control”, che comincia oggi e durerà fino a tutto il mese di dicembre 2012, Granati dichiara: “Il ‘bird control’, ovvero l'allontanamento specie volatili nocive da parte dei rapaci addestrati e utilizzati in falconeria, è una pratica che ormai trova notevoli applicazioni nella società moderna in vari campi d'azione. Si può dire che questa pratica sia l'evoluzione dell'antica arte di addestrare gli uccelli rapaci, o per meglio dire ‘falconeria’, che ha trovato la sua massima espansione in Europa nel basso Medioevo, grazie all'imperatore Federico II di Svevia. Nel tempo, la visione della falconeria è andata sempre modificandosi, fino ad arrivare ai nostri giorni, dove ormai i veri falconieri che praticano caccia con il falco sono veramente rari, date le più moderne metodologie di caccia sicuramente più efficienti. Quindi l'antica arte si è dovuta adattare ai nuovi sistemi sociali, aprendo nuove porte a diverse tipologie e visioni della falconeria, chiamate anche falconeria alternativa. Tra le varie tipologie, quindi, quello che sicuramente svolge un ruolo fondamentale e di importanza maggiore a livello sociale è il ‘bird control’. Il principio base sul quale si fonda il controllo dei nocivi tramite rapaci addestrati è la paura istintiva, immediata, genetica, che numerose specie di uccelli tra cui piccioni, cornacchie, storni, gabbiani e altri hanno quando vedono, anche a distanza, la sagoma di un rapace. Questo principio lo colloca al primo posto dei mezzi deterrenti per combattere i nocivi (più degli ultrasuoni, degli scoppi, etc.), con una percentuale di riuscita dell'intervento che si aggira intorno al 84% perché quando sul posto è presente un predatore vero, le specie da preda hanno una paura istintiva, innata che riescono a percepire attraverso parametri ancora sconosciuti all'uomo e che quindi non possono essere riprodotti o simulati attraverso altre tecniche. I campi di applicazione del ‘bird control’ possono essere diversi tra cui aeroporti, discariche, centri urbani, capannoni e locali chiusi, coltivazioni, allevamenti etc. L’uccisione delle prede non è il presupposto principale, perché il falconiere, attraverso i suoi rapaci, mira ad allontanare i nocivi”.
 
Circa l’intervento, che inizia oggi a Teramo, queste le dichiarazioni del falconiere: “L’intervento avrà inizio il 26 novembre 2012 e si protrarrà per tutto il mese di dicembre. Si faranno delle azioni mirate nella zona centrale di Teramo e in particolare nella zona limitrofa a Piazza Garibaldi, cioè la zona che attualmente risulta essere maggiormente infestata. Farò volare diversi animali specializzati a voli in quota e non. Le poiane di Harris daranno disturbo a tutti gli storni presenti sopra gli alberi, mentre per quelli in volo verranno utilizzati i falconi, in particolare il falco Gyr-pellegrino, il falco sacro e il lanario. L'aquila servirà invece per spaventare ulteriormente gli storni, da terra”.
 
ROSETO.com
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