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Basket e Favole
IL FU MATTIA SOLOPERTO
Mattia Soloperto.
[Giampaolo Rosati]


Cronaca di un brutto sogno a lieto fine, fra palla e canestro.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 04 Maggio 2014 - Ore 19:00

Ho fatto un sogno, un brutto sogno.
 
Ho sognato Mattia Soloperto, centrone della Pallacanestro Chieti, messo fuori squadra dopo l’espulsione rimediata a Firenze, nell’ultima giornata di stagione regolare.
 
Ho sognato che il Chieti gli notifica il provvedimento, ma che la cosa viene taciuta ai mass media, essendoci intanto la squalifica di una giornata e non potendosi comunque pagare la multa, stante la recidiva del biondone.
 
L’unico indizio può essere la mancanza di Mattia dalla foto “con banana antirazzista” della squadra, diffusa il martedì successivo alla gaia domenica fiorentina, ma si può sempre dire che il perticone è allergico al giallo frutto e siamo a posto.
 
Ho poi sognato l’agente di Mattia, Virginio Bernardi, che spinge affinché il suo assistito venga  riammesso in squadra, ma la società nicchia. Poi ho visto Mattia incazzarsi, minacciando azioni legali perché l’esclusione dalla squadra, dopo aver tirato la carretta per una stagione, lo avrebbe danneggiato a livello di immagine e quindi di carriera.
 
Il sogno va avanti. Sherpa e pontieri vengono attivati. Da più parti si tenta di far comprendere al Chieti che, in fondo, mettere fuori squadra il giocatore oltre la giornata di squalifica non ha molto senso. Potrebbe andare benissimo, infatti, convocarlo e poi lasciar decidere a coach Bartocci se e quanto l’atleta deve stare in campo. Altrimenti, perché privarsi di un’arma proprio nel momento di massima battaglia e cioè ai playoff?
 
Qualche Cassandra – sempre nel sogno – prova sommessamente a far notare che non è il caso di privarsi dell’unico centro di ruolo, avendo il quarto di finale contro il Mantova del verticalissimo Jefferson. Niente, la società è irremovibile: Mattia è fuori squadra e lì resta.
 
Il sogno continua. Arriva Gara 1 di playoff e Mattia Soloperto, messo fuori squadra ma anche squalificato e recidivo, non può giocare e quindi nulla bisogna spiegare a tifosi e mass media. Zero comunicati stampa in merito, perché complicarsi la vita da soli non è mai una scelta saggia.
 
Il Chieti perde nettamente a Mantova 92-72. Mantova prende 40 rimbalzi, con tutti e 9 i giocatori schierati da coach Morea che ne arpionano da un minimo di 2 a un massimo di 7. Chieti prende 30 rimbalzi. Mancano giusto giusto quelli di Mattia, per provare a sfidare la corazzata virgiliana senza magari rimediare ventelli. O, meglio, non c’è la controprova... ma, di sicuro, senza il centrone ne hai intanto presi 20.
 
Le parti si risentono, le trattative fervono – sempre fra i miei due guanciali, in sogno – e qualcosa cambia. In fondo il giocatore è contrattualizzato e pagato, finora il suo l’ha fatto, il carattere è quel che è, ma è pur vero che non esistono giocatori perfetti (sarebbero androidi) e che compito di una società è gestire al meglio il materiale umano che ha.
 
Soprattutto, compito del Chieti è provare a vincere Gara 2. E non ha molto senso provvedere autonomamente al taglio degli attributi, per far dispetto alla moglie. Così, in una uggiosa domenica, arriva lo sblocco figlio della ragione: Mattia Soloperto – come Mattia Pascal – torna sui suoi passi, venendo reintegrato in squadra. Domani giocherà Gara 2 a Mantova.
 
La società, che nulla aveva comunicato ai mass media circa la messa fuori squadra del giocatore, nulla deve comunicare per il suo reintegro. Tutto questo giro non è, in realtà, mai successo. Vedi, a volte, ad avere un ufficio stampa d’esperienza.
 
Mi sveglio tutto sudato. Era solo un sogno, anzi un incubo.
 
Qual è la verità? Mattia Soloperto giocherà regolarmente Gara 2 di playoff fra Mantova e Chieti, perché nessun comunicato ufficiale del Chieti ha mai parlato di esclusione dal giocatore dalla squadra. Quindi, le voci uscite nei giorni scorsi sono, ovviamente, del tutto prive di fondamento. Prova ne sia, appunto, che scontata la squalifica il maori bianco domani sarà in campo.
 
Devo smetterla di mangiare pesante la sera...
 
Luca Maggitti
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