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Mercoledì, 24 Dicembre 2025 - Ore 14:40 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Roseto Sharks
FOSSATARO E VERRIGNI: IL VECCHIO E IL BAMBINO.
Roseto, 2012. Vittorio Fossataro con Dino Meneghin al Memorial Giovanni Giunco.
[Mimmo Cusano]


Roseto, 2003. Vittorio Fossataro con l’allora presidente della Lega Basket di Serie A, Enrico Prandi.
[Luca Maggitti]


Roseto, 2013. Marco Verrigni e Phil Melillo.
[Mimmo Cusano]


Vittorio confermato General Manager, Marco promosso Direttore Sportivo. Qualche riflessione.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Venerdì, 21 Giugno 2013 - Ore 08:30

Non si prenderanno per mano e non andranno insieme incontro alla sera – come dice la canzone di Guccini intitolata “Il Vecchio e il bambino” – ma, c’è da giurarci, Vittorio (il vecchio) e Marco (il bambino) proveranno ad andare insieme incontro alla Legadue Silver.
 
I due rosetani doc, si legge in una nota di due giorni fa sul sito del Roseto Sharks, sono infatti stati confermati alle dipendenze del sodalizio cestistico rosetano. Vittorio Fossataro sarà ancora il General Manager, mentre Marco Verrigni è stato promosso al grado di Direttore Sportivo, ruolo ricoperto in precedenza da Sergio Maggetti, che lascia per motivi di lavoro.
 
Vittorio Fossataro per il basket cittadino è un po’ “la Stele di Roseto”. È cioè il dirigente che ha solcato tutti i marosi della pallacanestro del Lido delle Rose, da mezzo secolo a questa parte. Così, come sul basalto della Stele di Rosetta – città egiziana sul delta del Nilo – sono scolpite diverse grafie per consentire la comunicazione fra diverse lingue, Vittorio – che sta a Roseto, città italiana sull’estuario del Vomano – porta nelle pieghe del suo viso tutti i codici del parlato cestistico rosetano: dal Colonnello Aldo Anastasi a Giovanni Giunco, da Michele Martinelli ad Enzo Amadio, finendo per Ettore Cianchetti e Peppe Di Sante, attuali dioscuri della palla a spicchi rosetana.
 
Vittorio era quello che – ai tempi del Colonnello – portava gli stranieri delle selezioni statunitensi presenti al Trofeo Lido delle Rose a San Gabriele, nominato d’imperio patrono del basket dal vulcanico Anastasi.
Vittorio era quello che guidava la truppa in Serie A nel campionato 2002/2003, quando un charter scarrozzava il Roseto di Amadio in giro per l’Europa a giocare la Uleb Cup.
Vittorio era quello che tesserava Manuel Del Brocco in Serie C Dilettanti tre stagioni fa.
Insomma: un dirigente sportivo con una storia lunga e una rete di contatti – dal Presidente FIP Petrucci al team manager dell’ultima squadra di DNC – costruita in decenni di lavoro, imparando molto da gente come Aldo Anastasi e Giovanni Giunco.
 
La sua conferma nel ruolo di General Manager è il modo di tutelarsi della Società anche e soprattutto in chiave Legadue Silver, per avere una persona che sa sempre quale numero di telefono comporre.
 
Marco Verrigni è invece il giovane ex giocatore che ha girato una vita sui campi della cadetteria, conoscendo moltissimi giocatori e “studiando” anche per diventare procuratore (o, almeno, dare una mano). Rosetano doc e amatissimo cannoniere in campo, si trova ad un bivio importante della sua carriera, vista la fiducia della società che lo ha promosso a Direttore Sportivo e – quindi – direttore delle operazioni di mercato.
 
Marco conosce bene il mondo della cadetteria (in modo superbo quello della DNB) ed è quindi in grado di delineare l’ossatura della squadra, anche in caso di auspicabile ripescaggio in Legadue Silver (7 italiani, 2 stranieri, 1 passaportato).
 
Non conosce, per non essersene mai occupato (ha appena finito il suo primo anno di carriera dirigenziale, in qualità di Team Manager del Roseto), il mercato americano o, più in generale, straniero, ma l’esperienza maturata in tanti anni di campo potrà essere preziosa per lui, nello schivare i tanti bidoni che pioveranno dal mercato statunitense, visto che per la prima volta si aprirà l’attuale DNA agli stranieri e che tanti giocatori universitari di seconda e terza fascia saranno proposti a pochi soldi.
 
In caso di ripescaggio, dunque, Marco dovrà “mettersi sui libri” e studiare alacremente il mercato straniero. Potrà contare sui tanti consigli dei tanti attori del mercato, ma sa che quasi tutti saranno consigli interessati di chi vuole fare affari con una società che paga regolarmente (e non sono poi molte) come il Roseto e che la “sola” è sempre dietro l’angolo.
 
Marco lascia scoperto il ruolo di Team Manager che, in caso di ripescaggio in Legadue Silver, sarebbe il caso di affidare a persona esperta e rispettata fra i giocatori, magari in grado di dialogare in inglese e di saper mettere in riga eventuali esuberanze transoceaniche. Fuor di metafora, non sarebbe male investire qualche euro per avere uno “vero” in quel ruolo – che non si intrometta nelle fasi di mercato, ma che pensi a tenere la quadra al guinzaglio dello staff tecnico – e non un “ragazzo di bottega” che rischi di venire triturato da uno spogliatoio fatto di tanti volponi.
 
Staremo a vedere cosa accadrà, soprattutto in chiave ripescaggio in Legadue Silver. Oggi pomeriggio, alle ore 17.30, il Roseto Sharks ha convocato una conferenza stampa presso il PalaMaggetti. Vaticinando – ma neanche troppo, visto che basta ricordarsi quel di cui si è parlato nelle ultime volte con la dirigenza – le cose che si diranno saranno relative alla domanda di ripescaggio già pronta e al bisogno che il tessuto economico rosetano aiuti questo sodalizio che, se si imbarca nella Legadue Silver, dovrà trovare risorse per coprire un budget di circa 900.000 Euro.
 
Intanto, in bocca al lupo e buon lavoro al vecchio e al bambino del basket rosetano: Vittorio Fossataro e Marco Verrigni.
 
Luca Maggitti
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